Definita la nuova giunta regionale che sarà guidata dal presidente Marcello Pittella. Tutti esterni gli assessori: Flavia Franconi si occuperà di Politiche per la persona, Raffaele Liberali di Politiche per lo sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, Michele Ottati di Politiche agricole e forestali e Aldo Berlinguer di ambiente, territorio, infrastrutture, opere pubbliche e trasporti. Il Presidente Marcello Pittella ha deciso di trattenere le deleghe agli Affari Istituzionali, alla Protezione civile, alla cultura, al turismo, alla programmazione e alle finanze. La rivoluzione democratica promessa in campagna elettorale da Marcello Pittella si concretizza nel primo atto politico, la composizione della nuova giunta regionale, con quattro persone completamente estranee alla politica fatta di compromessi, ricatti, poltrone e prebende. Il primo passo è stato compiuto e non a caso il PD è pronto a scatenare l’inferno in Consiglio regionale. Staremo a vedere. Intanto Pittella ha presentato la sua squadra di governo. Ora tocca ai partiti seguire le linee guida che questa giunta regionale vorrà indicare per cambiare davvero la Basilicata.
Brevi biografie quattro assessori della nuova giunta regionale della Basilicata nominati da Marcello Pittella.
Flavia Franconi è docente presso il Dipartimento di Chimica e Farmacia dell’Università degli Studi di Sassari.
Raffaele Liberali ricopre l’incarico di Capo Dipartimento del MIUR per l’Università, l’AFAM e la Ricerca.
Michele Ottati ricopre l’incarico di Capo Unità Commissione Europea direzione generale Agricoltura al Parlamento Europeo.
Aldo Berlinguer è un avvocato cassazionista di Siena che ha pubblicato monografie e studi su diritto commerciale e comparato dell’Unione europea.
Michele Capolupo
NAPOLI (FI): ANCHE CON TECNICI IN GIUNTA NON TOLLEREREMO ALCUN ESAUTORAMENTO DEL CONSIGLIO
“Senza entrare nel merito di scelte che non ci appartengono, siamo interessati a capire le reali motivazioni del ricorso ad assessori esterni, tutti non lucani. Le prime dichiarazioni del Presidente Pittella sono ancora troppo vaghe. Se la logica è stata quella di individuare personalità di comprovata esperienza e professionalità, maturate al servizio dello Stato e in differenti Amministrazioni, autonome dai partiti e quindi di fatto non dirigenti e militanti, il Presidente Pittella ci troverà sicuramente interessati. Soprattutto se tale scelta sarà volta ad alimentare un proficuo confronto in Consiglio regionale che, sia chiaro a tutti, resta l’organo sovrano per provvedimenti e decisioni che spettano solo alla politica e non ai tecnici. Se invece ci trovassimo di fronte ad un mero espediente, utile a rinviare una sorta di resa dei conti all’interno del PD o tra questo e gli alleati del centrosinistra, non ci sara’ spazio per alcun atteggiamento costruttivo. Sara’ chiaro infatti che ci si troverà al cospetto di una giunta a termine, di fatto esposta al “fuoco amico”, con uno scenario sicuramente negativo. Ed è lo stesso Presidente ad ammettere l’impossibilità di far ricorso ad esponenti della sua stessa maggioranza mentre le parole del segretario Pd De Filippo sono solo di circostanza e forse troppo sbilanciate sulla fiducia dei consiglieri del suo partito che è tutta da provare.
Chi ha vinto le elezioni deve garantire la governabilità ed il tempo andato perduto e’ già abbastanza. Tra l’altro l’esperienza delle due precedenti legislature regionali, con un Governo regionale rinnovato di continuo, dovrebbe servire da lezione stante l’assenza di risultati raggiunti. Su una questione saremo implacabili: la centralità e la sovranità del Consiglio Regionale e delle sue articolazioni. Di certo non assisteremo all’esautoramento del Consiglio regionale ad opera di Presidente ed assessori tecnici come già avvenuto nella scorsa legislatura. Difenderemo, pertanto,non solo le prerogative dell’assemblea consiliare istituzionali, vecchie e nuove, derivanti dal nuovo Statuto ma anche e soprattutto quelle politiche perche’ non si abdichi al potere di quanti non sono stati scelti dai cittadini per amministrare la Basilicata”.
Michele Napoli (Forza Italia)
UCI SU NOMINA ASSESSORE OTTATI: SCELTA QUALIFICATA PER L’AGRICOLTURA LUCANA
L’UCI – Unione Coltivatori Italiana di Basilicata, valuta positivamente la nomina di Michele Ottati, ad Assessore Regionale all’Agricoltura della nuova Giunta regionale, nominata da Marcello Pittella.
Pur svolgendo compiti di rilevante importanza nella capitale europea, Ottati, non ha mai interrotto il legame con la Basilicata e con il suo paese di origine, Satriano di Lucania, manifestando, ogni volta, la sua piena disponibilità ad essere d’aiuto per la progettualità e le problematiche di interesse per l’agricoltura lucana.
