Continua senza soste l’attività del Comitato No Inceneritore Matera “Mento sul Cemento”, che settimana dopo settimana registra il sostegno di sempre più numerosi cittadini materani, ormai pienamente consapevoli dei rischi che comporta l’incenerimento dei rifiuti sull’ambiente e soprattutto sulla salute. Sono già oltre 300, infatti, le firme raccolte per la petizione popolare proposta dal comitato, già ben oltre il numero richiesto per legge (200) e nonostante il maltempo che ha imperversato negli scorsi due fine settimana nei quali il comitato è stato presente con un apposito banchetto in Piazza Vittorio Veneto.
E così già martedì 4 febbraio 2014 la petizione sarà consegnata in Comune con riserva di integrarla con le ulteriori firme che saranno raccolte nel prossimo fine settimana. Sempre nella mattinata di domani il comitato parteciperà al tavolo tecnico convocato dall’assessore comunale all’Ambiente Rocco Rivelli per fare il punto della situazione. A tal riguardo, fa specie che proprio un’ora prima sia stata indetta una conferenza stampa per illustrare i dati di soli due (!) mesi di monitoraggio effettuato, senza per giunta renderli disponibili preventivamente ai partecipanti al tavolo tecnico.
Intanto però, al fine di fare definitiva chiarezza sui dati delle emissioni dell’impianto di Italcementi in contrada Trasanello a Matera e perché si individuino le eventuali responsabilità, il comitato ha presentato nei giorni scorsi all’ARPAB formale richiesta di accesso ai dati e informazioni relative all’AIA 2010: Italcementi ha rispettato le prescrizioni ivi previste? Fino a quando non se ne avrà certezza tecnica e giuridica, la procedura amministrativa di esame della nuova AIA deve restare sospesa. Per giunta i protocolli di intesa siglati nel 2010 e nel 2011 non hanno alcuna validità né tecnica né giuridica ai fini dell’AIA, sono semplici accordi tra enti assolutamente non vincolanti, tanto da esser stati tranquillamente ignorati: sono infatti rimasti inattuati per 3 anni senza nessuna conseguenza (del resto non vi erano previste sanzioni).
Ulteriori iniziative saranno realizzate nelle prossime settimane dal comitato, con un sempre maggior coinvolgimento dei cittadini materani e dei centri limitrofi (Montescaglioso, Santeramo, Altamura, Ginosa, Castellaneta e Laterza), anch’essi pesantemente interessati dalle emissioni dell’impianto di Italcementi.
Feb 03