“Il mio nome è Luca Orioli” è il libro postumo di Luca Orioli, una raccolta di poesia scritte dal giovane dal 1981 al 1988, l’anno in cui è morto in circostanze tragiche e non chiarite, precisamente nella notte del 23 marzo. All’incontro culturale, promosso in mattinata nel cinema Comunale di Matera, hanno partecipato la mamma di Luca, Olimpia Fuina Orioli, la sociologa Franca Coppola, la psicologa e attrice Isabella Urbano, il poeta e scrittore Mario Santoro, il professore e avvocato del Dipartimento Bioetica e Diritti Umani presso l’Università di Varsavia Ivan Iurlo, il vice presidente nazionale di Libera, Don Marcello Cozzi mentre il ruolo di moderatore è stato affidato a Caterina Laterza.
In platea i ragazzi di alcune scuole materane che hanno aderito all’iniziativa: Liceo Scientifico, Alberghiero, Magistrale, Linguistico, Olivetti di Matera oltre ad alcuni rappresentanti delle istituzioni, tra cui il vice prefetto vicario Alberico Gentile, il comandante della Finanza Pantaleo Cozzoli, il questore Pasquale Errico, il presidente della Cnmera di Commercio Angelo Tortorelli, l’assessore alle politiche sociali, Simonetta Guarini e l’avvocato Francesco Auletta, già legale difensore del caso dei fidanzatini di Policoro.
In apertura Caterina Laterza sottolinea: “Questo incontro resterà nella nostra memoria, nel nostro cuore e ringrazio i ragazzi delle scuole materane che partecipano a questo evento culturale. Presentiamo una raccolta di poesie di Luca Orioli, un libro di cui tutti possono percepire sulla pelle il suo valorei non solo per il tragico avvenimento che ha interessato l’autore che non ha avuto il tempo e la possibilità di continuare la sua opera poetica visto che è venuto a mancare in tragiche circostanze. Questa opera letteraria postuma rappresenta quindi una possibilità per l’autore di ritornare a “vivere” e traccia un segno grazie agli appunti ritrovati nel suo cassetto. Attraverso i suoi scritti ritorna alla luce anche l’autore”.
Franca Coppola: “Abbraccio fortissimo mamma Olimpia e sottolineo la grande emozione che provo mentre prendo tra le mani il libro di Luca, che contiene tante storie. Contiene la storia di Luca, un ragazzo come voi, bello come tutti voi. Racconta la storia di uno studente modello che ha grandi passioni, per esempio la musica. La storia di un ragazzo solare che a causa di un evento drammatico pone fine ai suoi giorni. La storia di una famiglia che all’improvviso si trova di fronte ad una tragedia e il papà muore di dolore. E’ la storia di una mamma, Olimpia, e della sorella. E’ la storia di una madre che sia pure affranta dal dolore vuole tenerlo composto. Ppoi si chiude in una stanza, rovista tra nei cassetti tra i libri cercando risposte al suo dolore e fa una scoperta eccezionale ritrovando il materiale che Luca ha lasciato come lettere ad amici e varie riflessioni. A quel punto Olimpia comincia a trascrivere per conservare. Ma Olimpia non ha tempo per proporle e lascia tutto nel cassetto per cercare di trovare giustizia. Nel libro c’è la storia di una donna che cerca di ottenere la verità ma non è riuscita ancora a trovarla nella giustizia, che si è girata dall’altra parte. E’ la storia di una amicizia tra Isabella Urbano (psicologa e attrice) e Olimpia che ci ha fatto trovare fogli ingialliti custoditi da 23 anni. Per noi, che non conoscevamo nulla di Luca abbiamo riscoperto la vita di Luca. Devo dirvi che c’era timore di fare questo lavoro ma di fronte a fogli che ci ha fatto vedere Olimpia abbiamo fatto nostra la storia di Luca. L’abbiamo abbracciata come madre, sorella e ci siamo convinti che il dono che Luca ci ha lasciato andava donato anche agli altri. Ecco che è nata l’idea di realizzare qualcosa che fosse una promessa per portare Luca agli altri, per far conoscere la bellezza di questo ragazzo. Olimpia è stata irremovibile nel dare a noiun compito gravoso e difficile. Oggi questo libro è qui e la promessa è stata mantenuta. Per tanti anni Luca è stato consiederato un fidanzatino di Policoro e basta. Questo libro svela che questo ragazzo ha animo sensibile. La sensibilità appartiene all’umanità e quando l’emozione è grande diventa poesia. Ci sono ben 130 poesie che ci parlano della sua storia, della sua terra, dei suoi amori, delle passioni, dei suoi amici. Luca nota che nel mondo c’è dolore e ingiustizia e lui entra nel mondo intorno a se e ce lo dona. E’ la storia di tanti amici che hanno voluto che questo libro fosse pubblicato. Pertanto ringrazio Mario Santoro che ha curato la prefazione, don Marcello Cozzi che da sempre affianca mamma Olimpia, il grafico per la copertina, il musicista Francesco Altieri che ha realizzato le musiche contenute in un cd che fanno da sottofondo alla storia. E’ la storia di una nuova storia che comincia oggi e siccome Luca è profetico oggi qualcosa passerà dal cuore di Luca a noi, perché Luca è un dono prezioso e voglio che Luca viva a lungo nei nostri cuori”.