L’Uci – dichiara il Presidente regionale, Nicola Manfredelli – è fiduciosa nella possibilità, per la Basilicata, di potersi avvalere dell’esperienza maturata nella gestione della politica agricola comunitaria da parte del neo Assessore, per dare corso ad un concreto programma di rilancio e di sviluppo del settore primario lucano.
L’agricoltura lucana – fa presente l’Uci – ha bisogno di uscire dall’oblio di questi anni per riprendersi il ruolo e la funzione strategica nell’ambito dell’economia e della società, possibile soltanto attraverso una politica moderna e innovativa, che l’organizzazione solleciterà al nuovo Assessore, al quale vengono indirizzati i migliori auguri di buon e proficuo lavoro.
CSAIL-INDIGNATI DALLA PARTE DEL PRESIDENTE PITTELLA
“Il Csail-Indignati Lucani sta dalla parte del Presidente Pittella e condivide la coraggiosa scelta compiuta nella composizione della Giunta di personalità. Molto meglio loro che i politici di Prima, Seconda e Terza Repubblica”. A sostenerlo è Filippo Massaro, che a nome del Csail-Indignati ha espresso l’incoraggiamento a Pittella “a fronteggiare gli attacchi che gli verranno dalle prossime ore innanzitutto dai malpancisti del suo partito oltre che dagli alleati. Noi siamo convinti che dalla nuova squadra assessorile come liberi cittadini avremo tutto da guadagnare in un rapporto leale e trasparente senza le furbizie a cui ci hanno abituato i precedenti assessori facili nel promettere e difficili nel mantenere. Siamo perciò pronti a formare l’esercito di liberazione a fianco di Pittella e a manifestare sotto la Regione per sbarrare la strada a quanti tenteranno in tutti i modi di rendergli la vita difficile, difendendo la sua scelta come ai tempi di Allende la gente difese fino alla fine il Palazzo Presidenziale. Abbiamo fiducia – continua Massaro – nella Rivoluzione democratica che oggi segna una tappa fondamentale che supera la teoria e diventa primo passo di governo al quale devono seguire altri tra cui lo snellimento degli apparati burocratici. Sappiamo che la Regione, cioè i cittadini dovranno caricarsi l’onere dell’indennità di quattro assessori esterni ma bisogna spiegare alla nostra gente che il risparmio ben più consistente della spesa avverrà nella quotidiana amministrazione con i tagli dei troppi sprechi che si annidano anche negli uffici dipartimentali e nella burocrazia regionale.
Il Csail infine, tenuto conto del “silenzio stampa” di Basilicatanet che dopo ore dalla nomina degli assessori non ha trasmesso la notizia, (a differenza di chi nel recente passato ha fatto carta straccia della Par condicio per trasmettere notizie che facevano comodo), da interpretare come primo “ammutinamento”, annuncia una propria autonoma campagna di informazione sulla nuova fase della Regione attraverso i canali web.
POTENZA (DC-LIBERTAS): RIVOLUZIONE DEMOCRATICA MA ATTENTI AL CORTO CIRCUITO DEMOCRATICO-ISTITUZIONALE
“Rivoluzione democratica sì ma attenzione al “corto circuito” democratico-istituzionale”: è il parere del segretario regionale della DC-Libertas Giuseppe Potenza per il quale “le elezioni regionali hanno già lasciato macerie sulla strada della partecipazione democratica, acuendo le distanze cittadino-Palazzo Regionale e pertanto bisogna valutare con saggezza ogni mossa per prevenire la possibilità di altre macerie. Mi riferisco ai consiglieri eletti nei partiti della maggioranza che, solo un mese e mezzo fa, hanno ottenuto il consenso degli elettori e che hanno piena legittimazione popolare e capacità di governo. Senza perciò voler interferire nelle scelte del Presidente, ci sentiamo però di invitarlo a riflettere sul rischio che alla “rivoluzione democratica” annunciata e perseguita faccia seguito una “controrivoluzione”, magari alimentata da un clima di divisione, personalismi-individualismi, tensioni e pertanto di individuare soluzioni intermedie. I profili degli assessori a cui si penserebbe, secondo quanto riferiscono oggi i giornali regionali, sono di tutto rispetto e non hanno alcun bisogno di valutazioni tanto meno di carattere geografico per non appartenere alla Basilicata. Il problema però – dice il segretario della DC – è che l’attuale classe politica lucana di centrosinistra non può essere esonerata da responsabilità, magari lasciandola in panchina per un tempo della partita, che è più di una finale di Champion, da giocare nell’interesse delle nostre comunità. E poi c’è da cominciare la legislatura regionale nel migliore clima di cooperazione, chiedendo alle stesse opposizioni di stringersi intorno a due-tre questioni di emergenza, quali il petrolio, l’alluvione, il lavoro, mettendo alle spalle la campagna elettorale e rinnovando con il lavoro dei consiglieri, di tutti gli organismi istituzionali la fiducia dei cittadini. Non si sottovaluti: questa è l’ultima occasione per la classe politica lucana di recuperare l’immagine di servizio e per avviare a soluzione i problemi più gravi a partire dal contrasto della povertà e del disagio sociale. Pertanto qualche mediazione, sia pure di alto profilo e senza cadere nei ricatti, mi pare debba essere messa in conto”.
