In relazione al comunicato stampa diffuso dal consigliere comunale Adriano Pedicini, riportiamo di seguito la nota dell’assessore comunale Sergio Cappella.
Il D.L. 201/2011, meglio conosciuto come “Manovra Monti”, al comma 6 dell’ art.13 testualmente recita: ”L’aliquota di base dell’imposta é pari allo 0,76 per cento. I comuni con deliberazione del consiglio comunale, adottata ai sensi dell’articolo 52 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, possono modificare, in aumento o in diminuzione, l’aliquota di base sino a 0,3 punti percentuali.”
La Deliberazione del Consiglio Comunale di Matera n.45 del 30/07/2013, al foglio n.3, riporta:
RICHIAMATI in particolare i seguenti commi dell’art. 13 del D.L. 201/2011:
– il comma 6, il quale consente con deliberazione del Consiglio Comunale, adottata ai sensi dell’art. 52 del D.Lgs 446/97, di modificare l’aliquota di base del tributo, applicabile a tutti gli immobili soggetti all’imposta diversi dall’abitazione principale e relative pertinenze e dai fabbricati rurali ad uso strumentale, pari allo 0,76%, in aumento od in diminuzione fino a 0,3 punti percentuali
Proseguendo, sempre la stessa delibera, ai fogli n.5 e n.6, continua come segue:
D E L I B E R A
1) Dare atto che le premesse sono parte integrate e sostanziale del dispositivo del presente provvedimento;
2) Di modificare le aliquote dell’imposta municipale propria per l’anno 2013, stabilite dall’art. 13 del D.L. 201/2011, come segue:
– aliquota di base, di cui all’art. 13, comma 6, del D.L. 201/2011, aumento dello 0,20%;
Ciò posto, tenuto conto del citato disposto di legge, fedelmente riprodotto nel nostro provvedimento deliberativo, risulta poco chiaro il percorso mentale che ha portato ad interpretazioni completamente distorsive tali da trasformare una semplice somma di cifre decimali quali 0,76+0.20=0.96 (e cioè, ancora una volta si ribadisce: “aliquota base (n.d.r. 0,76%), …., aumento dello 0,20%) in un’ arzigogolata moltiplicazione con divisione.
A leggere i tempi di “reazione ed interpretazione” della Delibera de qua, 30 luglio/16 dicembre, il Presidente della Commissione Bilancio più che ad un’audace esegesi del testo sembra essersi lasciato andare ad un vero e proprio esercizio di sofisma algebrico!
A questo punto, chiarito il “non equivoco”, mi sento in dovere di tranquillizzare (sempre che ci sia stato qualcuno che abbia intrapreso lo stesso percorso mentale labirintico) anche gli amici di Milano e Salerno, tanto per citare un paio di comuni “a caso”, dove sono stati adottati provvedimenti in egual guisa di quello di Matera.
Non ha bisogno di ulteriori commenti l’atteggiamento poco istituzionale del Presidente della Commissione Bilancio che ha convocato e, soprattutto, presieduto tutte le sedute ed i lavori della apposita Commissione consiliare in cui il tema dell’incremento di 0,2 punti percentuali dell’aliquota base dell’I.M.U. altri immobili (da 0,76% a 0,96%) è stato ampiamente illustrato e dibattuto anche in ordine alla necessità di tale incremento dettato dai tagli subiti ai trasferimenti erariali dello Stato dalle varie leggi di stabilità degli ultimi anni.
Matera, 18 dicembre 2013
L’assessore alle Finanze Sergio Cappella
Riportiamo la nota del consigliere comunale Adriano Pedicini in riferimento al prelievo IMU. “Al termine del pagamento della tassa, definita la più odiosa dai cittadini, individuo un errore enorme nella delibera nr. 45 che interviene con l’aumento IMU. si voleva incrementare di due punti, ma a leggere il dispositivo si deve interpretare in modo diverso, cioè di applicare lo 0,20% dello 0,76%, ne viene fuori un numero che non varia nulla. Quali risultati produrrà questo errore?”
Di seguito il testo integrale.
