Gianni Rosa, consigliere regionale di Fratelli d’Italia contesta le modalità con cui è stato attivato da parte dell’Università di Basilicata un Master annuale di secondo livello in “Petroleum geoscience” in collaborazione con Total e Shell. Di seguito la nota integrale.
L’Università degli studi della Basilicata, in collaborazione con Total e Shell, ha attivato un Master annuale di secondo livello in “Petroleum geoscience” per preparare esperti nell’analisi geologica delle aree da cui si estrarrà il petrolio, comprensivo di seminari e campagne di studio nell’Appennino Lucano e nei giacimenti locali. Sappiamo bene che la Basilicata contribuisce in maniera notevole al portafoglio energetico nazionale con scarse ricadute economiche sul territorio in termini di sviluppo, innovazione e soprattutto occupazione. Non a caso la Basilicata è tra le regioni italiane a più alto tasso di emigrazione intellettuale e di disoccupazione giovanile. Però l’Università lucana, evidentemente “stregata” dal “fascino” delle multinazionali del petrolio attiva un master a cui parteciperanno non solo i laureati residenti in Basilicata o coloro che hanno conseguito il titolo presso l’università lucana, ma chiunque abbia intenzione di prendervi parte. Il bando non prevedeva alcuna regola di “preferenza” per i giovani lucani, cosa che riteniamo gravissima. E per questo attendiamo risposta ufficiale avendo rivolto un’interrogazione alla Giunta Pittella. Di una cosa siamo pienamente convinti che la Basilicata debba cominciare a pretendere che le risorse del petrolio estratto dalle sue viscere siano rivolte solo ed esclusivamente ai cittadini lucani. Il presidente Pittella sappia che Fratelli d’Italia si batterà per evitare ulteriori scippi.
Potenza 28/01/2014
Gianni Rosa, consigliere regionale di Fratelli d’Italia