Prendiamo atto della scelta del Presidente Pittella che avvalora le nostre preoccupazioni. Gli rivolgiamo i migliori auguri che estendiamo a tutti gli assessori. Adesso per Pittella comincia la fase più difficile che solo allargando la partecipazione alle decisioni più rilevanti e quindi non limitandosi ai partiti della coalizione ma coinvolgerndo tutte le espressioni della società civile potrà superare senza lasciarsi ingabbiare da logiche particolaristiche. Noi non gli faremo mancare il nostro apporto di idee e proposte essenzialmente incentrate sui valori cristiani della solidarietà, del rispetto della dignità umana a cominciare dal lavoro, della meritocrazia.
CENTRO DEMOCRATICO SU NUOVA GIUNTA REGIONALE: PITTELLA NON SIA UOMO SOLO AL COMANDO
“Prediamo atto delle nomine degli assessori della Giunta lucana che escludono dal governo della regione i cittadini lucani e le forze politiche che hanno costruito con il presidente Pittella il risultato elettorale sin dalla consultazione delle primarie, che ha visto Marcello Pittella prevalere con una percentuale sotto il 50% e il rappresentante di Centro democratico raggiungere il 10%.
Nel profondo rispetto delle regole della democrazia, che sono sempre alla base del comportamento di tutti i dirigenti di CD (sin dalla strenua difesa del risultato delle primarie) ed essendoci fidati degli impegni politici ‘reali’ del candidato presidente sulla necessaria rappresentanza di tutti i partiti alleati ed in particolare di Centro democratico, rispettiamo doverosamente le prerogative del presidente che gli consentono di scegliere la giunta in totale solitudine.
Attendiamo da lui una soluzione, pero’, che eviti che tutto si riduca a un governo solitario in un momento delicato in cui la Basilicata ha bisogno di vera unità e condivisione di progetto per portare a compimento le importanti riforme e il programma che abbiamo condiviso coi partiti della coalizione e col Presidente Pittella.
Attendiamo l’intervento d’insediamento del neo Governatore e in quella sede valuteremo e spiegheremo dettagliatamente le nostre motivazioni, decidendo quale sara’ il nostro atteggiamento nei confronti della nuova Giunta”.
A renderlo noto in una nota congiunta il capogruppo di CD in Consiglio regionale Nicola Benedetto e Pino Bicchielli, Coordinatore nazionale e commissario regionale di Centro democratico Basilicata .
GIANNI ROSA (FRATELLI D’ITALIA) SU NUOVA GIUNTA REGIONALE
La rivoluzione democratica di Pittella comincia col “botto” per il bilancio regionale. Quattro assessori esterni, e per giunta non lucani, peseranno circa un milione di euro all’anno sul bilancio regionale.
Sospendiamo per il momento il giudizio sui singoli, non possiamo invece non esprimere rammarico per il fatto che uno scontro tutto interno al Pd possa diventare prioritario rispetto ai tanti problemi che hanno portato la Basilicata sul baratro. E invece Pittella mostra i muscoli ai suoi compagni di partito in una “guerra” che lo porta ad ingaggiare dei soldati di ventura pronti a servire il signore di turno. I lucani pagheranno ancora una volta i costi di un “Sistema” che proprio non riesce a fare il bene dei cittadini. Un “sistema” che oggi diventa ancora più pericoloso perché al suo interno minato da lotte di potere condotte senza esclusione di colpi. Oggi riemerge, in tutta la sua violenza una guerra, quella interna al Pd. A questo punto bisogna attendere cosa accadrà in Consiglio, la contromossa che gli altri “potenti” imporranno ai loro eletti ma soprattutto gli effetti che la scelta di Pittella avrà sulla Basilicata. Oggi, l’unico dato certo è il milione di euro che costerà la nuova giunta in un momento in cui sarebbe stato più opportuno limitare le spese. Una domanda viene spontanea, la scelta dei quattro neo assessori potrebbe essere determinante per la carriera di Pittella senior in Europa?
VITO DI LASCIO E MICHELE MANZI (FORZA ITALIA) SU NUOVA GIUNTA REGIONALE
Mostriamo grande attenzione verso la scelta del Presidente Pittella di nominare 4 assessori esterni, premiando il merito e rifuggendo dalle logiche di filiera del PD, per avviare quella che più volte è stata definita dallo stesso Governatore la “rivoluzione democratica”.
E’ quanto riferiscono Vito Di Lascio e Michele Manzi, dirigenti del PDL – Forza Italia Basilicata.
