Anche quest’anno, in occasione del Santo Natale, per iniziativa del MIG. Museo Internazionale della Grafica – Biblioteca Comunale “Alessandro Appella”- “Atelier Guido Strazza” e della Pro Loco di Castronuovo Sant’Andrea, si ripete il consueto appuntamento con i “Presepi d’artista”, che dal 1995 si muove da Trieste a Palermo e vede l’esposizione, in antichi e suggestivi spazi allestiti per l’occasione, di ventiquattro presepi realizzati, su invito dello storico dell’arte Giuseppe Appella, da artisti contemporanei.
Novità dell’edizione 2013 è l’ingresso nel prestigioso circuito nazionale, che per la Basilicata annovera già Castronuovo Sant’Andrea e Matera, di altri due Comuni lucani: Lagonegro e Sant’Arcangelo. Da domenica 15 dicembre 2013 a venerdì 31 gennaio 2014, sarà possibile percorrere un suggestivo itinerario presepiale che attraverserà i tre paesi lucani offrendo la possibilità, a quanti ne abbiano voglia, di cogliere il significato mistico della Natività attraverso la scoperta delle nuove forme di arte sacra. Un’iniziativa che mette in pratica quanto era nell’intenzione del MIG al momento della sua nascita nel 2011: unire il territorio attraverso l’arte e la cultura e divulgare, per mezzo delle proposte didattiche per la scuola, strettamente legate all’esposizione dei presepi, le attività che il Museo, da più di due anni, mette in campo a favore dei paesi lucani del Pollino e dei paesi limitrofi.
All’inaugurazione del Presepe dono dell’artista napoletano Giuseppe Pirozzi, che si terrà a Castronuovo Sant’Andrea domenica 15 dicembre 2013, alle ore 17:30, seguirà quella di tutti gli altri presepi d’artista nei luoghi e negli orari di seguito riportati.
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Lunedì 16 dicembre 2013, alle ore 18.00, nelle sale della Biblioteca Comunale di San Brancato di Sant’Arcangelo, si è inaugurato, cogliendo l’occasione dell’anniversario dei dieci anni dalla sua scomparsa, il Presepe drammatico dell’artista lucano Giacinto Cerone.
Nato a Melfi nel 1957, lo scultore si forma a Roma sotto la guida di Pericle Fazzini e Umberto Mastroianni. Nel 1979, terminati gli studi, vive tra Roma e la Lucania, dove ha aperto già due studi di cui il primo a Melfi ed il secondo a Sant’Arcangelo, paese d’origine della moglie Elena Cavallo. Negli anni ’80 si trasferisce definitivamente nella Capitale, dove frequenta lo Studio Internazionale d’Arte Grafica l’Arco. Qui ha modo di incontrare Carlo Belli, Fausto Melotti, Pietro Consagra, Leonardo Sinisgalli, Albino Pierro, Giulo Turcato, José Ortega, Eliseo Mattiacci e il suo maestro Fazzini. Prematuramente scomparso nel 2004, Giacinto Cerone ha segnato, con esiti di grande originalità e autonomia, tutta la cultura romana, dominata da grandi interpreti come Kounellis e De Dominicis. Alla produzione giovanile, vicina ai modi del maestro Fazzini e caratterizzata da opere in cui materia e atmosfera si compenetrano, segue, negli anni della maturità, un’arte intima e spirituale, che vede nel Presepe Drammatico del 1996 un momento di rottura formale con il passato. Nel suo presepe, Cerone cancella tutti gli schemi logici e i tanti appigli scenici che riempiono il presepio tradizionale. I personaggi, maschere sghignazzanti con l’impronta della condanna sulla schiena, sono rappresentati avvolti, schiacciati o ruotanti attorno al grande serpente, sulla cui testa campeggiano il Bambino, la Madonna e San Giuseppe. Il ritmo dell’evento è scandito da un complesso sviluppo di stati d’animo, come il senso di angoscia che traspare dal gruppo solitario dei Re Magi, proni nella loro offerta davanti al grande serpente.
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Venerdì 20 dicembre 2013, alle ore 17:00, si inaugura, nella Chiesa della Candelora di Lagonegro, il Presepe svelato di Ernesto Porcari (Norma di Latina, 1951).
Dopo aver conseguito la laurea in Medicina, Ernesto Porcari si trasferisce a Roma per iscriversi all’Accademia di Belle Arti e seguire i corsi di incisione diretti da Guido Strazza. Il contatto con il noto artista toscano, e soprattutto la scoperta della qualità del suo segno grafico, lo conducono ad una svolta fondamentale nel suo lavoro, che lo porta all’adozione, in pittura, di materiali eterogenei e contrastanti quali il filo di ferro, la cartapesta e la plastica. A partire degli anni Novanta, hanno inizio le sue prime indagini sullo spazio, che lo accostano progressivamente ai temi e alle forme della scultura. Composto da 25 pezzi in ferro resi attraverso un linguaggio assolutamente libero, il Presepe svelato è sicuramente una delle opere più significative di questi anni. Quanto l´immagine del presepe di Ernesto Porcari sia reale, genuina, e non frutto di semplici meditazioni, sono proprio i personaggi a dichiararlo, annunciati, insieme a Gesù Bambino, da un angelo che si apre a ventaglio su tutto lo spazio scenico per assorbirne, insieme alla stella cometa, la carica profetica e in tal modo penetrare nel più profondo del cuore umano. La sacra famiglia, interpretata in chiave simbolica e attraverso una sintesi formale, è il tema centrale di tutta la composizione, attorno al quale ruotano i tradizionali personaggi del presepe resi, però, attraverso il personale linguaggio dell’artista ed una infinità di varianti (il pastore dormiente, la donna che porta i doni, la figura che scruta le stelle, l´antico romano, lo scriba, l´uomo con la lanterna, il portatore d´acqua, il cammelliere e il cammello).
I Presepi, accompagnati da un volumetto pubblicato dalle Edizioni della Cometa, con un testo di Giuseppe Appella e una Preghiera a Gesù Bambino scritta dagli artisti, potranno essere visitati, nei paesi e nei luoghi indicati, ogni giorno, fino al 31 gennaio 2014, dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.