Dirigenti e dipendenti dell’Alsia denunciano in una nota la “grave spaccatura fra le organizzazioni sindacali regionali ed i lavoratori dell’Alsia. Di seguito la nota integrale e la lista dei lavoratori e dirigenti che sottoscrivono il documento.
Molti dei dipendenti Alsia sono iscritti e militanti sindacali da decenni, ma mai avrebbero pensato di leggere un attacco così duro – quanto infondato ed ingiusto – ai danni dei lavoratori di un intero ente laddove, nel comunicato pubblicato dagli organi di stampa il 22 gennaio, vengono definiti “apparato interno che manifesta in questa occasione tutta la sua inadeguatezza”.
Cominciamo dall’esposizione dei fatti:
• il 30 ottobre 2013 entra in vigore la norma che consente la stabilizzazione dei precari;
• due mesi dopo, il 30 dicembre 2013, le Organizzazioni Sindacali “tempestivamente” incontrano il Presidente della Giunta Regionale ed il Commissario dell’Alsia, offrendo il necessario assenso alla proroga e/o stabilizzazione dei precari;
• 24 ore dopo, il 31 dicembre 2013, la struttura Alsia approva tutti gli atti di propria competenza necessari per spianare la strada alla proroga dei precari. Risorse finanziarie permettendo.
Si è trattato di atti complessi di organizzazione, per perfezionare i quali le strutture Alsia e quelle Regionali – deputate dalla legge al loro controllo – hanno lavorato giorno e notte. Tali atti sono stati approvati dalla Giunta Regionale il giorno 8 gennaio 2014, la loro formale approvazione è stata comunicata all’Alsia in data odierna (23 gennaio). Di quali ritardi o inadempienze si sono macchiati i dipendenti Alsia?
Dimenticano le OOSS regionali che nella scorsa estate i lavoratori dell’Alsia – in una situazione finanziaria resa instabile anche dai mancati trasferimenti di risorse per i precari da parte della Regione – sono entrati in stato di agitazione anche a sostegno dei colleghi precari.
Dimenticano le OOSS che quelle somme non sono ancora state trasferite all’Alsia, e che viene chiesta la sottoscrizione di nuovi contratti di proroga senza alcuna copertura finanziaria.
Ad oggi l’Alsia è creditrice della Regione di circa 4.000.000 di Euro, un terzo dei quali relativi proprio ad attività svolte negli anni scorsi dai precari. Per il funzionamento dell’Alsia nel mese di gennaio, la Regione ha trasferito 500.000 euro, insufficienti per pagare gli stipendi del personale di ruolo (meno che mai bollette e fornitori). Dove sono le OOSS Regionali?
Con le battaglie di luglio il personale Alsia ha chiesto di decidere del futuro dell’Agenzia e di avere un rappresentante legale nominato per un tempo tale da consentire programmazione ed attività fino alla legge di riordino: ci è stato dato l’ennesimo Commissario in 8 anni, per un solo mese (!), fino al 31 dicembre 2013, poi prorogato per un altro mese(!) Che cosa hanno fatto i sindacati regionali per ottenere stabilità di gestione dell’Ente?
L’estate scorsa i lavoratori Alsia hanno compreso la delicatezza del sostanziale vuoto istituzionale estivo, determinatosi a valle della crisi regionale fino alle elezioni dello scorso novembre. E hanno atteso. Attendono ancora e attenderanno i tempi ragionevolmente necessari per affrontare la questione Alsia in maniera organica e radicale. È un atto di fiducia dovuto alla giunta neo-insediata.
Ma il rapporto con i propri rappresentanti sindacali è altra cosa: mai i dipendenti Alsia avrebbero pensato di doversi difendere da loro, impegnati in questo improbabile ruolo di difensori d’ufficio della Giunta (peraltro mai attaccata da nessuno in Alsia), attribuendo alla struttura tutta atteggiamenti “ostruzionistici”, completamente contraddetti dai fatti (atti amministrativi e documenti sindacali scritti dai lavoratori).
Se davvero le organizzazioni sindacali regionali hanno a cuore le sorti dei precari Alsia (e non la preoccupazione di corteggiare il mondo della politica sulla pelle dei propri iscritti), suggeriamo di dedicarsi
• a supportare i colleghi regionali nel reperire, impegnare e trasferire effettivamente le risorse con le quali pagare gli stipendi dei dipendenti Alsia e la gestione dell’Agenzia;
• a supportare i colleghi regionali nel reperire, impegnare e trasferire effettivamente le risorse con le quali prorogare i nuovi contratti dei precari,
• di attivarsi perché la Giunta possa riconoscere la possibilità di nuove assunzioni all’Alsia, come richiesto dal Commissario dell’Agenzia lo scorso dicembre in attuazione dell’art. 23 della LR 8/2013.
Solo così la struttura Alsia, accusata di “inspiegabilmente procrastinare giorno dopo giorno quanto doveva già essere fatto da tempo”, potrà procedere secondo quanto richiesto dai cittadini che pagano i nostri stipendi (chiedendoci di rendere servizi efficienti).
Il dovere dei lavoratori dell’Alsia – come di ogni funzionario pubblico – è quello di agire nel rispetto della legge, secondo buon senso e buona fede, non importa se questo dispiace ai “potentati” del loro stesso sindacato.
I lavoratori Alsia, indignati dall’attacco strumentale ed ingiustificato subito con il comunicato delle OOSS Regionali, chiedono ai loro rappresentanti di svolgere con l’onestà e l’indipendenza dovuta il ruolo che dai lavoratori tutti, precari e non, gli è stato affidato.
Sottoscrivono i seguenti dirigenti e dipendenti ALSIA
1. ANNA ZICCARDI
2. VINCENZO CAPECE
3. ROCCO SILEO
4. ROSANNA CARAGIULO
5. EGIDIO FERRARA
6. FRANCESCO CELLINI
7. GIOVANNI VENA
8. PIETRO ZIENNA
9. VITO BARBERIO
10. ROSA MARIA BENEVENTO
11. TERESA DRAGONETTI
12. ANTONIO CURIONE
13. GISEPPE GIANCIPOLI
14. NTONIO GAETA
15. LUCREZIA GUIDA
16. ISA BARISANO
17. ANTONIO GUARINO
18. ROSNNA DILECCE
19. FRANCO DILECCE
20. EMANUELE TACCARDI
21. ELENA LORUSSO
22. ANDREA LORUSSO
23. WALTER BRUNO
24. ANTONELLA D’ONOFRIO
25. IRENE PARADISO
26. ROCCO ZITO
27. RENATO VIGGIANI
28. ANDREA GARZONE
29. IPPAZIO FERRARI
30. MICHELE CONTUZZI
31. MARIA R. SARDONE
32. IMMA LAPOLLA
33. RAFFAELE DELUGAS
34. ROSANNA CALBI