Con questa scelta “coraggiosa” il popolo lucano deve prendere atto che i partiti del centrosinistra sono litigiosi e soltanto interessati “alle poltrone” piuttosto che al rilancio della Basilicata. Come bisogna prendere atto che migliaia di cittadini hanno ancora una volta dato fiducia alle persone sbagliate, eleggendo Consiglieri regionali di maggioranza non all’altezza di svolgere il ruolo assessorile.
La Giunta è, ora, attesa alla prova dei fatti: le qualità professionali non sono di per sé garanzia che saranno assunte scelte giuste e idonee a risolvere i tanti problemi economici, sociali ed occupazionali della Basilicata.
Invitiamo Pittella a tagliare, con fermezza e in breve tempo, la spesa politica regionale improduttiva per recuperare l’aumento dei costi dovuto alla nomina degli esterni.
Auspichiamo, infine, che sulla scelta dei Direttori generali e dei Dirigenti della Regione e degli Enti strumentali il Presidente Pittella non sia tentato da scelte “riparatrici” per ristabilire l’equilibrio all’interno del Partito Democratico ma continui a premiare merito e competenze.
IDV: CONDIVISIONE E SOSTEGNO A “SVOLTA” PRESIDENTE PITTELLA
“La scelta fortemente innovativa e coraggiosa del Presidente Pittella ci vede pienamente d’accordo perché la politica vera deve osare con responsabilità per recuperare credibilità tra i cittadini. Al Presidente e ai nuovi assessori gli auguri di buon lavoro di IdV con la conferma del nostro pieno e leale sostegno all’attuazione del programma rivoluzionario che ha consentito, anche con il nostro apporto elettorale, il successo del nuovo centrosinistra lucano”. E’ il commento della segretaria regionale di Idv Maria Luisa Cantisani. “Comprendiamo, per aver partecipato al tavolo dei segretari dei partiti di coalizione, le difficoltà incontrate da Pittella nel tentativo di comporre una squadra di governo regionale interna alle forze politiche di maggioranza e – aggiunge – gli diamo atto dei numerosi tentativi compiuti per superare i veti provenienti principalmente dal suo partito. La nomina dei quattro assessori esterni, di comprovata professionalità ed esperienza, è stata pertanto ancor più necessaria e per noi – continua Cantisani – rappresenta un segnale importante di svolta che tutti i lucani si attendono nel metodo e, ci auguriamo, nel merito della gestione amministrativa. Si cambia pagina: d’ora in poi in Basilicata non esisterà più la politica degli accordi tra correnti e singoli esponenti di partito, della spartizione di incarichi, ma prevale la politica di servizio delle nostre comunità. Siamo convinti che le professionalità dei nuovi assessori risponderanno a questa esigenza e, come ha sottolineato il Presidente, favoriranno il confronto della Regione con gli organismi europei e nazionali garantendo quella autorevole e seria interlocuzione istituzionale necessaria a far uscire la Basilicata dalla situazione di crisi in cui si trova. Il nodo da sciogliere – afferma la segretaria di IdV – è quello dei fondi comunitari europei della programmazione 2014-2020 e del trasferimento dei fondi statali, oltre alla ripresa del confronto sul Memorandum sul petrolio ed in generale a tenere testa ad un Governo nazionale largamente inadempiente nei confronti delle comunità lucane e meridionali. Sono prove complicate che attendono la Giunta Pittella alle quali IdV darà il suo contributo, anche attraverso il suo gruppo dirigente nazionale, di idee e progettualità sintetizzabili nei valori che caratterizzano il nostro partito: trasparenza, partecipazione popolare, ricambio generazionale, per favorire il rilancio sociale, economico, produttivo, occupazionale e civile della Basilicata”.
UGL SU NUOVA GIUNTA REGIONALE: FIDUCIOSI SU CAMMINO NON FACILE
“Facciamo i migliori auguri di buon lavoro a tutta la Giunta regionale di Basilicata ed in particolare ai nuovi assessori, confidando che siano stati scelti per la loro onestà e competenza e che possano dedicare tutto il loro tempo alla regione, in questo momento particolarmente drammatico. Facciamo, inoltre, i migliori auguri di buon lavoro al Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella che, ridefinendo la nuova giunta non dovrà dimenticare la nostra tanto amata Regione in una perenne crisi minacciosa per giovani e anziani. La UGL Basilicata chiede responsabilità e confronto alla nuova Giunta regionale”.