Le file per il pagamento IMU, diverso dalle prime case, sino a ieri ha intasato banche e uffici postali, una stangata notevole per famiglie ed imprese, una tassa onerosa che si è accavallata alla TARES, generando di fatto una giornata nera per le tasche dei materani; difatti lunedì era il termine ultimo per il pagamento delle due tasse, avvertite dai cittadini tra le più odiose in assoluto. L’IMU ed il suo aumento di due punti, veniva approvato nel consiglio comunale del 31 luglio in sede di approvazione di bilancio. La delibera in questione, contestata ampiamente dal mio gruppo di minoranza, guardava ad una scelta miope e scellerata in questo particolare momento; ad esser maggiormente colpiti sono le attività imprenditoriali ed artigianali, il risparmio delle famiglie, l’intera comunità affogata dalla tassazione, atti che questa maggioranze deve assolutamente farli suoi ed assumersene responsabilità di fronte agli elettori. Ma oggi, al termine del pagamento IMU con senso di responsabilità rilascio alcuni aspetti della delibera che se divulgati prima avrebbe generato il caos totale; vi sono una serie di valutazioni ed errori che si riflettono sul calcolo del gettito; un errore che potrebbe costare caro all’amministrazione comunale. La delibera nr. 45 del consiglio comunale è errata, contiene una inesattezza materiale che non so sino a che punto possa essere sanata. Il deliberato afferma che il calcolo viene fatto “aliquota base, aumento del 0,20%” vale a dire che bisogna semplicemente calcolare il lo 0,20% dello 0,76%, in sostanza ne deriva un numero tanto piccolo che non può intervenire neanche a modificare il millesimo, nella realtà non varia nulla rispetto alla tassazione in vigore prima della delibera. Ci si è ingarbugliati su una cosa semplice: bastava dire “ si aumenta l’aliquota di due punti”. Mi risulta che molti abbiano pagato secondo questa modalità, cioè applicando lo 0,76 e non lo 0,96, del resto questa tassa già onerosa per tanti ha dato fondo a tredicesime e risparmi di molti cittadini, soldi che potevano essere utilizzati in altro modo. Problema non di poco per l’amministrazione perché questo errore che ritengo possa essere sanato solo correggendo la delibera in consiglio comunale, prevedeva un gettito IMU di circa 10.800.000 € di entrate, la differenza di due punti, che potrebbe produrre un minor gettito nelle casse comunali, o addirittura essere richiesta in rimborso dai cittadini, ammonta a circa 2,5 milioni di €. Non poco per le risicate casse comunali, ma guai peggiori si riverserebbero sul bilancio e le poste già destinate, non conservando più gli equilibri di bilancio, assicurati proprio dall’aumento IMU. Convocherò una urgente commissione di bilancio a chiarire gli aspetti della questione.
Adriano Pedicini, Consigliere Comunale
L’assessore ha sbeffeggiato Pedicini, che come al solito risulta ridicolo.
Se almeno Pedicini si prendesse almeno la briga di leggere (e di capire) quello che gli scrive Buccico e che lui firma.
Siamo alla follia pura… E qui c’è gente (il Vice Sindaco Cappella) che ha anche il coraggio di riportare nero su bianco e di scrivere ai giornali. Cercherò di essere il più chiaro possibile, come se parlassi ad un bambino di terza elementare nel tentativo di insegnargli i primi i fondamentali della matematica e dell’italiano. Sign. Cappella, la Delibera di cui all’art. 13, comma 6, del D.L. 201/2011 è chiarissima…. Prevede che i Comuni possano aumentare o diminuire l’aliquota base fino ad un massimo di 0.3 PUNTI (tenga bene a mente questo sostantivo sig. Cappella perchè è importante) percentuali ! Trattasi quindi di effettuare una semplice SOMMA (addizzione o sottrazione). Nell’intento della nostra Amministrazione era ed è chiaro che si voleva portare l’aliquota base dallo 0,76% allo 0.96% con un aumento di 0.2 PUNTI percentuali ! Cosa ha deliberato invece il Consiglio ????? Ha deliberato l’aumento dell’aliquota base dello 0,2% (come giustamente Lei ha scritto). Sa che vuol dire ??? Che avete trasformato (scordandovi di aggiungere il sostantivo “PUNTI”) una banale e semplice addizione in una MOLTIPLICAZIONE !!!! Ma dico io….a volte è meglio stare in silenzio con il rischio di sembrare degli ignoranti che aprire bocca ed eliminare ogni dubbio !!!!
Leggendo tutta questa storia vedo passare davanti agli occhi tante frasi fatte: “questioni di lana caprina”, “aria fritta”, “menar il can per l’aia”, ecc. ecc.
Ma possibile che tutte le parti in causa, “perplessi” compresi, non abbiano altri argomenti (concreti!) di discussione? Ma siamo sicuri che tutto questo “lavoro di meningi” sia finalizzato al bene della città oppure, realisticamente parlando (ed amaramente constatando), ci sia solo un unico personalissimo scopo di screditare il “tizio” per esaltare il “caio” e viceversa.
Ringrazio i sigg. Pedicini, Cappella e tutti i “perplessi” scesi in campo. Grazie di cuore. Con il vostro “fare”, “dire” e “teorizzare”, anche quest’anno, avete raggiunto l’obiettivo di “servire” un Santo Natale colmo di gioia, serenità e, soprattutto, di enorme fiducia nel futuro (prossimo, anteriore e remoto).
Ne avevo proprio tanto bisogno… Auguri a tutti e buon 2014
Perplesso, abbi il coraggio di firmarti… magari con il nome vero Adriano.