La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati del consigliere Paolo Castelluccio (Forza Italia), coinvolto nell’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza sui rimborsi e ha disposto il ripristino del divieto di dimora nel capoluogo deciso dal Tribunale del Riesame lo scorso luglio.
Castelluccio – consigliere regionale nella nona legislatura e rieletto in quella appena cominciata (da stamani anche segretario dell’assemblea) – non potrà quindi partecipare alle prossime riunioni del consiglio.
La quarta sezione penale della Cassazione ha invece disposto l’annullamento dei provvedimenti di divieto di dimora per Rocco Vita, Alessandro Singetta, Antonio Autilio, Mario Venezia e Nicola Pagliuca, e il rinvio della vicenda, nuovamente, al Riesame.
Il procuratore generale aveva chiesto alla Corte, per tutti, l’annullamento della misura, «considerata irrituale – secondo quanto si è appreso – e inesistente».
Lo scorso 2 luglio era stato proprio il Riesame ad accogliere il ricorso della Procura contro la decisione con la quale il gip aveva stabilito che non vi erano più le esigenze cautelari a carico degli indagati nell’inchiesta sull’uso illecito di rimborsi da parte di amministratori, consiglieri ed ex consiglieri della Regione Basilicata.
Ad aprile la Procura ottenne dal gip l’emissione di tre ordinanze agli arresti domiciliari e di altri provvedimenti di divieto di dimora. Successivamente, secondo lo stesso gip, erano venute meno le esigenze cautelari: uno dei motivi alla base della decisione del giudice era costituito dal fatto che molti degli indagati hanno restituito le somme che – secondo l’accusa – avevano percepito illecitamente.
«In attesa del deposito della motivazione del provvedimento – hanno detto i difensori di Vita, gli avvocati Luca Marafioti e Savino Murro – deve evidenziarsi che la Corte di Cassazione ha sposato la linea proposta dalla difesa ed ha sconfessato l’impostazione seguita dal Tribunale del Riesame di Potenza, riconoscendo come viziata l’ordinanza impugnata ed imponendo un nuovo esame della vicenda cautelare». (ANSA).
“Colpisce la misura inflitta al consigliere regionale Paolo Castelluccio considerato il fatto e la condizione sostanzialmente mutata, una misura che interferisce e inibisce l’esercizio di un rinnovato mandato elettorale conferito da migliaia di lucani”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico, coordinatore regionale lucano di Forza Italia. “Del resto lo stesso Procuratore generale della Cassazione ha ritenuto la misura incongrua e da annullare. Ora ci auguriamo che il giudice competente rivaluti il caso e restituisca rapidamente Castelluccio alle sue funzioni. Siamo certi che il consigliere lucano di Forza Italia saprà far valere in sede processuale la correttezza del suo comportamento nel rispetto delle leggi e della fiducia dei suoi elettori”.
Onorevole Latronico ma come fa a difendere l’indifendibile?
La questione è proprio questa: come hanno fatto migliaia di elettori della provincia di Matera a votare uno come Castelluccio che nell’arco della precedente legislatura regionale si è fatto notare esclusivamente per la questine rimborsopoli, non avendo lo stesso consigliere fatto nessun intervento in aula consigliare, ne mai un emendamento, solo il NULLA assoluto!
…Caro fabius, castelluccio NON è il solo “INDIFENDIBILE. Guardati un po intorno, ma da vent’anni, tutti gli altri specie quelli del PD, che ci amministrano, cosa hanno fatto????????
….nonostante tutto il popolo li ha rivoluti…………..!!!!!
…allora di cosa stiamo a discorrere???????????????????
Anche Pittella non scherza, eppure è il vostro presidente.
Fantastico Castelluccio, gli fanno solo un favore, guadagnando un lauto stipendio senza neanche presentarsi al ” lavoro “; solo in Italia!!!!
Perchè prendersela o criticare quella e quell’altra persona, gli unici verso i quali rivolgersi siamo noi Lucani. Il 17 novembre scorso abbiamo avuto l’occasione di cambiare questa sporco corrotto Sistema clientelistico, invece imperterriti ci ostiniamo a riconfermarli. Perchè siamo andati a votare in anticipo rispetto alla scadenza naturale del Governo lucano? Purtroppo abbiamo la memoria troppo corta, la Rimborsopoli è stata facilmente dimenticata prima del 17 novembre (chi è causa del suo mal pianga se stesso). Qualsiasi altro commento è semplicemente INUTILE! L’unica cosa che mi conforta è che nel mio piccolo ho cercato di cambiare (emmecinqueesse). Il cambiamento dipende esclusivamente da ognuno di noi.