Gabrielli e Bubbico: si allo stato d’emergenza al primo consiglio dei ministri, no alla possibilità di prevedere somme per le famiglie e le attività economiche.
Domenica il comitato Terre Joniche conferma il presidio in piazza Vittorio Veneto e convoca un’assemblea. Sono invitati i sindaci del Materano per deciderecome andare avanti mentre prosegue lo sciopero della fame. Di seguito la nota integrale.
Abbiamo incontrato il Prefetto Franco Gabrielli ed il Viceministro Filippo Bubbico, prendiamo atto, rispetto alle nostre richieste delle risposte:
– il riconoscimento dello stato d’emergenza per l’alluvione del 7/8 Ottobre scorso con lo stanziamento delle prime risorse avverrà al primo Consiglio dei Ministri utile del 2004
– in questo primo provvedimento non ci saranno risposte di alcun tipo per le famiglie e le aziende colpite dall’alluvione e potrà essere disposta solo la sospensione dei ratei dei mutui.
Una parte delle risposte sono dunque arrivate (la certezza della decretazione dello Stato d’Emergenza) ma manca ancora una parte significativa delle risposte che ci attendiamo: la messa in campo di stanziamenti e strumenti per venire incontro (almeno per la parte d’emergenza) alla drammatica situazione delle attività economiche e delle famiglie che hanno dovuto sopportare il dramma di tre alluvioni nel giro di meno di tre anni senza che sia stato loro riconosciuto il sostegno e i risarcimenti.
Il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche non abbasserà la guardia e considera assolutamente prioritario che vengano trovate soluzioni per evitare che una parte importante della nostra comunità scivoli nell’usura e nel fallimento. L’impegno assunto dal Presidente Pittella di verificare la possibilità di mettere in campo risorse regionali per affrontare l’emergenza sociale dell’area colpita dall’alluvione diventa, a questo punto, un punto decisivo su cui lavorare nei prossimi giorni.
E’ convocata per domattina alle ore 11,30 presso il Presidio di Piazza V. Veneto a Matera, l’assemblea cui sono stati invitati i sindaci del territorio per valutare le risposte e decidere come andare avanti nella mobilitazione in corso.
Gianni Fabbris (al suo V giorno di sciopero della fame, Carmine Sgambato e Antonio Melidoro (al loro terzo giorno) proseguono nello sciopero della fame in attesa delle decisioni che verranno assunte domattina in assemblea dal Comitato per la Difesa delle Terre Joniche.
Aggiornamento ore 9 di sabato 28 dicembre 2013 su sciopero della fame di tre rappresentanti del Comitato Terre Joniche. Dalla ore 9 conferenza stampa al presidio di Montescaglioso degli alluvionati promosso dal Comitato di Montescaglioso e dal Comitato TerreJoniche.
Con il presidio si chiedono risposte sull’alluvione del 7/8 Ottobre e sui successivi eventi dei primi di dicembre che hanno colpito le aree del Metapontino ed in particolare Montescaglioso.
Il presidio, promosso congiuntamente dalla Consulta dei commercianti, artigiani e cittadini di Montescaglioso e dal Comitato per la Difesa delle TerreJoniche ha l’obiettivo di chiedere ancora una volta l’adozione degli atti dal Governo Nazionale che attendiamo da troppo tempo per quanto riguarda l’alluvione dell’8 ottobre e di risposte urgenti da Gobverno e Regione sugli eventi del 1° Dicembre.
Presso il presidio nella mattinata di oggi si porterà Gianni Fabbris che continuerà lo sciopero della fame essendo al quinto giorno, mentre Carmine Sgambato lo prosegue nel presidio di Matera in Piazza Veneto Veneto e Antonio Melidoro presso il Comune di Nova Siri dove sta preparando le iniziative che coinvolgono le istituzioni territoriali che avranno luogo nei prossimi giorni.
