Fuori tempo massimo, perché di fatto il Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto è stato già commissariato, il Presidente Angelo Carriero emana atti di organizzazione della cui urgenza non si intravede l’utilità e l’opportunità. Senza voler entrare nel tipo di scelta compiuta dal Presidente Carriero se ne contesta la logica. Infatti atti amministrativi riguardanti l’organizzazione dell’ente non possono essere assunti alla vigilia del cambio di guardia.
E’ una questione etica, prima ancora che tecnico-amministrativo. Per quanto ci compete invitiamo il Commissario Falotico a valutare la natura di questi atti e a revocarli; l’organizzazione del Consorzio chiede una valutazione più complessiva e scelte mirate in relazione al mandato che il Commissario Falotico ha sicuramente avuto dal Presidente Pittella
Il segretario aziendale Uil del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto
La nomina del commissario straordinario unico per i tre Consorzi di Bonifica di Basilicata rappresenta il primo atto di un più articolato programma di risanamento che interesserà anche Arbea e Alsia. Un’azione forte per i Consorzi di Bonifica era tra i punti del presidente Pittella per i primi cento giorni del suo governo e con tale atto abbiamo onorato tale impegno, per incamminarci verso la nascita di un solo Consorzio.
Cosi l’assessore all’Agricoltura, Michele Ottati, nel corso di una conferenza stampa, convocata questa mattina in Regione, per illustrare i dettagli del provvedimento approvato giovedì 30 gennaio dalla Giunta regionale.
“Con questa delibera – ha detto ancora Ottati – la Giunta regionale intende garantire agli agricoltori, nel più breve tempo possibile, servizi più efficienti. Per questo motivo abbiamo anche previsto che, nel corso dell’attività di analisi che il commissario straordinario dovrà attuare per formalizzare la proposta di riorganizzazione, lo stesso potrà scegliere, a costo zero e pescando tra gli esperti dell’Amministrazione regionale o dei Consorzi stessi, un suo delegato per ogni Consorzio. Terremo conto – ha detto ancora Ottati – delle specificità territoriali e delle funzioni particolari svolte da ogni singola struttura e auspichiamo che, dopo questa azione, possa nascere un’organizzazione ancor più radicata in ogni ambito territoriale e in grado di offrire agli agricoltori servizi efficienti”.
“La scelta di Nino Falotico- ha detto il Portavoce del presidente Pittella Nino Grasso – rappresenta un segnale di forte discontinuità che la Regione ha voluto imprimere nei processi di governance. Falotico – ha aggiunto Grasso – è stato più volte voce critica nei confronti delle politiche agricole regionali e sicuramente la sua attività sarà connotata da qualità ed esperienza”.
A margine della conferenza stampa il Portavoce del Presidente Pittella Nino Grasso ha anche anticipato i sette punti di riforma dell’Arpab. Tali azioni riguardano in particolare: l’innalzamento dell’efficacia dell’Agenzia, la definizione di obiettivi di qualità dei servizi, il rafforzamento delle interrelazione con la Regione, i modelli di programmazione strategica, la codifica delle attività e dei servizi, la capacità di autofinanziamento, l’orientamento del personale sulle attività di “core business” dell’Agenzia.
Questi invece sono i dati economici e strutturali attuali dei tre Consorzi di Bonifica resi noti dall’assessore Ottati. Consorzio di bonifica Alta Val d’Agri: 110 dipendenti, 40 lavoratori avventizi (maggio-ottobre). Costo annuo complessivo per gli stipendi di 3,45 milioni di euro. Fabbisogno economico medio per assicurare la stagione irrigua 1,1 milioni di euro. Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto: circa 170 dipendenti di cui 34 avventizi a tempo determinato. Costo annuo complessivo per gli stipendi di 6,41 milioni di euro. Fabbisogno economico medio per assicurare la stagione irrigua 2,2 milioni di euro. Consorzio di Bonifica del Vulture Alto Bradano: 35 dipendenti, costo annuo complessivo per gli stipendi di 2,2 milioni di euro. Fabbisogno economico medio per assicurare la stagione irrigua 2,5 milioni di euro.
Questi invece i costi lordi annui complessivi degli organi amministrativi dei tre Consorzi che, in caso di accorpamento, potrebbero ridursi ad un terzo. Presidenti 78 mila euro, vice presidenti 39 mila euro, comitati coordinamento (12 unità) per complessivi 102 mila euro, presidenti collegi revisori dei conti 39 mila euro. collegio revisori dei conti (6 unità) complessivi 51 mila euro. Il tutto per un totale di 309 mila euro. Per i 60 consiglieri è invece previsto un gettone di presenza a seduta di 50 euro.
