Nella Chiesa di San Domenico nel cuore del centro storico materano, in piazza Vittorio Veneto, si respira il profumo della Bibbia attraverso le opere pittoriche che riproducono attraverso una simbologia straordinaria il viaggio dei Re Magi alla ricerca della Grotta di Betlemme. I fedeli e i turisti che visitano la chiesa di San Domenico vengono subito sorpresi dal superlativo presepe ideato da don Mimì Falcicchio. Un presepe poggiato a terra con una elaborazione che rende importante il messaggio del Divino in cui vi sono le palme, le vie, intese quelle del cuore come via della Bontà, della Pace e le parole positive che portano alla Grotta e quindi a Gesù Bambino mentre parole come Tristezza e Guerra prendono distanza da questa. Stupendi anche i quadri realizzati dallo Studio d’Arte di Marcella Sivilla di Matera e quindi i profumi della fede realizzati da Filomena Stella: una esposizione che vuole far scoprire alle persone la grandezza della Fede che attraverso i profumi come il Narciso che cresce nel deserto attraversato dai re Magi, la Mirra, l’Incenso che è profuno per eccellenza ed altre essenze che l’uomo spesso non coglie. Un connubio che esalta l’osservazione del presepe e il suo progetto artistico costruito con semplicità per esaltare il senso importante della nascita di Gesù e del profumo che arriva dal Bambinello. La Bibbia spiega che sono molti i profumi utilizzati nella vita quotidiana e ricorda il valore che avevano i profumi presso gli Ebrei. Il ruolo sacro dei profumi è definito nel libro dell’Esodo in cui si racconta che Dio aveva ordinato di costruire un altare dei profumi e indicava come si doveva arrivare alla sua realizzazione. In esposizione nella chiesa c’è anche l’olfattometro, una mappa degli odori per capire come si generano gli odori.
Antonella Anghinoni in una Catechesi del Profumo mette in evidenza il profumo della Bibbia che parla di Dio, il profumo diventa l’identità della persona, e che Gesù è una somma di tutti i profumi e poveretti sono quelli che non sentono il profumo. Sottolinea altresì che i peccati puzzano mentre il bene e i buoni profumano e dove c’è amore e profumo c’è la presenza di Dio. Quindi Gesù è come il profumo che c’è e non si vede e che, inoltre , il profumo è il simbolo delle virtù.
Carlo Abbatino.
La fotogallery del presepe nella chiesa di San Domenico (foto www.sassilive.it)