La nuova governance della Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata ha preso corpo con la conclusione della fase dei congressi comunali ed intercomunali (una trentina in totale) che hanno eletto complessivamente circa 400 dirigenti. Adesso toccherà alle Associazioni di persone Agia-Giovani Imprenditori, Donne in campo, ANP Associazione Pensionati. La fase del confronto sul territorio si concluderà con l’assise regionale a metà febbraio in previsione della sesta assemblea elettiva nazionale in programma a Roma dal 26 al 28 febbraio.
Il nuovo soggetto sociale di sindacato del territorio che stiamo realizzando, in continuità con l’impegno svolto già da alcuni anni – sottolinea il presidente lucano della Cia Donato Distefano – è una rappresentanza diretta degli agricoltori e delle loro esigenze nella società e nell’economia, con particolare riferimento alle istanze delle aree rurali, dove il tessuto economico agricolo e sinonimo di presidio, valorizzazione e sviluppo. Una nuova governance dunque testimone dei valori e della storia della Confederazione, radicata nel territorio e che individua nei Comuni e nelle loro aggregazioni il primo luogo di confronto e di azione. Questo si sostanzia in diverse attività che comportano anche il consolidamento delle Associazioni di persone e dei Gruppi di interesse economico (in Basilicata sono sei i Gie, ortofrutticolo, zootecnico, cerealicolo, viti-vinicolo, olivicolo e selvicoltura).
Nell’ultima tornata di congressi sono stati eletti nuovi presidenti comunali Rocco Capece (Picerno), Nicola Lardiello (Tolve), Pasquale Falotico (Marconia), Bernardino Grieco (Bernalda), Carmine Grande (Vietri), Domenico Vinzi (Montescaglioso), Gaetano Celano (Valsinni), Giuseppe Telesca (Pietragalla).
I nuovi gruppi dirigenti locali – afferma ancora Distefano – sono le nostre antenne sul territorio per raccogliere domande e dare risposte ai nuovi bisogni delle imprese e dei cittadini, attraverso scelte di semplificazione e razionalizzazione delle strutture e degli strumenti confederali a tutti i livelli organizzativi. Il cambiamento riguarda l’intera attività della Confederazione: rappresentanza, organizzazione dei servizi, definizione degli assetti organizzativi e di gestione delle risorse.
Attraverso la partecipazione e il protagonismo degli agricoltori la “mission” della Cia è quella di contribuire a difendere e potenziare il patrimonio dell’agricoltura e del paesaggio rurale, valorizzando il ruolo dei soggetti sociali che sono il presidio umano dei territori montani, collinari e di aree pregiate. Questo significa migliorare le loro condizioni produttive, garantire un giusto e adeguato reddito, impegnarsi per la conquista di nuovi e più avanzati diritti. Ed è quello che intendiamo fare – conclude Distefano – con progetti di contratto di sviluppo integrato locale in linea con le politiche di sostenibilità che sono la premessa per affermare in Basilicata, attraverso il nuovo Psr 2014-2020, un nuovo modello di sviluppo.
Gen 20