“Con la presentazione oggi del piano nazionale aeroporti da parte del Ministro Maurizio Lupi per l’aviosuperficie di Pisticci che, come già accaduto con il precedente piano targato Passera, non trova alcun riferimento esplicito se non genericamente collegato ai 54 aeroporti non aperti al traffico commerciale, e agli oltre 250 aviosuperfici, 460 elisuperfici e 3 idrosuperfici, già esistenti nel Paese, non resta che la Cabina di Regia attivata dallo stesso Ministro per stabilirne modalità di utilizzo”. E’ quanto sostiene la dirigente regionale e consigliere comunale a Pisticci per Centro Democratico Rossana Florio evidenziando che il piano prevede per tali infrastrutture cosiddette minori che possono essere più efficacemente promosse a livello locale, l’attivazione con le Regioni di opportune iniziative per il loro eventuale trasferimento alle stesse, oltre all’individuazione di criteri e modalità per la costituzione di reti eliportuali su scala regionale e per possibili integrazioni con gli aeroporti commerciali. Dunque – commenta Florio – la questione è trasferita completamente alla Regione che dovrà avviare una concertazione oltre che con il Ministero ai Trasporti con l’Enac. Risulta evidente dal Piano comunque la penalizzazione ulteriore del Mezzogiorno: in Campania c’e’ Napoli Capodichino, con Salerno Pontecagnano classificato nazionale, mentre per l’area Mediterraneo/Adriatico Bari e’ scalo strategico, Brindisi e Taranto sono nazionali. Scendendo piu’ a Sud, per l’area Calabria strategico e’ stato definito l’aeroporto di Lamezia, nazionali Reggio Calabria e Crotone. Troppo pochi gli scali aeroportuali per pensare di superare il gap con il Nord del Paese e il resto dell’Europa. Per la pista Mattei se dunque il problema sarà affrontato nei reali aspetti, con le caratteristiche almeno di aeroporto di terzo livello – continua Florio – non mi pare ci possano essere problemi insuperabili. Si tratta piuttosto di accelerare il completamento dei lavori e predisporre gli atti amministrativi, tecnici da presentare all’Enac per consentire i voli. Con i fondi recentemente stanziati dal Cipe sarà possibile provvedere agli interventi di bonifica della Val Basento e superare l’ultimo ostacolo che si oppone ai programmi di operatività dello scalo aeroportuale. Contestualmente – continua l’esponente di Cd – si dovranno definire con l’Enac le autorizzazioni alle rotte dei voli, per consentire sia pure con gradualità collegamenti con le capitali europee, i voli charter estivi, secondo gli obiettivi di infrastruttura al servizio del turismo nazionale ed internazionale e delle attività agricole ed alimentari.
AVIOSUPERFICIE GRUMENTO NOVA: PRINZI, SVELARE IL “GIALLO” DEL FINANZIAMENTO “VOLATILIZZATO”
Il piano nazionale aeroporti del Ministro Maurizio Lupi rimette le ali alle speranze di veder decollare ed atterrare all’aviosuperficie di Grumento Nova non solo alianti ed ultraleggeri, come accade nella stagione estiva e con il raduno sportivo. Poiché il Ministero ha trasferito alle Regioni ogni decisione in materia di aviosuperfici diventa preliminare accertare da parte del Presidente Pittella e dell’Assessore alle Infrastrutture Berlinguer se il finanziamento assegnato sulla carta, attinto dalle royalties del petrolio, è ancora disponibile.
E’ quanto sostiene il consigliere provinciale di Potenza Vittorio Prinzi, ricordando che agli atti degli Uffici regionali del P.O. Val d’Agri dovrebbero risultare due capitoli di spesa del Programma ben precisi che riguardano l’aviosuperficie di Grumento Nova che è stata individuata come una infrastruttura importante per risolvere parte dell’isolamento dell’area e dare l’impulso ad una serie di interventi importanti sulla viabilità ed anche sullo sviluppo turistico di quell’area. Come è il caso di ricordare che il consigliere regionale Antonio Autilio in occasione dell’assestamento di bilancio 2013 (l’ultimo prima dello scioglimento del Consiglio) sollevò la questione senza ricevere risposta. Anche la vicenda dell’aviosuperficie di Grumento Nova dunque – dice Prinzi – è emblematica di un metodo di gestione che continua a penalizzare la Val d’Agri perché il progetto è già allo stadio finale e nessuno in Giunta e in Consiglio Regionali si è mai opposto, al punto che al Comune di Grumento, come ha più volte riferito il vice sindaco Tonino Dipierri, è da tempo pervenuto il preavviso di avvio dei lavori di adeguamento dell’infrastruttura. Dunque un caso significativo dell’utilizzo “disinvolto” delle royalties, non a caso battezzato come strumento bancomat per ogni esigenza di spesa della Regione. A questo punto diventa necessario un intervento del Presidente Pittella e dell’Assessore Berlinguer per svelare il “giallo” del finanziamento volatilizzato, tenuto conto che il piano nazionale aeroporti è l’ultima occasione che ci si presenta e che altre Regioni, come la Calabria con l’aviosuperficie di Scalea, per non parlare della Puglia che rilancia le strutture di Taranto e Foggia, hanno intenzione di sfruttare.