La giornalista Antonella Ciervo presenta nella sala conferenze della Mediateca provinciale il suo primo romanzo, “La via del Rosmarino”, edizioni Edigrafema, collana Lucincittà. Il compito di moderatore è affidato al giornalista Luigi Di Lauro mentre i relatori coinvolti per stuzzicare la curiosità dei lettori sono l’ex sindaco di Matera Nicola Buccico e il presidente della Provincia di Matera Franco Stella. La sala è gremita e sono tanti i colleghi che partecipano all’esordio del primo romanzo firmato dalla giornalista del Quotidiano. Ci sono anche l’attore Domenico Fortunato e non fanno mancare la presenza sia pure limitata a causa di impegni istituzionali legati all’inaugurazione del presepe vivente il sindaco di Matera Salvatore Adduce, il Vescovo Salvatore Ligorio, il Questore Pasquale Errico, il Comandante del Carabinieri Antonio Russo.
In apertura i ringraziamenti al direttore editoriale della Edigrafema che ha reso possibile la pubblicazione di un testo molto interessante, che stimola la lettura e fa riflettere su alcuni temi di stretta attualità
Stella ha colto l’occasione per ricordare l’imminente soppressione della Provincia di Matera: “La speranza è che questa riforma dia voce ad una ristrutturazione degli Enti. Per quanto riguarda il libro della Ciervo il presidente Stella ha ricordato che l’autrice sottolinea il problema del traffico degli organi e ci fa riflettere su questa piaga che coinvolge le persone in lista d’attesa per un trapianto.
Buccico si unisce all’appello lanciato dal presidente della Provincia sul tema della soppressione dell’Ente: “Matera fu eletta al titolo di provincia ottantasette anni fa e fu il sindaco Nicola Pace a comunicarlo con un manifesto la città”. Per quanto riguarda il tema affrontato nel romanzo della Ciervo e premesso che il fenomeno del mercato degli organi esiste faccio i complimenti alla Ciervo non solo per il testo di facile lettura ma anche per il titolo utilizzato già da Riccardo Bacchelli nel Mulino del Po. E’ evidente che il libro di Antonella Ciervo ha l’imprinting del giornalismo. Il romanzo è compatto, il lessico è normale e non artefatto. Aggiungo anche che è pieno di ricette culinarie. La copertina aggredisce un po’ il lettore ma il libro fa emergere le personalità dei protagonisti, positivi e negativi. La storia che avvince il lettore fa la differenza in un romanzo. Questo libro esalta il valore dell’amicizia tra Sergio e Carlo, avvertita ancora di più quando quest’ultimo scompare. Il libro è la fotografia dell’attualità”.
Ma di chi sono le ricette contenute nel libro? Antonella Ciervo precisa: “Le ricette sono frutto della mia invenzione e non garantisco sulla riuscita. Mi piace la parte del protagonista Sergio quando incontra l’indiano Said?
Quando è scattata la voglia di scrivere questo romanzo e dove è nata l’ispirazione? “Il romanzo è nato a seguito dell’esperienza che ha coinvolto in prima person un mio amico e ho scelto di ambientarlo in una località della Toscana che riconduce al pittore e matematico italiano Piero della Francesca, una tra le personalità più emblematiche del Rinascimento italiano. Il libro è una specie di viaggio attraverso i sapori della cucina e attraverso questa storia il lettore scopre il sapore della vita, che può essere agrodolce”.
Michele Capolupo, interviste di Carlo Abbatino
La fotogallery della presentazione ufficiale del libro “La via del rosmarino” (foto www.sassilive.it)
Sinossi del romanzo “La via del rosmarino” di Antonella Ciervo
Al centro della narrazione l’attenzione al tema dell’esistenza umana, diversamente interpretato e vissuto da chi, con potere e danaro, sancisce arbitrariamente una supremazia razziale e materiale sui più deboli.
Le tranquille giornate di Sergio, proprietario del ristorante Abici situato nel borgo toscano di San Teodoro, vengono sconvolte dall’improvviso allontanamento di Carlo, amico fraterno con il quale condivide la passione per le spezie e per l’arte culinaria. La ricerca di tracce, che definiranno un puzzle dai risvolti imprevedibili, lo spingeranno in giro per l’Europa in compagnia di Gunther, uomo burbero e silenzioso che lo introdurrà alla sofferenza, la più violenta, perché strappata al fisico di chi non può ribellarsi. Circostanze e luoghi inimmaginati, personaggi criptici e tradizioni gastronomiche contribuiranno a delineare una realtà dai torni chiaroscuri.
Chi è Antonella Ciervo
Antonella Ciervo (Belluno, 1965) è giornalista. Dall’Istria alla Sicilia, dalla Campania al Veneto, le radici di una famiglia melting pot, madre veneziana e padre italo-americano, la conducono in luoghi dalle culture e dai sapori differenti. Dopo l’infanzia trascorsa in Puglia, ritorna nella sua terra natale dove apprende i segreti delle parole nei lunghi silenzi del nonno e la passione per la cucina nelle pietanze prelibate della nonna. Qualche anno dopo si trasferisce definitivamente a Bari che oggi considera a tutti gli effetti la sua città. Nel 1982 comincia la sua esperienza lavorativa scrivendo per il quotidiano «Puglia». In seguito, nella città dei Sassi, fonda con altri colleghi «La Nuova Basilicata». Dal 2007 lavora nella redazione materana de «Il Quotidiano della Basilicata».
oh! deve essere proprio brava questa…..presidenti sindaco vescovo rai rotary…..mammma mia!