Riceviamo e pubblichiala nota del Comitato “Salviamo l’Ospedale della Murgia”.
Sono passati esattamente circa 17 anni, dal giorno in cui fu messa la prima pietra, luglio 1997, senza considerare gli anni precedenti per concepirlo, individuare il suolo e progettarlo. Diverse sono state le ditte, che si sono succedute, per costruirlo nei suoi vari segmenti e lotti. Come periodici sono stati i crono programmi, per l’apertura, per tagliare il nastro, quasi semestrali. Non ultimo quello che prevede l’apertura dell’ospedale della Murgia in una data precisa, il 14 aprile prossimo. Abbiamo sempre creduto in quella struttura, non abbiamo mai creduto in una struttura di eccellenza, né tantomeno l’abbiamo chiesta, nonostante le tante promesse di farne una grande struttura di eccellenza. In tutti questi anni le tante assenze, i tanti ritardi voluti( per incapacità e pressioni della curia vescovile) in particolare nella indizione delle gare d’appalto ( suppellettili, strumenti elettromedicali) hanno prodotto un tale degrado ed una tale sfiducia nell’utenza, che l’attuale struttura ospedaliera ha registrato una mobilità passiva (pazienti che si rivolgono ad altre strutture anche fuori regione) di oltre il 60%, della quale il 60% circa verso l’ospedale di Matera, con grandi disagi per l’utenza, danni economici irreparabili (oltre 170 milioni annui la spesa per la mobilità passiva a livello regionale) ed un grande rischio chiusura della struttura. Abbiamo sempre pensato e ci siamo battuti, per una struttura fatta di specialistiche di base, che avesse gli elementi di competitività e concorrenza, che potessero scongiurare qualsiasi rischio. Ma il nuovo piano ospedaliero, ha cancellato qualsiasi speranza di crescita di quella struttura. Con la legge regionale 30 Dicembre 2013 n.45 approvata dallo stesso consiglio regionale cosa succederà? L’art. 27 prevede che in considerazione dell’avvio delle attività dell’ospedale della Murgia, la ASL competente è autorizzata a stipulare protocolli di intesa con l’Ente ecclesiastico “Miulli”, al fine, si dice, di “migliorare l’offerta sanitaria dei servizi”. “La Regione concorre agli oneri relativi….” “ la giunta regionale predispone l’atto di programmazione di cui al presente articolo entro il 31 marzo 2014”. Questa legge con l’atto di programmazione che si andrà a predisporre, andrà veramente a migliorare l’offerta dell’ospedale della Murgia? O questo “protocollo di intesa” è stato concepito per fare un “favore” all’ospedale Miulli, fortemente indebitato e quindi in difficoltà, svuotando ulteriormente di specialistiche l’ospedale della Murgia, costato alla collettività oltre 180 milioni di euro, prendendo così in giro tutta la comunità murgiana dopo 17 anni? Ma se quella legge va nel senso della qualificazione dell’offerta, che senso ha, dal momento in cui all’interno della ASLBA, ci sono due grossi ospedali di riferimento, come il Di Venere ed il San Paolo? O questi due ultimi sono ritenuti dalla Giunta e dal Consiglio regionale non all’altezza al fine di migliorare l’offerta sanitaria nel nostro territorio? Insomma vogliamo sapere con certezza se ancora la regione Puglia(Giunta e Consiglio regionale) istituirà, come previsto dal piano e come promesso, le specialistiche come neurologia, urologia, oncologia, otorinolaringoiatria, medicina trasfusionale. Se con l’atto di programmazione di quei protocolli, includerà quelle specialistiche o le delegherà all’ospedale Miulli. Questo lo chiediamo in particolare ai partiti, alle organizzazioni sindacali del nostro territorio, ai consiglieri regionali Ventricelli, Zullo, Cassano, Forte, che tanti voti hanno preso da questo territorio. Questa terra murgiana dopo il colpo economico ed occupazionale per la crisi del salotto, non può sopportare un ulteriore colpo, quello di un ospedale dimezzato.
Comitato “Salviamo l’Ospedale della Murgia”