“Attenti a cantare vittoria troppo presto nel considerare lo 0,1% in meno di tasso di disoccupazione nel Paese una tendenza incoraggiante. E’ sempre un risultato del tutto insoddisfacente rispetto all’emergenza lavoro”. E’ il commento del segretario regionale della UIL lucana Carmine Vaccaro all’aggiornamento Istat sulla disoccupazione che registra una minima contrazione a dicembre: il tasso è al 12,7% contro il 12,8% di novembre 2013. Dunque una leggerissima diminuzione del tasso di disoccupazione, sia generale che giovanile, nel corso del mese di dicembre, anche se per quanto riguarda l’intero 2013 il bilancio rimane negativo. In realtà – aggiunge – la situazione è più complessa, e se si analizza l’andamento dei dati su base annua anziché mensile, si osserva una tendenza tutt’altro che positiva. Rispetto a dicembre del 2012, infatti, il tasso di occupazione, che è pari al 55,3% (2 milioni e 270 mila unità), è calato del’1%; mentre il numero di disoccupati, pari a 3 milioni e 229 mila, è cresciuto del 10%. Per quanto riguarda i giovani tra i 15 e i 24 anni, sono 943 mila quelli occupati, 100 mila in meno di dicembre 2012. Sempre secondo i dati Istat, il calo dell’occupazione colpisce entrambi i generi, anche se con valori percentuali differenti. Gli uomini occupati sono il 64,3% del totale (-0,1% su base mensile e -1,6% su base annua), mentre le donne che lavorano sono il 46,5% della popolazione femminile (-0,1% su base mensile e -0,3% su base annua). “Oltre ai dati sull’occupazione e sulla disoccupazione – osserva ancora il segretario della Uil – occorre sottolineare come si stia diffondendo il lavoro a ‘bassa stabilità’. Il 2013, infatti, è stato caratterizzato dal progressivo aumento del lavoro ‘debole’, come quello a termine, a danno di rapporti più stabili come il contratto a tempo indeterminato (-18,3% degli avviamenti). Se a ciò si aggiungono anche le sempre più numerose crisi aziendali, in tutti i settori produttivi, non si può non lanciare un grido di allarme. Per la Uil è urgente innovare le politiche economiche, ridurre la tasse sul lavoro per sostenere i consumi e fare un vero salto di qualità per rilanciare il nostro sistema industriale. La “ricetta” è ancora più valida per il programma dei primi cento giorni che attendono il Presidente Pittella e la nuova Giunta perché nell’agenda al primo posto c’è sempre il lavoro stabile. Infine, è necessario evitare di aggiungere il sale sulle ferite, non restringendo le prestazioni garantite dagli ammortizzatori sociali, di cui ci sarà ancora grande bisogno nel 2014”.
I segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano, nel commentare i dati Istat sull’occupazione – secondo i quali la disoccupazione è in lieve calo a dicembre del 2013 ma sempre sui massimi livelli, il tasso di disoccupazione, secondo le stime provvisorie, è pari al 12,7%, in calo di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali ma in aumento di 1,2 punti nei dodici mesi, il numero di disoccupati, pari a 3 milioni 229 mila, diminuisce dell’1% rispetto al mese precedente
(-32 mila) mentre aumenta del 10% su base annua (+293 mila) – rilevano che “la fotografia drammatica si rispecchia anche a livello regionale. Chiedono al Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella “di attuare misure per dare speranza ai tanti giovani lucani”.
Tancredi e Giordano evidenziano che in Basilicata “si registra un tasso di disoccupazione più contenuto rispetto al resto del Mezzogiorno, ma solo per effetto della crescente sfiducia dei giovani ad iscriversi ai Centri per l’impiego”.
Per i due esponenti dell’Ugl siamo di fronte “a dati preoccupanti” e servono “misure attive e investimenti per il lavoro con politiche industriali e investimenti produttivi”. “Dobbiamo unitariamente sederci ad un tavolo istituzionale – concludono Tancredi e Giordano – perché la regione vive una stagnazione del mercato del lavoro, con elevati livelli di disoccupazione che possono causare danni strutturali all’economia”.