Gli Indignati Lucani sosterranno ogni iniziativa sindacale utile ad “incastrare” la Total su impegni concreti per l’occupazione locale nel Programma Tempa Rossa e per benefici diretti ed indotti all’economia de Sauro che, non va dimenticato, resta una delle aree interne più povere della Basilicata.
E’ quanto sostiene Filippo Massaro che ha tenuto a Corleto Perticara un incontro del Csail-Indignati Lucani per decidere le nuove azioni di protesta da attivare già in questo periodo di festività.
Dal sito istituzionale della Total è possibile verificare che a novembre per Tempa Rossa sono al lavoro solo 128 unità (48% lucani) per occupazione diretta a cui si aggiungono 256 (67% lucani) per l’occupazione indiretta. Dunque – commenta Massaro – ha pienamente ragione la Cgil ad essere ampiamente insoddisfatta anche se non possiamo tacere il fatto che dopo la grandiosa manifestazione a Corleto per il primo maggio l’impegno di tutto il sindacato confederale nell’intero 2013 è andato a corrente alternata con più tempo trascorso ai tavoli di incontro.
In occasione delle festività natalizie e di fine anno il Csail-Indignati Lucani lancerà la “campagna di boicottaggio” delle stazioni di carburante Total nell’area Sauro (Laurenzana, Anzi, Calvello) e riprenderà la tradizione di collocare nei Presepi a casa dei propri militanti e simpatizzanti una “trivella” (realizzata da artigiani locali insieme ad un Centro Oli Viggiano in miniatura) a simbolo dell’attesa del petrolio speranza di lavoro e benessere per tutti. Inoltre in dono al neo Governatore Pittella sarà consegnata una bottiglia di greggio doc della Val d’Agri.
Non ci fidiamo delle previsioni contenute nel Piano Industriale della società petrolifera per il periodo 2013-2016 – sottolinea ancora Massaro – tanto più che a metterle in discussione è proprio il sindacato che ha messo il dito nella piaga scoprendo che la Total con il pretesto di aver bisogno di figure altamente professionali potrebbe far ricorso a giovani diplomati-laureati extraregionali e a manodopera generica lucana solo per lavori destinati a durare un anno o poco più.
E poi c’è tutta la partita della manodopera edile che secondo impegni assunti solennemente dalla Total ai tavoli istituzionali dovrebbe riguardare almeno l’80% di manodopera locale per le opere edili e di costruzione del Centro Oli, contestualmente agli impegni che l’Eni ha sottoscritto nell’ottobre 2012, con più di attenzione al monitoraggio ambientale, visto che il Centro Oli doveva e deve ancora partire. E’ il caso ancora di ricordare l’”Avventura” di un centinaio di giovani lucani che hanno partecipato all’unica selezione Total e sono sempre in attesa di una telefonata.
E’ tutto il settore della formazione professionale che dimostra la sua inadeguatezza e non dà speranze ai giovani del Sauro, della Val d’Agri e della provincia di Potenza.
Per il Csail-Indignati, infine, anche la recente iniziativa a Matera del cosiddetto Progetto Lucanica voluta dalla Total con l’avallo di settori industriali si è rivelata “fumo negli occhi” degli agricoltori e produttori alimentari del Sauro ai quali non restano briciole di un’azione estemporanea.
Dic 12