Lo dichiarano i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano, per i quali, “chiediamo responsabilità e confronto alla nuova Giunta regionale. Pronta la nuova squadra di governo regionale, consapevoli di dover affrontare una situazione poco favorevole all’economia e al lavoro, ci rivolgiamo a loro ci rivolgiamo per riportare l’attenzione su problematiche legate alle fasce deboli: certamente avranno di fronte un cammino non facile ma dal quale dipendono le sorti di tanti giovani e di tanti anziani, che vivono momenti di forte difficoltà. L’Ugl – proseguono Giordano e Tancredi – rinnova la collaborazione, disponibile a qualsiasi confronto per poter insieme lavorare e costruire azioni e programmi utili per la nostra comunità. Se l’operato della Giunta sarà coerente con i principi di legalità e solidarietà sociale che ispirano le nostre posizioni sindacali, e se sopratutto verranno affrontate le priorità cittadine cercando di contribuire con idee originali ed innovative al rilancio delle attività produttive e quindi alla difesa dell’occupazione, il nostro sostegno non mancherà. Nello specifico, al futuro assessore alle Politiche Sociali e al Lavoro, chiediamo vivamente una concertazione fruttuosa sulla Non Autosufficienza e sui Piani Sociali di Zona, al fine di meglio raggiungere quelle situazioni emergenziali, che purtroppo aumentano di giorno in giorno. Siamo pronti – concludono i segretari Ugl– a dare un nostro contributo anche a nuovi piani e progetti da mettere in atto, offrendo anche la nostra rete sindacale, ben rappresentata sull’intero territorio regionale. Speriamo che questa tornata amministrativa venga gestita con grande equilibrio tra le forze di maggioranza e di opposizione, perché in questo momento difficile è necessario superare le logiche di sterile contrapposizione per avviare un dialogo franco e autentico tra tutte le forze e attivare percorsi positivi e condivisi. Per il ruolo che copriamo come segretari dell’Ugl, non ci siamo mai sognati di dare alcuna indicazione al Presidente Pittella circa i nomi da inserire nella giunta, perché pensiamo che il ruolo di un sindacato non sia quello di stilare una lista di nomi, ma piuttosto quello di dare risposte ai problemi del nostro territorio. Riteniamo che il profilo delle personalità coinvolte nella giunta possa essere quello adatto a svolgere questo compito. L’Ugl nel territorio lucano in questo periodo di crisi ha scelto un motto: responsabilità e confronto. Un motto che noi raccogliamo e chiediamo anche alla nuova Giunta di farlo proprio”.
ADESSO! DEMOCRATICI LUCANI SU NUOVA GIUNTA REGIONALE
Noi renziani di ADESSO! Democratici lucani, plaudiamo alla decisione presa dal Presidente Pittella di nominare quattro assessori esterni, di cui una donna, provenienti da altre regioni tranne un lucano nativo di Satriano.
Certo non sarà stata una decisione presa a cuor leggero. Ma noi che avevamo invocato e sostenuto il rinnovamento della politica e degli uomini, ottenendo vittorie importanti come le primarie per la scelta del candidato Presidente ed il totale rinnovamento delle liste del PD, siamo del parere che la scelta fatta dal Presidente sia la soluzione più giusta che assicurare discontinuità nel Governo Regionale e che garantisce, finalmente, la separazione del ruolo dei compiti di gestione della Giunta da quello di indirizzo e controllo politico del Consiglio Regionale.
Non sarà facile da digerire soprattutto se la decisione del Presidente non sarà correttamente veicolata. Le esternazioni, a caldo, della Senatrice Antezza ne sono le prime avvisaglie.
Noi riformisti e progressisti lucani abbiamo capito fin da principio in quale ginepraio si sarebbe dovuto muovere Marcello Pittella: le indicazioni della coalizione e dei Partiti, le aspirazioni dei singoli consiglieri regionali, le sponsorizzazioni delle tifoserie sempre poco gradite, i veti incrociati, la necessità di tenere fede al rinnovamento. Marcello Pittella e chi ha condiviso con lui questa scelta stanno dimostrando di voler portare fino in fondo il rinnovamento per recuperare i tanti (troppi) che hanno scelto l’astensione come forma di protesta.
Noi, per parte nostra, essendo i poco ascoltati antesignani del rinnovamento continueremo a lavorare per il rafforzamento di questo obiettivo in previsione della molto prossima tornata congressuale del PD regionale: partito nel quale ancora crediamo ed al quale siamo iscritti e del quale siamo impegnati a scongiurarne l’implosione a livello locale, forti della guida nazionale del Partito.
MARTINO (VICE SINDACO POMARICO) SU NUOVA GIUNTA REGIONALE: LA “RIVOLUZIONE DEMOCRATICA” INIZI DA RISPOSTE AL DISAGIO SOCIALE E GIOVANILE
In attesa dei primi atti sui quali giudicare la nuova squadra del Presidente Pittella una sollecitazione: con l’inizio del nuovo anno far partire la “Rivoluzione democratica” da prime risposte al disagio sociale e giovanile. Anche questo Capodanno, come è già accaduto per Natale, saranno ancora i giovani lucani a rinunciare a quella che è stata da sempre un’occasione per festeggiare. I giovani si ritroveranno dopo la cena in famiglia con gli amici ad ascoltare musica e farsi gli auguri, nelle piazze dei nostri paesi mescolandosi con gli universitari rientrati per le festività, ma senza più permettersi alcuna spesa in discoteca, locali, divertimenti. Siamo abituati già da qualche tempo a tirare la cinghia e ad inventarci forme creative di festeggiamenti contenuti per non rinunciare a stare insieme e alle speranze di un futuro migliore, già dal 2014.