Abbiamo chiesto al Prefetto Gabrielli, che sarà stamattina a Montescaglioso e di cui apprezziamo le modalità con cui assolve alle funzioni di capo della Protezione Civile, un incontro (per il tramite della Prefettura di Matera come da allegato) e speriamo di poterlo incontrare per sapere direttamente dalla sua voce quale sia lo stato dell’arte dei provvedimenti in corso e ricordargli che lo sciopero della fame non si interromperà se non avremo certezze da troppo tempo negate.
Il presidio di Montescaglioso non ha l’obiettivo di impedire la visita del Prefetto ma auspichiamo che possa tenersi l’incontro anche perchè pensiamo che la visita del Capo della Protezione Civile non possa essere al servizio di passerelle inutili di cui abbiamo dovuto prendere atto fin troppo volte e, dunque, che ascoltare direttamente la voce degli alluvionati e permettere loro di capire direttamente dalla sua voce come stiano realmente le cose e quali risposte attendersi sia un atto doveroso.
Noi, ad ogni modo, siamo determinati a tenere l’incontro che contiamo si possa tenere.
Invitiamo la stampa al Presidio nella Piazza Centrale di Montescaglioso per un incontro appena terminato il sopralluogo tecnico che il Prefetto terrà sull’area della frana.
Aggiornamento di venerdì 27 dicembre 2013 su sciopero della fame di tre rappresentanti del Comitato Terre Joniche
Il Comitato Terre Joniche comunica di aver avuto risposte ufficiali dal Governo Letta e che pertanto lo sciopero della fame si sposta a Montescaglioso. Di seguito la nota integrale.
Alle ore 19:30 di oggi, dopo diverse ore dalla conclusione del Consiglio dei Ministri di oggi, non abbiamo avuto ancora notizie ufficiali sulle possibili iniziative assunte dal Governo per rispondere all’alluvione del 7/8 Ottobre scorso.
Conseguentemente lo sciopero della fame di Fabbris, Sgambato e Melidoro continua ma, per la mattinata di domani, si sposta a Montescaglioso dove il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche, insieme al Comitato dei Commercianti di Montescaglioso attenderà in presidio l’arrivo del Prefetto Gabrielli, capo della Protezione Civile Nazionale.
Vogliamo sperare che nella giornata di domani non si consumi l’ennesima passerella cui abbiamo assistito in questi anni ma che, al contrario, arrivino le risposte che attendiamo; risposte, che, evidentemente, deve dare il Governo e non certo il Prefetto Gabrielli, che, ad ogni modo, chiediamo di incontrare insieme al Viceministro Bubbico per capire da fonti certe cosa la Protezione Civile (che comunque propone i piani e indica le priorità al Governo) pensa debba farsi per le aree alluvionate di Basilicata e come il Governo intende rispondere.
Il Comitato ha inviato alla Prefettura di Matera la richiesta di incontro per sabato 28 dicembre 2013
Il Vescovo della Diocesi di Matera e Irsina, mons. Salvatore a, insieme ai parroci rettori della chiesa di S. Domenico, don Mimì e della Cattedrale, don Vincenzo, ha consegnato al Comitato Terre Joniche un messaggio e il contenuto della questua raccolto in piazza Vitorio Veneto durante la S. Messa solenne di Natale tenuta davanti al presidio del comitato.
E’ stata l’occasione per Gianni Fabbris e un gruppo del Comitato per la Diesa delle TerreJoniche di ringraziare personalmente il Vescovo, i preti e la comunità credente di Matera per lo straordinario gesto di solidarietà e condivisione di domenica scorsa quando hanno voluto celebrare la Messa di Natale presso il Presidio con lo sciopero della fame in corso in piazza Vittorio Veneto a Matera.
Mentre attendiamo in presidio di avere notizie sulla situazione del Consiglio dei MInistri appena concluso per sapere se sarà stata adottata l’ordinanza che attendiamo, un”ambulanza del 118 è intervenuta presso il presidio di Piazza Vittorio Veneto e il portavoce del Comitato Gianni Fabbris, è stato sottoposto a controllo medico.
