“La FeNASP Basilicata, che rappresenta strutture ambulatoriali eroganti prestazioni di FKT a carico del SSR, nonché oltre settanta dipendenti assunti a tempo indeterminato e decine di liberi professionisti, considera la lettera del Presidente Marcello Pittella all’Assessore alla Salute Flavia Franconi un ”buon approccio” per monitorare la situazione sanitaria in Basilicata ed occuparsi di tutti: utenti, operatori e strutture sanitarie pubbliche e private, senza trascurare o sottovalutare alcuno dei soggetti sociali”.
A sostenerlo è Antonia Losacco, presidente della FeNASP Basilicata condividendo – sottolinea – sia l’obiettivo prioritario del Presidente “rimettere la persona al centro delle politiche per la salute” che il compito affidato all’Assessore Franconi di ridare fiducia ai cittadini che si curano fuori regione: “A tal proposito – aggiunge Losacco – il dato diffuso sulla mobilità sanitaria che registra nell’anno appena concluso un saldo negativo per le casse della Regione di oltre 19 milioni di euro è fortemente significativo del gravoso impegno che attende il nuovo Assessore.
Siamo convinti che il miglioramento delle prestazioni sanitarie passa attraverso l’integrazione pubblico-privato e con questo convincimento – continua la presidente FeNASP – rinnoviamo la massima disponibilità al dialogo e alla collaborazione, già espressa con la lettera di auguri di buon lavoro inviata all’assessore Franconi, nell’interesse primario della persona da assistere e auspichiamo soluzioni agli annosi problemi della nostra categoria specifica che è quella della riabilitazione – FKT.
La politica nell’ultima legislatura ha determinato reali ingiustizie a danno solo di alcune strutture e, nonostante impegni e promesse, nulla è stato fatto per superare questa situazione che avremo modo di illustrare più compiutamente nel primo incontro che l’assessore vorrà concederci.
Riteniamo che prioritariamente, vada superata l’assenza totale di una progettualità territoriale e di una buona politica sanitaria che favorisca l’integrazione pubblico-privato, quel privato che opera correttamente nell’attenzione alla qualità delle prestazioni erogate con efficienza ed appropriatezza e nel rispetto dei contratti di lavoro.
Inoltre, bisogna assolutamente considerare che in alcuni territori le persone potrebbero essere prive di assistenza per i tagli precedenti fatti alla cieca e che ricevono le cure solo grazie al grosso senso di responsabilità di alcune strutture che regalano assistenza senza essere retribuite vedi ad es. le cure di logopedia ed anche altro.
E’ tempo di ripartire con una nuova organizzazione moderna ed efficace, verso un sistema appropriato il cui obiettivo è rimettere al centro di esso il cittadino/assistito ed i suoi bisogni: fare la cosa giusta alla persona giusta nel momento giusto ma soprattutto nel posto giusto al fine di produrre risparmio e qualità.
Per Losacco “in Basilicata si sconta purtroppo un limite: l’attenzione istituzionale, politica e sindacale per il comparto dei servizi di riabilitazione si esaurisce al Don Uva e ai Centri Aias, come se i servizi, i dipendenti e i pazienti delle strutture sanitarie private accreditate non avessero gli stessi diritti”.
Gen 17