E se ci fosse ulteriore bisogno di consapevolezza sull’emergenza sociale e della condizione giovanile è lo studio del Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università “La Sapienza” di Roma per il quotidiano “Italia Oggi” che fotografa la situazione. In quella speciale classifica che prende a riferimento nove macro categorie(affari e lavoro, ambiente, criminalità, disagio sociale e personale, popolazione, servizi finanziari e scolastici, sistema salute, tempo libero e tenore di vita), quanto a “disagio sociale” entrambe le province lucane sono a metà classifica (Potenza 47esima e Matera un po’ meglio piazzata 68esima).
Dall’indagine, emerge un’Italia sempre più spaccata in due: al nord si vive meglio, ma non nei grandi centri, al sud si soffre. Ben 51 tra le 110 province dove la qualità della vita è risultata scarsa o insufficiente sono del Mezzogiorno. E se non vogliamo allontanare la qualità della vita dei nostri giovani e convincerli a restare nei paesi, dando una mano al Presidente Pittella, dobbiamo fare di più e subito. Senza le energie e le competenze giovanili non ci può essere alcuna rivoluzione.
GENTILESCA (MOVIMENTO 139) SU NUOVA GIUNTA REGIONALE: LAVORI PER RISOLVERE PROBLEMI
“Il Presidente Pittella e la nuova Giunta Regionale,a cui facciamo gli auguri di buon lavoro,affrontino subito i gravi problemi che affliggono la nostra regione,dalla disoccupazione all’inquinamento,dalla carenza di infrastrutture alla debolezza del tessuto produttivo,dallo spopolamento al disagio sociale”. Lo dichiara Franco Gentilesca a nome del Movimento 139 commentando la nomina del nuovo Esecutivo composto da personalità di alto profilo esterne alla Basilicata.
“Tutti devono pensare ai lucani,ai loro problemi giornalieri,senza perdere di vista un progetto complessivo di sviluppo che coniughi solidarietà ed investimenti. Aspettavamo una Giunta di nostri corregionali,non solo per contenere i costi,ma per dimostrare che le buone professionalità ci sono anche da noi. Adesso però – conclude Gentilesca- è il momento di rimboccarsi le maniche per fare dimenticare alla Basilicata e all’Italia le ragioni per cui si è andati a votare lo scorso novembre”
Devo ammettere che il nostro Pittella mi ha stupito..
a prima vista sembrano competenti nei settori rispettivi, vedremo se avranno il coraggio e l’indipendenza per tutelare l’interesse di tutti
Abbiamo visto a matera le grandi capacità di macaione giordano… Grandi bluff… E che dire del governo tecnico del grande prof monti… A tutela del mondo finanziario e alla sodomizzati one del popolo… Che evidentemente nel prenderlo nel di dietro gode e gli piace… E continua a prenderlo … Nel di dietro
É solo un modo intelligente di tenere l’arma in mano per trovare UNA adeguata sistemazinOne al caro GIANNI
E si perché in Basilicata ci sono solo c……. incapaci….
Grazie grande bluff di nome Marcello
Adesso chiama direttori romani… E poi torniamo a votare
Così te ne vai a vaffa… pure tu
ho l’impressione che la Basilicata abbia, finalmente, persone all’altezza della situazione. Bravo il neo-Presidente Pittella. Mi domando come mai la notizia non sia stata ancora pubblicata su basilicatanet, almeno fino a questo momento.
bella scelta, dirompente. Le carte passano tutte ai consiglieri di maggioranza, in primis.
Una cosa è certa che questa l’ultima chance che ha la regione Basilicata , poi, l’accorpamento.
Ragazzi, come si poteva pensare di fare la Rivoluzione Democratica confermando Braia, Santochirico o altri personaggi della vecchia nomenclatura.
Eppure la possibilità di invischiare Pittella nella ragnatela delle mediazioni c’è stata, ma non sono stati capaci di incastrarlo cogliendo le iniziali disponibilità del Presidente ma rilanciando sempre di più in maniera inacettabile; ed ecco allora che il Gradiatore è stato “costretto” a fare la propria giunta e per non farla di parte la prende di non Lucani.
MAGISTRALE.
P.S. Angelino hai tiurato troppo la corda e invece di due al posto di uno, adesso NESSUNO…
Finalmente nomine fuori da logiche partitiche, fuori da logiche campanilistiche. Spero che ora, continui con lo stesso criterio per la nomina dei direttori generali, con le nomine negli enti sub-regionale, portavoce, etc. Spero che ora ci siano fatti e non chiacchere!!! Il poltronificio e’ in crisi????? Me lo auguro. Che il rinnovamento tanto declamato sia veramente partito?????