Da pochi minuti è terminato il controllo da parte dei medici del 118 a Gianni Fabbris al suo 4 giorno di sciopero della fame e Carmine Sgambato. A Gianni Fabbris è stato ( che è diabetico) è stato riscontrato un forte abbassamento dei valori glicemici e il personale medico ha disposto il ricovero in ospedale e comunque, ha consigliato di assumere cibo. Gianni Fabbris ha rifiutato il ricovero firmando l’apposito documento ed ha confermato di continuare lo sciopero della fame che, per lui, significa non assumere cibo di alcun tipo ma solo acqua e the.
Il responsabile del Comitato Terre Joniche, Gianni Fabbris, conferma lo sciopero della fame e annuncia le nuove iniziative previste nel periodo natalizio per sollecitare un intervento immediato del Governo Letta che possa ristorare le popolazioni colpite dalle alluvioni nel Metapontino. Di seguito la nota integrale.
Grazie ai cittadini di Matera, al Vescovo ed alla Comunità credente. Dopo la celebrazione della Santa Messa di Natale al Presidio del Comitato, prosegue la mobilitazione per ottenere giustizia e dignità per le alluvioni di Basilicata.
Mentre si stanno raccogliendo migliaia di firme con la petizione che chiede al Governo Nazionale di dare risposte per l’alluvione del 7/8 Ottobre scorso, si estende il numero dei partecipanti allo sciopero della fame: oggi si aggiungono un agricoltore di Metaponto ed un rappresentante delle istituzioni.
Gianni Fabbris, portavoce del Comitato TerreJoniche, è al terzo giorno di sciopero della fame (iniziato alla vigilia di Natale e condotto in un presidio alla Prefettura di Matera in Piazza Vittorio Veneto assistito da un camper); da martedì alle ore 6 non assume cibo di alcun tipo e si alimenta solo con bevande zuccherate (acqua, the e caffè) perchè essendo diabetico deve assumere la terapia e una dose costante di zuccheri. Da venerdì 27 dicembre nel quarto giorno di sciopero della fame sarà assistito da controllo medico. A lui si aggiungeranno dalle ore 18 di giovedì 26 dicembre 2013 Carmine Sgambato, agricoltore alluvionato di Metaponto, e l’Avvocato Antonio Melidoro, Presidente del Consiglio Comunale di Nova Siri nonché Coordinatore del Consigli comunali del Metapontino per l’Anci.
“Ieri per noi è stata una giornata straordinaria per cui ringraziamo il Vescovo di Matera Salvatore Ligorio e la comunità credente che hanno risposto all’invito del Comitato TerreJoniche di compiere un gesto che ci aiutasse a rendere visibile e concreto come l’obiettivo di mettere in sicurezza il territorio e rimediare ai danni per aziende e famiglie delle alluvioni non sia solo di quanti hanno subito i danni o accusato vittime in famiglia” dichiara Gianni Fabbris “L’atto di condivisione della Santa Messa, officiata dal Vescovo di Matera e da tutti i preti e seminaristi delle Chiese del Centro di Matera, in Piazza davanti al presidio in cui stiamo rivendicando il diritto alla dignità in nome di tutti i cittadini lucani, ci aiuta a far sentire con forza la voce dell’intera comunità lucana, ci rende più uniti e forti nella richiesta di rispetto per i nostri diritti. Il Messaggio che è venuto dalla comunità credente dalla Piazza di Matera nella mattina di Natale e dalla grande solidarietà che ci sta venendo dai cittadini di Matera, sarà per noi un prezioso insegnamento e l’indicazione di un percorso di unità che proseguiremo con sempre più determinazione”.
