Con l’inizio del nuovo anno tempi di bilanci alle spalle l’anno appena trascorso con l’analisi dei numeri e per l’anno appena iniziato una nuova programmazione da mettere in campo e sostenere. A tirare le somme Paolo Ettorre presidente Regionale della Fidas che ha così commentato:
“Un ringraziamento alle donatrici e ai donatori che nel 2013 si sono recati presso i nostri 26 punti di raccolta associativi e gruppi dislocati sul tutto il territorio Regionale. Dai tabulati delle donazioni emerge il dato positivo totale della crescita che si attesta intorno al 14%. I nostri dirigenti sono stati straordinari nel riuscire a coinvolgere il territorio per questa nobile causa e l’obiettivo programmato è stato ampiamente raggiunto considerato che in termini percentuali la raccolta di sangue intero è stata in linea con quella programmata (+ 8% + 215 sacche), mentre si è avuta una impennata nella raccolta di plasma (+ 50 %) passando dalle 843 alle 1.258 unità raccolte. Un ulteriore dato importante che mi preme sottolineare è il coinvolgimento di tanti giovani che si sono avvicinati all’Associazione che rappresentano una risorsa su cui bisogna impegnarsi a fondo per dare loro la possibilità di crescere e creare quel rinnovamento necessario per raggiungere traguardi ancora più ambiziosi.
Tenuto conto di questi risultati è chiaro che non bisogna abbassare la guardia, le sfide che ci attendono sono innumerevoli e il considerevole impegno economico connesso previsto per 2014 saranno il banco di prova della nostra maturità, da mettere al servizio della Sanità lucana e non solo. Il mio appello, dunque, sforziamoci di trovare il tempo e le energie sufficienti per continuare a dare un ruolo di primo piano alla nostra Associazione che rappresenta un modello di funzionalità apprezzato e “invidiato” da tante altre realtà .
Gli obiettivi sono rimasti sostanzialmente gli stessi, che caratterizzano la nostra “mission” associativa, ovvero:
accrescere il numero delle donazioni per rispondere sempre più efficacemente alle richieste che provengono dal CRS, anche in funzione di una programmazione più mirata rispetto alla raccolta di plasma, piastrine, ecc. “Donare quando serve e cosa serve”; creare nuove sezioni sul territorio; valorizzare il ruolo dei giovani inserendoli maggiormente in ruoli di responsabilità; creare una rete “virtuosa” tra le Federate FIDAS del Mezzogiorno; essere promotori di azioni verso le Istituzioni per essere preparati all’appuntamento improrogabile del 31.12.2014 con l’accreditamento delle Unità di Raccolta e la previsione di alternative ove non sarà possibile accreditare le strutture.
Il lavoro è iniziato con la formazione di alcuni medici associativi che hanno partecipato ai percorsi organizzati dal CNS nel 2012 e proseguito nel 2013 con la formazione proposta dal CRS rivolta sempre ai medici e infermieri. Contiamo molto sull’apporto collaborativo delle Istituzioni preposte (Regione, Aziende Sanitarie) che dovranno sostenere le Associazioni in questa “lotta” contro il tempo. Siamo fiduciosi che entro la data del 31.12.2014 si riuscirà ad ottenere il risultato auspicato”.