Ricordiamoci sempre che Carlo Levi scrisse CRISTO si é fermato ad Eboli….. e non solo perchè non cerano più mezzi per proseguire………………
non mi sembra vero. una giunta costituita da 4 assessori esterni e per di piu’ di fuori regione. e solo un escamotage per camuffare e sbandare le varie fronde del PD? o vedremo finalmente una Lucania libera dal
clientelismo,nepotismo,consociativismo. ogni assessorato e sempre stato un serbatoio di voti. mi faccia sognare Signor Presidente Pittella. Non farmi andare via da questa bella regione e fai in modo che i nostri figli
rimangano qui. SURSUM CORDA in alto i cuori forza e coraggio.
Vediamo adesso come reagirà Maria Antezza con i suoi consiglieri…..
Hai ragione. Non immagini che schifo provo solo a leggere certi nomi, credimi.
Caro Marcello segui una linea senza farti intimorire da questi piccoli partiti che pensano a tutto fuorchè al bene della regione. Se avevano buona volontà la nostra regione sarebbe gia autosufficente e la gente avrebbe lavoro, cultura, istruzione e buone istituzioni e buoni collegamenti. Fino adesso hanno solo dormito e pensato a coltivare i propri serbatoi di voti clientelari. Vai avanti cosi e vedrai quanto sarai apprezzato dagli abitanti di questa Basilicata.E sarai da esempio anche per i politici nazionali.
un atto che sancisce e decreta l’assenza di una classe dirigente lucana. Di fatto il nuovo Presidente ci sta dicendo che non esistono competenze e professionalità LUCANE e che per provar dei Tecnici capaci dobbiamo andare fuori regione, con il paradosso, aggiungo, che questa regione esporta intelligenze e classi dirigenti !!!!
MA I CANDIDATI SI PRESENTANO PER DIVENTARE ASSESSORI O CONSIGLIERI? IO DICO CONSIGLIERI E DUNQUE COSA VOGLIONO DI PIU. CONDIVIDO LE SCELTE DEL PRESIDENTE. HA CHIAMATO GRANDI MANAGER. IN BOCCA AL LUPO.
Come al solito sembra che in Basilicata non ci siano persone capaci di assumere la carica assessoriale. Personalmente non condivido la scelta dei cosiddetti tecnici soprattutto se trattasi di personaggi avulsi dai problemi locali. Comunque vedremo quanto saranno capaci di …..
è un’offesa all’intera Basilicata: Pittella ci considera tutti ignoranti e caproni, tanto da non potere esprimere dalla società civile nemmeno 4 acculturati capaci di fare gli assessori regionali!!! va bene pescare oltre la politica (sarà vero o solo operazione di facciata???) ma che in basilicata non ci siano 4 tecnici all’altezza della situazione (prof universitari, manager, imprenditori, gente della cultura e delle scienze) mi sembra davvero troppo!!!!
non ti ho votato ed ora ne sono ancora più contento…………w la basilicata
ahhhh…dimenticavo: quanto tempo pensate possano dedicare alla ns regione , che nemmeno conoscono, persone che vivono a migliaia di km da Potenza? qui non c’è nemmeno l’aeroporto e nemmeno una line a ferroviaria adeguata!!! la professoressa da sassari quanti mezzi deve prendere per arrivare qui e per quante volte al mese??!! a giannì……..ma siamo seri……………!!!!
Antò…da Sassari a Potenza sicuramente chiederanno meno rimborsi di quei ladroni che li hanno preceduti…buuuuuuu…fanta scontrini….
Vedremo. Già non leggere i nomi di Braia e Santochirico è ottimo.
Non ci sono mezze misure: o brutti sporchi e cattivi o marziani calati dall’alto. Uno sconforto per coloro, bravi e capaci, hanno avuto la sciagura di nascere in Basilicata!
Sembra che l’ Antezza stia gridando da ore….e che metta i suoi all’opposizione….
Che goduria!! Certo famiglia pittella contro famiglia Antezza…guerra tra famiglie…cosa mi viene in mente?
ok condivido in pieno il tuo commento.
Perdonatemi, ma pur non avendo votato Pittella ed il Pd (e mai voterò a sinistra in vita mia), credo che questa scelta di assessori sia singolare. A chi si lamenta, risponderei che forse in Basilicata abbiamo solo gente collusa con affari politici, ecco il perchè di tale scelta che, personalmente, spero si riveli essere vincente. Non credo che qualcosa cambierà davvero, poichè siamo in Lucania, terra abitata da pecoroni e da sudditi, così come dimostrato dai risultati elettorali, ma penso che almeno qualcosa migliorerà, anche perchè, l’ex assessore Pittella, indagato nell’inchiesta rimborsopoli, dovrà “ripulirsi” alla grande se vuole davvero ottenere la fiducia dei lucani. Valuteremo un passo alla volta.