Nel breve messaggio dal microfono al termine della celebrazione della Messa, mentre il Vescovo si recava a firmare la Petizione che migliaia di cittadini stanno firmando al Governo Letta, Gianni Fabbris conclude: “Oggi è il giorno dell’unità di popolo e ringraziamo tutti, anche quei rappresentanti delle istituzioni che hanno voluto raccogliere l’invito a partecipare e sono stati presenti ed firmando la petizione, dal 27 dicembre tornerà il tempo delle risposte, quelle risposte che la politica fin’ora non ha dato, che non possono più essere negate e che noi pretendiamo almeno di pari valore di quelle che, nel frattempo e prima di noi, hanno avuto altri territori alluvionati”
Il Comitato sta mettendo in atto ogni iniziativa utile in queste ore per ottenere che già nel Consiglio dei Ministri convocato per il 27 mattina alle ore 10,30 si metta fine all’insopportabile disparità di trattamento per le alluvioni di Basilicata e si adottino i provvedimenti e gli stanziamenti dovuti per l’alluvione del 7/8 Ottobre confidando che l’azione messa in atto a Natale e il sacrificio dello sciopero della fame smuovano i tempi e l’impegno di tutti. Va in questa direzione il messaggio che il Presidente della Regione Marcello Pittella ha inviato al Presidente del Consiglio Enrico Letta, in cui si legge, fra l’altro: “Caro Presidente Letta, a seguito della seduta di Governo di domani la Regione Basilicata attende di vedersi notificare l’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri che nel ratificare la presenza dello stato di emergenza nelle aree lucane danneggiate, stanzi i primi, consistenti aiuti economici che consentano, da un lato, di mettere in sicurezza il territorio e, dall’altro, di venire incontro alle esigenze più impellenti ed urgenti delle famiglie maggiormente colpite. Una petizione popolare in tal senso, sottoscritta da migliaia di persone ed alla quale anch’io, dopo Monsignor Ligorno ho apposto la mia firma, e’ già presente in rete”.
Gioveì 26 dicembre 2013 alle ore 18 è convocato il Coordinamento allargato del Comitato per la Difesa delle TerreJoniche, in cui si avvierà lo sciopero della fame degli altri due che si affiancheranno a Fabbris e saranno decise nuove forme di iniziativa a partire già dalla giornata di venerdì 27 dicembre 2013.
All’incontro hanno partecipato, fra gli altri, Carmine Sgambato e Antonio Melidoro che a partire da questo momento affiancano il portavoce Gianni Fabbris nello sciopero della fame.
Carmine Sgambato di anni 67 è un agricoltore che conduce l’azienda Di Grottole insieme al suo nucleo familiare in contrada Marinella a Metaponto. Carmine ha più volte negli anni scorsi (da almeno15 anni) denunciato a tutte le autorità e le istanze politiche e istituzionali possibili i rischi della tenuta di quell’area in caso alluvione.
Non ha avuto risposte come, del resto, tutti gli altri agricoltori della zona che più volte hanno tentato di porre i problemi gravissimi cui l’intera comunità stava andando incontro in caso di alluvione (tenuta dei canali del Consorzio di Bonifica, argini dei fiumi, opere ingegneristiche sbagliate come la S.S. 106, etc.) ed ha dovuto sopportare tutte le alluvioni di questi ultimi anni accusando danni gravissimi all’azienda e vedendo compromettere la stessa possibilità di poterla ancora lavorare.
Antonio Melidoro è Avvocato, Presidente del Consiglio Comunale di Nova Siri e coordinatore per l’ANCI dei Consigli Comunali del Metapontino. Segue la vertenza che sta conducendo il Comitato per la Difesa delle TerreJoniche fin dall’inizio e più volte è intervenuto per promuovere il coinvolgimento delle istituzioni territoriali e facilitare il rapporto fra i Comuni e le esperienze dei cittadini.
Carmine Sgambato condurrà lo sciopero della fame con le stesse modalità con cui lo ha svolto fin qui Gianni Fabbris (che domani sarà al quarto giorno di sciopero e dovrà essere sottoposto a controllo medico) ovvero presso il presidio di Piazza V. Veneto mentre l’Avvocato Melidoro, dovendo seguire importanti impegni professionali e istituzionali, lo condurrà a Nova Siri.
