L’associazione materana Zona Franca Urbana riapre il dibattito sul tema dopo aver appreso che sono pronte a partire 45 zone franche urbane, denominate successivamente zone a burocrazia zero sul territorio italiano. Una lista che purtroppo non comprende quella di Matera. Di seguito la nota integrale.
Uno dei percorsi virtuosi da adottare e che potrebbe contribuire, se adeguatamente valutato, alla realizzazione di un vero volano economico regionale, a favore di una rinascita delle micro e piccole imprese locali, potrebbe passare anche per l’attuazione dell’automatismo del bando legato alla fiscalità di vantaggio della ZFU Zona Franca Urbana di Matera, unica realtà lucana accreditata, ma esclusa dall’elenco delle ZFU in partenza nel 2014.
I recenti passaggi di questa storia, dalle alterne vicende, evidenziano che secondo l’art.14 della Ln.183/2011 (Finanziaria 2012), istitutivo delle ZBZ Zone a Burocrazia Zero, che sostituiscono le ZFU Zone Franche Urbane, entro il 31/12/13 sarebbe stato opportuno sfruttare le risorse disponibili per le aree già individuate quali ZFU. A Matera spetterebbero circa €3.660.000 (euro tremilioni trecentosessantamila), già autorizzati dal CIPE con delibera risalente al 2009, con la prerogativa di attribuirne al Prefetto la gestione amministrativa in loco, ai sensi del 2° comma del medesimo articolo.
Inaspettata doccia fredda è arrivata con il c.d. “Decreto Crescita” targato Monti, licenziato a ridosso della prima decade di ottobre 2012, con il comunicato stampa lanciato dal Ministro Fabrizio Barca per la Coesione territoriale, poi confermato dal D.M. 10 APRILE 2013, attuativo delle ZFU e convertito in norma applicabile dal Governo Letta: il dispositivo ripristina, valorizzandole al meglio, le Zone Franche Urbane del Sud, tranne quella di Taranto e Matera. Ventiduesima, quest’ultima, in graduatoria nazionale utile rispetto alla ripartizione prevista dal Decreto Cipe del 2009. La crisi evidente sull’intera Basilicata, segnata dalla stretta creditizia inesorabile, dal tasso di mortalità imprenditoriale galoppante, dal tasso di disoccupazione tra i più alti a livello nazionale, nel 2013, ha paradossalmente portato fuori dall’elenco delle ZFU Matera, perché risultante più ricca. La causa è in un calcolo statistico legato al superamento dei parametri convergenza UE basato su grandezze di ricchezza aggregata e mal distribuita del PIL.
E’ stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’UE del 20/12/13 il pacchetto dei regolamenti che disciplinano la politica di coesione per il periodo 2014-2020. La Basilicata con la Calabria, Campania, Puglia e Sicilia, vengono indicate come <<regioni meno sviluppate>>, beneficiarie di 22,3 miliardi di euro. Si dedurrebbe, dunque, il ritorno al di sotto dei parametri convergenza UE del PIL, cioè area svantaggiata Obiettivo 1, dunque meritevole anche di attuazione della ZBZ Zona a Burocrazia Zero, già ZFU Zona Franca Urbana di Matera, comunque mai decollata.
Allo stato attuale, però, secondo le modalità ai nastri di partenza dei primi mesi del 2014, promosse dal Ministro per lo Sviluppo Economico, Flavio Zanonato, di fatto le ZFU del SUD sono 45, esclusa quella di Matera, tutte annoverate in piani attuativi già calendarizzati secondo criteri ben precisi: per la Campania e la Calabria si potranno formulare domande di insediamento dal 7 febbraio al 28 aprile 2014; per la Sicilia, invece, dal 5 marzo al 23 maggio del corrente anno; per la Puglia, nelle prossime settimane saranno pubblicate le date precise di attuazione del bando delle ZFU, fra le quali quella della vicina Santeramo in Colle, accomunata con Matera dalla crisi del Distretto del Salotto; nelle situazioni straordinarie si annoverano, per l’Abruzzo, la circostanza contingente della ricostruzione post-terremoto a L’Aquila, per la quale è stata anticipata l’attuazione della fiscalità di vantaggio; stessa sorte è capitata per la Sardegna, nel risanamento della crisi industriale di Carbonia nell’Iglesiente (consulta, per le ZFU Convergenza Carbonia Iglesias e le altre regioni del Sud, la fonte Ministero dello Sviluppo Economico
In conclusione, ci si chiede considerato l’automatismo applicativo dei fattori statistici 2014, legati ai parametri Convergenza UE, che riportano la Basilicata indietro, nelle aree europee svantaggiate dell’Obiettivo 1, quali sono le modalità operative ed i tempi perché anche la ZFU di Matera venga sbloccata e finalmente attuata, al pari delle altre 45 ZFU del SUD, delle quali una parte sarà già in partenza dal prossimo mese di febbraio?