Dimenticavo: come al solito Angelino ha perso un’ ennesima occasione per stare zitto. Ma anche a sta “banderuola”, che di partiti ne ha cambiati 1000, chi lo ha votato?
il bene, il futuro e la dignità della Basilicata sacrificati sull’altare del destino europeo di Pittella GiANNI.VERGOGNA
Era l’unico modo di fare cosi come ha fatto Pittella per ROMPERE CON IL PASSATO (se ci riesce) Evidentemente Il Presidente ha dato ascolto a quelle grida silenziose che rappresentano il 53% di Lucani che si sono astenuti dal voto nelle scorse regionali, ed ha capito che quel 60% sul 43% di votanti ha un significato: non aver vinto NULLA. Cosi come ha capito che Far entrare in giunta chi rivendica i ” patti” per anteporre gli interessi di partito all’interesse collettivo, Lo avrebbe fatto tornare indietro di vent’anni e favorire il malcontento generale fino ad aumentare l’astensionismo dal voto, e portare i partiti all’isolamento. Al dott. Vespe, che stimo , dico che purtroppo, nella situazione politica lucana in cui ci troviamo oggi, non ci sarebbero mezze misure che darebbero possibilità, ai capaci lucani, di esprmersi per il bene comune, senza essere etichettati da una forte corrente politica lucana. Non ho votato per Pittella, devo confessare però che mi ha stupito, ci provi.
Grande Pitella finalmente fuori i parasiti grande rinovamento
Pittella chi? …il fratello?
Berlinguer chi? …. il figlio?
e vai così con il familismo amorale, che da lucano adesso (ma è sempre stato così, checché ne abbia scritto Giustino Fortunato) è diventato nazionale, anzi, partitico. In pratica c’era ancora da sistemare la poltrona a qualche nome non lucano e chi meglio della Basilicata poteva prestarsi? Consolatevi, lucani, almeno questi forestieri sapranno come svendere il nostro territorio alle compagnie petrolifere (che gllene frega a loro dell’inquinamento in questa riserva di pastori e assistiti?)
… e infatti hanno già fatto fuori le famiglie (Antezza and company) lucane. A noi resta sempre la consolazione scaturita dal voro dato al Pd, vale a dire: scegliere il male minore
PERCHE’ AI NOSTRI POLITICI GLI FREGAVA TANTO “DELL’INQUINAMENTO DI QUESTI PASTORI ASSISTITI?”
Di certo non sono un’ uomo di sinistra, mai mi é balenata l’idea, ne mai lo farà, ma il mio sentimento é coloro che fino ad oggi sono stati al potere, che hanno fatto?nella certezza delle loro misfatte, ben venga un qualcuno che almeno sulla carta (ma ancora non mi sono informato) puliti.ho letto con molta attenzione i vari commenti, e leggendo quella del vicesindaco di pomarico, tale martino, mi rendo conto di che bluf é la politica nostrana.chi conosce tale ominide, perfettamente conosce la sua incolpevole ignoranza, e conseguente incapacità di mettere insieme parole e frasi, con significato compiuto, come quelle della dichiarazione su scritta.che le dichiarazione le abbia scritte la mastrosimine?
Pittella quando hai il processo? poi ti dimetterai?
Incredibile, Pittella mi ha stupito (pressioni da Firenze?) Mi auguro ora che faccia pulizia in molti enti regionali e simili, ricchi di parassiti senza scrupoli. Se il prezzo per liberarci di una certa classe dirigente è avere in Basilicata una giunta interregionale, ben venga.
Aspitt sempre
Bene bene la rivoluzione è cominciata…sarebbe bello che anche nel prossimo governo italiano arrivassero ministri dal esterno…tedeschi..austriaci..svizzeri senza parentele e affini.Fino a ieri tutti a gridare allo scandalo e alla vergogna dei nostrio consiglieri compaesani che rubavano a destra e manca,ora si scandalizzano perchè gli assessori non sono lucani.Boh…
Perché, non esiste un lucano onesto e intelligente?
Proprio perchè onesto e intelligente non trova spazio in politica. Sappiamo tutti come e da chi vengono scelti i candidati.
… e qundi “Buona notte, Lucania, terra di pastori e assistiti”. Come dicevo, si vota (Pd o Pdl) scegliendo sempre per il male minore, tanto un reale cambiamento non è previsto in alcun programma politico. Evviva le primarie, le elezioni, le c…..e di ogni tipo spacciate per democrazia da mass.media asserviti e complici. A proposito, giusto per ricordarne una: i tagli anche quest’anno non hanno riguardato l’editoria (cioé i giornali), anzi sono passati da oltre 130 milioni annui a oltre 170 milioni. E vuoi che i vari Repubblica, Corriere, Unità, Sole 24 Ore, Giornale e via via scemando fino a quelli locali attacchino davvero i politici con inchieste serie? L’unico che non prende finanziamenti milionari è Il Fatto Quotidiano (ma quelli sono comunisti, mentre Putin, grande amico di Berlusconi e dell’Italia, è una specie di santo). Ahhh, le favole, come piacciono
Lello, condivido per filo e per segno quello che tu dici
Concordo in toto
… e come non ricordare l’ultima favola di Letta, il quale, senza scoppiare a ridere, ha detto che le tasse non sono aumentate, e i giornali che gli sono stati dietro a divulgarla senza vergognarsi.
A ecco perchè martino é vicesindaco di pomarico