“Si ripetono con drammatica regolarità gli incidenti stradali sulla statale 658, da anni si parla del raddoppio e della messa in sicurezza della strada e, nonostante l’apposizione di diversi milioni di euro in un accordo di programma dal 2006, nulla si è mosso”.
E’ quanto denunciano i segretari dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano per i quali, “registriamo e commentiamo ancora un altro incidente avvenuto oggi su questa ‘strada maledetta’, la statale 658 `Potenza – Melfi’, al km 9,000, in località San Francesco, tra Tiera e San Nicola D`Avigliano, in provincia di Potenza dove sono stati coinvolti 2 veicoli con un ferito. Come purtroppo abbiamo registrato in più di una occasione, a facilitare scontri, ribaltamenti, e fuoriuscite di strada ci sono soprattutto le pessime condizioni della strada, aggravate da un percorso pieno di curve. Ciò è causa dei tanti, troppi ritardi infrastrutturali: la strada statale 658 Potenza- Melfi va messa in sicurezza e raddoppiata, una strada che è teatro giornaliero di incidenti, molti dei quali mortali. Da anni – continuano Giordano e Tancredi – si parla del raddoppio e della messa in sicurezza della strada e, nonostante l’apposizione di 25 milioni di euro in un accordo di programma dal 2006, seguiti da altri 20 milioni di euro, ad oggi nulla si è mosso. L’Ugl ricorda che, anche la delibera Cipe del 2011, tramutò l’ultimo accordo e rese immediatamente utilizzabili le risorse finanziarie con la previsione di ulteriori fondi nazionali pari a 200 milioni di euro, che lasciavano ben sperare. Ai cittadini lucani non si può negare il diritto ad una mobilità sicura, considerando la negazione di una alternativa ferroviaria che, nonostante i proclami, risulta notevolmente peggiorata negli anni e, a dover scontare una penalizzazione anche in termini occupazionali per colpa di un ‘gap’ infrastrutturale antico registrato dalla Regione. Al Presidente Pittella chiediamo di attivarsi a livello nazionale, insistendo sulla serietà della questione ‘Potenza- Melfi’ e, contestualmente a livello regionale deve costringere l’ Anas in un tavolo operativo per stabilire finalmente un crono-programma che dia certezza dei lavori per la messa in sicurezza della strada utilizzando intanto i fondi che ancora sono disponibili. L’Ugl – concludono i sindacalisti, Tancredi e Giordano – continua ad insistere per la messa in sicurezza. E’ allucinante come su quella maledetta strada si continuino a verificare incidenti: è ormai obbligatorio trovare una soluzione, prima che altre persone rischino la vita”.