Dopo l’iniziativa di ieri della celebrazione della Messa Solenne del Santo Natale presso il presidio del Comitato, il coinvolgimento di un rappresentante delle istituzioni nella forma di lotta dello sciopero della fame è un ulteriore segnale importante per il rafforzamento dell’iniziativa che vede sempre più partecipi gli agricoltori ed i cittadini colpiti del territorio come testimonia la presenza di un agricoltore nell’affiancamento da stasera.
Ci attendiamo che già domani mattina nel Consiglio dei Ministri convocato alle 10,30 il Governo Letta metta fine alla odiosa ingiustizia che ci vede attendere i suoi provvedimenti da troppo tempo e li emetta dotandoli di adeguate risorse finanziarie, come chiede la petizione che sta raccogliendo migliaia di firme (fra le altre quella del Vescovo di Matera Monsignor Salvatore Ligorio ed il Presidente della Regione Marcello Pittella) e come chiede un messaggio che lo stesso Presidente Pittella nella giornata di oggi ha inoltrato al Presidente Enrico Letta.
Venerdì 27 dicembre 2013 alle ore 11,30 a Matera presso il presidio di Piazza Vittorio Veneto è in programma un incontro per attendere e valutare gli atti del Governo. Se non ci saranno stati il Comitato Terre Joniche è pronto ad annunciare ulteriori iniziative di lotta.
DI SEGUITO IL MENU DEL TERZO GIORNO ALRISTORANTE “SCIOPERO DELLA FAME”!
BENVENUTI AL RISTORANTE PER I LUCANI OFFERTO DA ENRICO LETTA IN OCCASIONE DEL NATALE E DELLE ALLUVIONI.
26 Dicembre 2013
ore 6 … caffè
ore 8 … thè caldo (pasticche per il diabete e la pressione)
ore 11 .. caffè
ore 15 .. the caldo (pasticche per il diabete e il colesterolo)
ore 17 .. caffè
ore 20 ..the caldo (pasticche per il diabete e la pressione)
ore 23.. acqua
SI AVVISANO I SIGNORI CLIENTI CHE NELLA SUA MAGNANIMITA’ IL PRESIDENTE ENRICO LETTA CONSENTE AI LUCANI UN MENU ALLA CARTA IN CUI E’ POSSIBILE VARIARE A PIACERE LE MEDICINE IN FUNZIONE DI TERAPIE PERSONALIZZATE
PS: speriamo che nel Consiglio dei Ministri di venerdì 27 dicembre 2013 quei buontemponi di Ministri (con viceministri e sottosegretari al seguito) non firmino gli atti che avrebbero dovuto adottare entro pochi giorni dall’alluvione dell’8 Ottobre come invece hanno fatto per la Sardegna in 48 ore. Mica ci vorranno togliere lo sfizio del menù di domani al ristorante dello sciopero della fame?
in attesa che il governo nazionale, faccia la sua parte, come mai i politici locali sempre in prima fila ad esprimere solidarietà di facciata, non fanno qualche azione concreta , come per esempio rinunciare ai rimborsi elettorali che andranno ora ad incassare per le elezioni regionali appena svolti, o come per esempio i consiglieri regionali rinuncino a parte del loro stipendio per creare un fondo di solidarietà per le vittime dell’alluvione.Puo essere che se mettono qualche soldo dalle loro tasche saranno anche attenti a chi andranno, non vada sempre a finire come al solitò in una grande elargizione di soldi pubblici , non hai bisognosi, ma solo ai più furbi.In italia di queste vicende sono pieni gli articoli di giornali. Visto che il nostro adduce è sempre in prima fila gli potreste chiedere di rinunciare anche a parte del suo stipendio e anche dei dirigenti comunali, per aiutare le vittime dell’.alluvione, vediamo se alle parole seguono i fatti.
“abusivo dei sassi”
siamo con voi