Da lunedì 20 gennaio al via sopralluoghi di tecnici negli edifici pubblici della città di Matera.
Il crollo della palazzina di vico Piave ha determinato un diffuso allarme fra cittadini in relazione alla sicurezza degli edifici. Il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, pertanto, ha incontrato ieri sera, in municipio, i rappresentanti degli ordini professionali dei geologi, Filippo Cristallo, degli Architetti, Francesco Gioia e Emilia Olivieri, degli ingegneri, Mario Maragno, e dei Geometri, Giovanni Cotrufo.
Il sindaco, nel corso dell’incontro a cui hanno partecipato anche gli assessori Sergio Cappella, Nicola Trombetta, Giovanni Scarola e Ina Macaione e dirigenti comunali, ha chiesto ai tecnici una immediata disponibilità ad avviare una verifica degli edifici pubblici a partire da quelli scolastici. “Il quadro della situazione delle scuole e, in generale degli edifici pubblici – afferma Adduce – è già chiaro al Comune di Matera in considerazione del monitoraggio sulla resistenza sismica finanziato da un’apposita legge dello Stato e già effettuato negli ultimi anni. E tuttavia, alla luce dell’allarme suscitato fra i cittadini dal crollo della palazzina di Vico Piave e al fine di fugare ogni pur minimo dubbio avvieremo già da lunedì prossimo sopralluoghi a tappeto a cui parteciperanno rappresentanti degli ordini professionali, del Comune e dei Vigili del fuoco”. I sopralluoghi termineranno nell’arco di una decina di giorni.
Nel corso della riunione il sindaco ha inoltre chiesto ai rappresentanti degli ordini professionali di avviare una estesa campagna di sensibilizzazione nei confronti degli amministratori di condomini, delle associazioni degli inquilini e dei proprietari, delle organizzazioni sindacali affinchè siano effettuate verifiche approfondite sullo “stato di salute” degli edifici privati, a cominciare da quelli più vetusti e da quelli che nel corso dei decenni hanno subìto modifiche di particolare consistenza. “Ogni cittadino – afferma Adduce – deve sentirsi responsabile della propria abitazione privata in cui vive. Infatti, mentre da una parte è comprensibile che in queste ore l’allarme provocato dal crollo abbia indotto tanti cittadini a chiamare i Vigili del Fuoco e il Comune per chiedere sopralluoghi, dall’altra non è assolutamente pensabile che si possa generare l’idea secondo cui gli edifici privati debbano entrare nella tutela della pubblica amministrazione. Fra l’altro, come è noto, c’è una recente legge dello Stato che consente ai cittadini, laddove ce ne fosse bisogno, di mettere in sicurezza le loro case con forti incentivazioni fiscali”.
Prima ci scappa il morto dopo si fanno le verifiche.che cosa fanno tutti que tecnici o vigili che stanno al comune riscaldano la sedia o fanno la fila al bar……… Speriamo adesso qualcuno paghi per questa povera ragazza
perchè ci deve sempre scappare la tragedia prima di intervenire in Italia? questa tragedia, come tante altre, si sarebbe potuta evitare con la prevenzione e la giusta attenzione sulle avvisaglie segnalate dai residenti. I responsabili devono pagare, e si possono facilmente individuare nei responsabili dei lavori “impropri” sopra e sotto