Sette persone sono state arrestate dall’inizio dell’anno dai Carabinieri di Pisticci: in particolare tre persone arrestate in flagranza di reato e quattro in esecuzione di ordinanze emesse dalla magistratura.
Dall’inizio del nuovo anno i Carabinieri della Compagnia di Pisticci e le dipendenti Stazioni hanno operato sette arresti, di cui tre in flagranza di reato per delitti contro il patrimonio e altre quattro in esecuzione di ordinanze emesse dalla magistratura a seguito di attività di indagine svolte dal personale del Nucleo Operativo della Compagnia.
In Metaponto una persona è stata arrestata in flagranza di reato ed un’altra denunciata in stato di libertà, entrambe del luogo, poiché, introdottesi all’interno di una struttura recettiva, in atto chiusa per la stagione invernale, venivano sorpresi ad asportare degli arredi. Nella medesima località balneare venivano arrestati due giovani del luogo, anch’essi entrati furtivamente all’interno di un fabbricato di proprietà della Regione Amministrativa della Basilicata, sorpresi anche essi ad impossessarsi di materiale ferroso e rame. La refurtiva completamente recuperata è stata restituita all’Ente Pubblico. Tale fenomeno è in continuo aumento poiché il materiale ferroso e rame in particolare, ha raggiunto dei costi elevati e di conseguenza è divenuto allettante per la criminalità.
In Pisticci il personale dell’Aliquota Operativa ha dato attuazione ad un ordine di esecuzione per la carcerazione, emesso dalla Procura della Repubblica di Matera nei confronti di due pregiudicati abitanti in Craco, i quali si rendevano responsabili degli episodi criminosi di seguito, accertati a seguito di complesse investigazioni anche tecniche dalle quali si acclarava la loro responsabilità per una rapina perpetrata in Tursi all’interno di un Bar-Tabaccheria dove con violenza si facevano consegnare dal titolare dell’esercizio denaro contante e numerose schede telefoniche ed un furto con destrezza per aver asportato dall’abitazione della vittima un portafogli contenente denaro contante per un totale di circa 6.000 euro. Per tali fatti gli arrestati venivano condannati irrevocabilmente alla pena di anni 2 e mesi sei di reclusione.
In Bernalda un pregiudicato del luogo, già sottoposto al regime di detenzione domiciliare, che stava scontando una pena detentiva, passata in giudicato, per la durata di circa un anno, non osservava le prescrizioni impostegli dall’Ufficio del Magistrato di sorveglianza rendendosi responsabile dei reati di violazione di domicilio, danneggiamento, minaccia, lesioni personali aggravate ed evasione. I Carabinieri segnalavano al Magistrato competente tale comportamento, il quale conveniva con le risultanze del Comando Stazione di Bernalda ed emetteva una ordinanza di misura detentiva in carcere.
In Stigliano i militari della locale Stazione davano esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare, emessa dal Giudice per la Indagini Preliminari del Tribunale di Matera che concordava con l’attività investigativa dei Carabinieri, nei confronti di un pregiudicato del luogo, già sottoposto al divieto di dimora in quel Comune. In particolare l’arrestato si era reso responsabile, con condotte reiterate di minaccia e molestie, attuate nei confronti di una donna alla quale cagionava un perdurante e grave stato di ansia e paura tale da ingenerare un fondato timore per la propria incolumità tanto da costringerla ad alterare e modificare le proprie abitudini di vita quotidiana. L’arrestato veniva condotto presso la propria abitazione per essere sottoposto al regime di arresti domiciliari.