Se l’Assessore all’Agricoltura Ottati vuole realmente imprimere una svolta alla spesa dei fondi del Psr come ha annunciato per il nuovo Piano e rispondere alle indicazioni espresse dal Presidente Pittella nella lettera a lui inviata per “rinnovare, innovare e modernizzare” l’agricoltura non può non iniziare dal mettere mano all’azienda che dovrebbe erogare agli agricoltori i fondi comunitari, l’Arbea, sia pure declassata da tempo a sportello dell’Agea.
E’ quanto sostiene Filippo Massaro che ha tenuto un incontro del Csail-Indignati con agricoltori ed allevatori della Val d’Agri e del Sauro, da anni impegnati in azioni di protesta contro le lungaggini burocratiche e i comportamenti persecutori del management Arbea che si è succeduto dal 2008 ad oggi. Un comportamento – è stato sostenuto nell’incontro – non più tollerabile ed inconciliabile con la rivoluzione che intende attuare Pittella.
Sono certo che il neo Assessore non ha ancora una conoscenza completa dell’Arbea e delle spese del personale sostenute come, invece, si può intuire dalla lettura dei seguenti provvedimenti:
1) Decreto n. 116 del 02/08/2012 ricognizione per l’anno 2012 delle eccedenze di personale per l’ A.R.B.E.A. ed attestazione di assenza di esuberi :
accollo da parte della Regione Basilicata delle spese del personale sostenute dall’ A.R.B.E.A. “il rapporto spese del personale/ spesa corrente del bilancio A.R.B.E.A. (spendig review ) relativo all’anno di riferimento precedente e’ pari al 61,60%
2) Decreto N. 89 del 23/07/2013 ricognizione per l’anno 2013 delle eccedenze di personale per l’Arbea ed attestazione di assenza di esuberi :
accollo sempre da parte dalla Regione delle spese del personale sostenute dalla sempre piu’ “prodiga” A.R.B.E.A. il rapporto spese del personale/ spesa corrente (spendig review) relativo all’anno di riferimento precedente e’ aumentato al 72,88 %
3) Decreto del Direttore n. 144 del 13/11/2013 avente ad oggetto : “recepimento degli accordi di delegazione trattante relativi alla ripartizione e destinazione delle risorse finanziarie stabili e variabili per il 2003″sostanzialmente spartizione della torta delle risorse collettive che ha disposto il :finanziamento posizioni organizzative e di risultato alle 7 P.O.C. (posizioni organizzative complessive, semi direttori) , tra le quali la ex first lady per € 103.172,75; ) finanziamento alle 7 P.O.S. ( SEMI –DIRIGENTI ) ovvero ai 7 neo graduati per € 16.900,00, in tutto, ai 14 alti in grado vanno € 120.072,75 mentre alla restante parte della truppa, circa 59 dipendenti , € 210.729,89 a titolo di produttività, con un rapporto dello 57% per cui ai 14 colonnelli va più della metà delle risorse destinate al resto della truppa. Il rapporto particolare – conclude Massaro – della precedente Presidenza della Giunta è altresi’ rintracciabile nel decreto del direttore n. 165 del 20/12/2013 ( bilancio di previsione 2013 -variazioni compensative u.p.b. 3.02.02 e 2.01.03 ) avente ad oggetto il mutuo scambio sempre con la Regione delle spese del personale comandato per € 46.769,79 attraverso storni e abili manovre contabili ma tutte ideate per eludere le norme del patto di stabilita’ , gli stessi principi della contabilita’ e della finanza pubblica e pur sempre attingendo alle risorse della collettività . Ma tutte queste spese cosa hanno a che fare con gli interessi degli “stakeholders” del Bilancio della PAC che sono gli operatori agricoli.? Crediamo che abbiano a che fare più con le POC.
Filippo Massaro, Csail- Indignati Lucani