“Le cautele antimafia nei contratti pubblici”. E’ stato il tema affrontato nel corso di un seminario promosso nel pomeriggio da Pensiamo Basilicata presso la Camera di Commercio di Matera. L’iniziativa, organizzata dal manifesto che associa la maggior parte delle organizzazioni imprenditoriali regionali ha coinvolto il sistema delle imprese, in particolare del comparto edile e filiera (forniture) per illustrare i Protocolli di legalità e le cosìddette “white list”.
All’incontro, coordinato da Loredana Durante in rappresentanza di Alleanza delle Cooperative Italiane di Basilicato, hanno partecipato il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella e il coordinatore di Pensiamo Basilicata, Paolo Laguardia.
In prima fila i massimi rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’Ordine presenti nella città di Matera e delle associazioni di categoria: il prefetto di Matera Luigi Pizzi, il comandante dei Vigili del Fuoco Eugenio Barisano, il comandante dei Carabinieri di Matera Antonio Russo, il direttore di Confapi Basilicata Nicola Fontanarosa, il direttore di Cna Basilicata Leo Montemurro, il presidente di Confapi Matera Enzo Acito, il direttore di Confartigianato Matera Gerarda Bonelli e il presidente dell’Ance Basilicata Antonio Giuzio. Le relazioni sono state affidate a Gaetano Esposito, avvocato amministrativista e a Arturo Cancrini, avvocato amministrativista docente di Legislazione delle Opere Pubbliche presso l’Università di Roma Tor Vergata.
Un’efficace azione preventiva nei confronti dei fenomeni mafiosi nel campo degli appalti pubblici passa dall’individuazione di un dinamico punto di equilibrio volto a contemperare, da un lato, le esigenze di tutela dell’Ordine e della Sicurezza pubblica e, dall’altro, la valorizzazione – specie sulla scorta dei principi di matrice comunitaria – della libertà di iniziativa economica privata e della massima concorrenza e trasparenza nelle procedure ad evidenza pubblica e nell’esecuzione del contratto d’appalto. In questo scenario in costante evoluzione, rilievo decisivo assume la collaborazione tra le Istituzioni e le Associazioni imprenditoriali, soggetti entrambi deputati a preservare, in via preventiva prima ancora che repressiva, il mercato dal pericolo di infiltrazioni mafiose. Assoluta centralità, pertanto, assumono gli ultimi provvedimenti normativi (white list e protocolli di legalità) sui quali i protagonisti del mercato degli appalti pubblici sono chiamati a confrontarsi.
La fotogallery del seminario (foto www.sassilive.it)