Aspettare la Befana o trascorrere l’Epifania in fattoria è uno dei più classici appuntamenti degli agriturismi del circuito Turismo Verde-Cia che, sia pure quest’anno sotto tono per presenze di ospiti e visitatori più contenute, rappresenta per i titolari delle oltre 200 aziende agrituristiche lucane un’occasione per far rivivere la tradizione contadina dell’Epifania. Un’occasione per far trovare nelle calze della Befana appese al camino di ingresso dell’azienda ai bambini giocattoli di legno di un tempo e ai più grandi il salame e la torta al sanguinaccio.
La più antica manifestazione popolare, unica in tutto il Sud, è senza dubbio la «notte dei cucibocca», in programma alla vigilia dell’Epifania tra le strade di Montescaglioso e riproposta dal Centro Educazione Ambientale di Montescaglioso in collaborazione con l’Ente Parco della Murgia materana. Le origini e le motivazioni si perdono nella notte dei tempi. Misteriose figure vestite di scuro, mantello o vecchi cappotti, in testa un cappellaccio o un disco di canapa da frantoio, il viso incorniciato da folte barbe bianche. Al piede una catena spezzata che striscia sul selciato con un sordo rumore. Bussano alle porte e chiedono offerte in natura. In mano un canestro con una lucerna ed un lungo ago con cui minacciano di cucire la bocca ai bambini. Scompaiono nel buio con l’avanzare della notte. I bambini, attratti ma spaventati si rifugiano tra le braccia dei genitori e rientrano in casa per andare presto a letto permettendo alla Befana di riempire le calze con giocattoli, dolciumi e regali.
Nel Parco delle Dolomiti Lucane si rinnova il tradizionale menù della Befana: nell’azienda agrituristica I Sapori del Parco della famiglia Taddeo si mangiano orecchiette con il ragù a base di cinghiale, manate e fagioli, grigliata mista con l’agnello delle Dolomiti, i dolci tipici delle feste natalizie e l’immancabile sanguinaccio.
Per la gastronomia contadina l’Epifania è infatti una continuazione dei piatti di Natale, anzi l’ultima occasione per assaggiarli secondo l’antico proverbio “L’Epifania tutte le feste porta via”. Nel Parco Gallipoli Cognato l’Azienda “Sapori del Parco” di Pietrapertosa è considerata da Turismo Verde un “simbolo di sapiente integrazione e valorizzazione della cultura del paesaggio agrario e di capacità imprenditoriale di trasformare l’azienda tradizionale in struttura multifunzionale al servizio del turismo rurale”.
Dopo le sagre dedicate ai “miglitielli” e al maiale, l’obiettivo -spiegano i titolari dell’azienda- è quello di cominciare il nuovo anno coniugando risorse del territorio a quelle gastronomiche preparandoci ad un altro appuntamento festoso che ha un posto di riguardo nella tradizione contadina che è quello del Carnevale che comincia dal 17 gennaio con la festa di Sant’Antonio Abate e sarà seguito dalla “festa del maiale” altro appuntamento contadino che attira sulle Dolomiti Lucane molti turisti pugliesi.
Per Turismo Verde-Cia Basilicata anche l’Epifania è un evento per avvicinare attraverso i piatti tipici contadini la “città” alla vita rurale e soprattutto per invitare i consumatori a “farsi la dispensa alimentare” presso le aziende agricole e gli agriturismi. Il progetto più complessivo – “La spesa in campagna” – prevede una serie di azioni da sviluppare per realizzare un circuito regionale breve di valorizzazione e commercializzazione attraverso l’istituzione di mercati dei produttori, di “spacci locali” (punti vendita diretta gestiti in forma associata da imprenditori agricoli), patti di filiera, un marchio e l’utilizzo del sito web www.laspesaincampagna.net dove poter consultare le varie aziende individuare la mappa e persino scaricare il software per la navigazione Gps per raggiungerle.
Secondo uno studio della Cia, la spesa media per dolci e doni regalati in occasione della Befana, sarà in calo di circa il 10 per cento rispetto allo scorso anno.
Se è stata la sobrietà il filo conduttore di tutte queste feste -prosegue la Cia- le famiglie saranno ancora più attente al risparmio con l’Epifania, ma resteranno comunque attente alle tradizioni. Di fronte ad una crisi che forse solo ora accenna ad attenuarsi, solo il 11 per cento degli italiani farà dono di giocattoli ai propri figli: in forte aumento, invece, di chi non si potrà permettere nessuno regalo.
L’oculatezza, quindi, non abbandona gli italiani neppure all’Epifania -conclude la Cia- che da qualche anno è una festa che si trascorre sempre più in famiglia, con i piatti della cucina contadina “povera”, ed è dedicata solo ai più piccoli.
Gen 04