Giovanni Angelino, Consigliere comunale Gruppo Misto, ha inviato una nota in cui esprime apprezzamento per la scelta di affidare a Nino Falotico il ruolo di commissario straordinario unico dei tre Consorzi di Bonifica di Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Angelino: “Nino Falotico è la persona giusta per rilanciare i tre Consorzi di Bonifica in Basilicata”.
E’ sicuramente una buona notizia quella che riguarda Nino Falotico, nominato commissario straordinario unico per i tre Consorzi di Bonifica di Basilicata.
La scelta del presidente della Regione Basilicata di affidare a Nino Falotico, già protagonista per oltre trent’anni di una cristallina attività sindacale alla guida regionale della Cisl, rientra certamente nel filone della rivoluzione democratica annunciato in campagna elettorale da Marcello Pittella e pertanto faccio i complimenti al governatore lucano per aver affidato ad un uomo competente il compito di riorganizzare i tre Consorzi presenti in Basilicata.
Falotico, un uomo proveniente dal mondo sindacale che stimo e al quale sono legato da un’amicizia ventennale, rappresenta sicuramente la persona giusta al posto giusto per provare a rimettere in sesto la situazione precaria in cui si trovano questi enti sub regionali e sono convinto che grazie alle sue competenze anche i Consorzi potranno tornare a svolgere un ruolo importante per il nostro territorio, in modo da ridare fiducia ai dipendenti e di garantire nuove prospettive di sviluppo al comparto agricolo lucano, sicuramente penalizzato negli ultimi anni da una cattiva gestione amministrativa.
Giovanni Angelino, Consigliere comunale Gruppo Misto.
Nella foto in basso Nino Falotico
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli ha inviato una nota in cui esprime apprezzamento per la scelta di affidare a Nino Falotico il ruolo di commissario straordinario unico dei tre Consorzi di Bonifica di Basilicata. Di seguito la nota integrale: “Non può essere un sindacalista ad avviare i problemi incancreniti dei Consorzi”
“Con tutto il rispetto dovuto a chi svolge l’attività sindacale, non può essere certamente un sindacalista ad avviare a soluzione i problemi dei Consorzi di Bonifica incancreniti da decenni di commissariamento e ripiano debiti voluti dal centrosinistra. C’è bisogno invece di una figura manageriale che oltre a tutelare i lavoratori tuteli il mondo agricolo che è l’utente principale dei servizi da erogare”.
E’ il commento del capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Michele Napoli alla nomina del commissario straordinario unico dei tre CdB, nomina – sottolinea – “in palese contraddizione rispetto alla scelta effettuata dal Presidente Pittella segnata da un profilo di Giunta non solo di esterni ma anche presentati come eccellenze di professionalità ed esperienze specifiche di settore. Siamo convinti in proposito – aggiunge il capogruppo di Forza Italia – di interpretare i dubbi, le perplessità, le valutazioni delle organizzazioni professionali agricole, ancora una volta scavalcate e che da sempre, pur con differenzazioni di idee e proposte, hanno chiesto una riforma della governance degli enti agricoli (con i CdB, Alsia ed Arbea) fondata sui principi dell’efficienza e dell’innovazione dei servizi erogati, obiettivi strategici ed essenziali per far compiere alla nostra agricoltura il salto di competitività e reggere ai mercati. Nella scelta operata, inoltre, registriamo una sorta di linea di continuità con le precedenti gestioni di giunte ed assessori all’agricoltura del centrosinistra che, al punto di crisi senza precedenti e senza ritorno in cui sono stati ricacciati i tre CdB, non è in grado nemmeno di garantire continuità ai lavoratori specie alla platea del precariato. Siamo comunque in attesa, senza pregiudiziali – afferma Napoli – di leggere il Piano industriale del commissario soprattutto nella parte riferita al ripiano dei pesanti debiti, alla riorganizzazione ed accorpamento in un unico ente, alla riduzione delle spese superflue, al recupero dei crediti, alla determinazione dei canoni irrigui, alla rideterminazione di piante organiche e professionalità. Non vorremmo che la “rivoluzione democratica” annunciata partisse proprio dalla mortificazione e penalizzazione dell’imprenditoria agricola che è elemento vitale della nostra economia regionale”.