Isabella Urbano racconta il dono che mamma Olimpia ha fatto consegnando gli scritti di Luca che aveva nel cassetto: “Olimpia è un simbolo di donna e di madre coraggio. Lunedi 26 gennaio ricorre “Il giorno della Memoria”: La memoria deve avere un senso di fronte a tanto dolore e per noi adulti e genitori come Olimpia dobbiamo insegnare ai bimbi la vita per metterli in volo affinchè siano pronti a camminare con le proprie gambe per portare nel mondo parole di senso che Luca ci ha insegnato”.
Mario Santoro: “Quando Olimpia mi ha presentato questo lavoro non ho chiesto nulla per non essere condizionato. Lei è stata di un garbo eccezionale e devo dire che la poesia di Luca dall’esperienza personale giunge all’universalità e quindi diventa una vera poesia. Ci sono versi che tendono alla ripetizione e ci sono versi che sono parole illuminanti, che esprimono un vero linguaggio poetico. Si tratta di una poesia che a tratti da l’idea che ci sarà un seguito. Sottolineo il tema dell’amore che non è solo il canto di un fanciullo ma è espresso in tutte le forme in cui si manifesta. E’ un amore che si muove sui gradini per salire e scendere fino a quando non si trova l’equilibrio. Nelle poesia di Luca c’è il tema della morte, che è ricorrente come se fosse un segnale premonitore ma Luca si interroga sul valore dell’esistenza che si conclude con la morte, concetto espresso come passaggio obbligato ma anche come trasformaizone per citare il poeta Gozzano. Molto sentito in Luca anche il tema della madre con il figlio sempre pronto a proteggere la madre quando c’è qualche problema. E’ un legame che nobilita la figura di Luca. Ci sono temi che riguardano il cielo, lo spazio, il tempo e Luca doveva essere un ragazzo speciale in quanto capace di porsi delle domande e di esprimere pensieri che poi restavano nel cassetto, quei pensieri che la madre ha tirato fuori regalandoci un Luca che vive, che parla di se e che è in mezzo a noi. Siamo certi che con qeusto libro si è accesa la luce nel cielo e c’è una nuova stella che ritroviamo nel libro. Leggendolo di sera si vedrà una stella nel cielo, che è la stella di Luca” .
Marcello Cozzi nella sua postfazione dice: “Luca è innamorato. Del cielo e della terra. Perché a quell’età si è pieni del cielo e della terra, a quell’età la vita sorride e le difficoltà e le fatiche fanno parte del pentagramma di un unico spartito. Proprio come scrive Luca: “Solo chi ama la vita la canta”. E dunque lui canta”.
Mamma Olimpia sul figlio prematuramente scomparso: “E’ l’incarnato amore che declina nei tempi e nei suoi modi il fine dei miei giorni e non la fine. E quel che è dato vivere è sapere di avere Dio nel grembo del dolore. E i giorni sono sono i semi del Domani se a dimora zollano Amore”.
Carlo Abbatino