Matera 2019, il 19 gennaio 2014 su internet il bando per la scelta del direttore artistico.
Sarà pubblicato domenica 19 gennaio, sul sito di Matera 2019 (www.matera-basilicata2019.it) il bando internazionale per la scelta del direttore artistico. “A quattro mesi esatti dalla grande manifestazione #portamateranel2019 abbiamo deciso di pubblicare il bando proprio il 19, un numero che continuerà simbolicamente ad accompagnarci verso questo nuovo e importante traguardo con iniziative ed eventi a cadenza mensile ”, afferma il direttore, Paolo Verri.
“La scelta del direttore – aggiunge Verri – sarà come sempre improntata ai criteri di trasparenza e di merito e dovrà cadere su una personalità che abbia una vasta esperienza nel campo delle arti e capacità di networking a livello internazionale, che abbia interesse a definire in dettaglio il suo programma culturale, in stretta coerenza con la visione innovativa, il concept e i temi elaborati nel primo dossier di candidatura”.
Compito del Direttore Artistico sarà anche quello di arricchire la strategia culturale di Matera 2019, che copre un arco temporale compreso tra 2015 ed il 2022, sviluppando progetti culturali rilevanti fondati sulla cooperazione e/o la coproduzione europea.
I progetti culturali dovranno essere strettamente connessi ai 5 temi della candidatura di Matera: Futuro remoto; Radici e Percorsi; Riflessioni e connessioni; Continuità e rotture; Utopie e distopie.
I progetti culturali dovranno essere elaborati in stretta coerenza con “il forte e chiaro concept di Matera 2019, fondato sulle caratteristiche speciali della città, che considera la cultura in modo olistico e che è fortemente orientato a creare cambiamento attraverso la cittadinanza e la partecipazione”, riportando quanto scritto dalla Giuria di Valutazione.
Più specificamente, il programma culturale dovrà tener conto dell’approccio della candidatura di Matera 2019 che pone grande enfasi su: co-produzioni europee, mirate anche a promuovere il coinvolgimento attivo e le connessioni internazionali delle comunità locali e degli stakeholders; interdisciplinarietà (promuovendo collaborazioni tra le varie discipline culturali e creative, incluse l’arte e la scienza); sostenibilità della candidatura e dei suoi progetti (sotto il profilo ambientale, economico, sociale e culturale), con attenzione in particolare agli aspetti distributivi dei prodotti culturali e all’impatto sulle industrie creative di Matera e della Basilicata; coinvolgimento ed inclusione dei cittadini.
Le domande di partecipazione dovranno pervenire al Comitato via mail entro il 6 febbraio 2014.
Intanto è stata fissata al 21 luglio 2014 la data entro cui le 6 città italiane entrate nella short list per la candidatura a capitale europea della Cultura per il 2019 dovranno presentare la integrazione al dossier con il programma culturale.
Matera 2019, ecco la Fondazione per restare in vita almeno fino al 2022
A pagina 60 del dossier presentato dal Comitato Matera 2019 al Mibac per la candidatura di Matera a capitale europea della cultura viene illustrata la struttura organizzativa e nel testo si scopre che l’azione del Comitato potrà andare avanti grazie ad una Fondazione che resterà “in vita per almeno tre anni dopo il 2019”, assicurando quindi lavoro e finanziamenti fino al 2022. Come sarà strutturata la Fondazione non è dato sapere, nè tantomeno si può immaginare chi sarà il suo presidente, il direttore artistico, il direttore creativo e da chi sarà composto il consiglio di amministrazione. Per il momento si lavora per conseguire l’ambizioso traguardo del titolo di capitale europea della cultura, considerato che Matera è nella short list con Cagliari, Lecce, Perugia-Assisi, Ravenna e Siena. Tutti gli abitanti culturali di Matera si augurano che la città dei Sassi possa conquistare questo ambizioso riconoscimento nel 2019 ma in ogni caso se a fine anno la giuria farà fuori la città dei Sassi dalla competizione il Comitato 2019 potrà comunque continuare a drenare fondi attraverso una Fondazione.
Ecco di seguito il testo integrale del dossier che si legge a pagina 60 e il relativo organigramma della Fondazione
Struttura organizzativa
1.1.
Che tipo di struttura sarà quella incaricata dell’organizzazione e della realizzazione
del Progetto? Quali saranno le sue relazioni con le autorità della città?
I soggetti promotori daranno vita ad una fondazione di partecipazione no-profit che diventerà l’organisimo di gestione del Programma Matera 2019 in continuità con l’attuale Comitato di scopo, creato appositamente per la preparazione della candidatura. Questa Fondazione in vita per almeno tre anni dopo il 2019 con la responsabilità di gestire anche l’eredità di Matera 2019 e monitorarne e valutarne gli esiti.
La Fondazione, pur essendo un soggetto di diritto privato previsto dal Codice Civile, si atterrà agli obblighi previsti per l’ente pubblico – in particolare perseguendo le procedure di evidenza pubblica per l’acquisto di beni e servizi – al fine di garantire il massimo rispetto dei principi di economicità, efficacia, imparzialità e trasparenza e di dare massima aderenza ai valori che ispirano l’azione di Matera 2019: costruzione congiunta di progetti, innovazione sociale, benessere collettivo, apertura europea.
In tal senso, la governance di Matera 2019 si fonderà su una struttura chiara, basata sui seguenti principi, che hanno già guidato anche la candidatura: forte e ampio supporto da parte di tutti i soggetti politici dell’arco costituzionale, accordi finanziari solidi, indipendenza del management, trasparenza attraverso l’utilizzo anche degli open data, stretta interazione con la cittadinanza locale ed europea e con la comunità creativa, coinvolgimento dei privati attraverso strumenti innovativi di raccolta fondi.
Il forte partenariato istituzionale (Comune di Matera, Regione Basilicata, Comune di Potenza, Province di Matera e Potenza, Camera di Commercio di Matera e Università degli Studi della Basilicata), che ha dato vita al Comitato di scopo ha già consentito nella prima fase il perseguimento di una strategia unitaria e condivisa.
In tal senso, nella Fondazione gli attori istituzionali promotori saranno rappresentati nel Consiglio di Amministrazione che darà indirizzi strategici ed un mandato chiaro alle direzioni gestionale ed artistica che godranno di una forte autonomia, basata sulla condivisione di un programma e di una visione che si spingono oltre il 2019 e fanno parte della strategia complessiva della città e della regione.
Michele Capolupo
Nella fotogallery in basso lo schema dell’organigramma della Fondazione che dovrà continuare il lavoro del Comitato dopo il 2019.