A seguito di una petizione popolare depositata al Comune di Matera e riguardante l’attività dello stabilimento Valdadige sulla strada statale 96 direzione Altamura, su iniziativa dell’assessore all’Ambiente, Rocco Rivelli, e della presidente Bruna Rondinone, si è riunita ieri sera, in municipio la commissione consiliare competente per affrontare il tema delle emissioni sollevato da un gruppo di cittadini residenti nel borgo Venusio e sostenuto da alcuni consiglieri comunali, in particolare dal consigliere Tommaso Perniola
Al termine della riunione l’assessore Rivelli, facendo sintesi della discussione, già nella serata di ieri ha inviato al dirigente dell’ufficio comunale Urbanistica una nota con la quale si chiede di verificare innanzitutto la distanza fra lo stabilimento della Valdadige e l’abitato di Venusio e di verificare la presenza nella zona di eventuali infrastrutture civili (presenza di rete di acquedotto, canali fognari, etc.).
“Il Comune di Matera – afferma Rivelli – ha tutto l’interesse ad assicurare la tutela della salute dei suoi cittadini in ogni circostanza e in relazione a qualunque impianto presente in città e nelle zone limitrofe. Qualora i dirigenti del Comune dovessero riscontrare particolari anomalie, rispetto alla delibera della Regione Basilicata che ha autorizzato nell’impianto l’utilizzo di combustibile petcoke, chiederemo immediatamente a Dipartimento Ambiente del massimo ente territoriale di procedere in autotutela al riesame delle certificazioni autorizzative, a partire dall’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, rilasciate alla Valdadige”.
Feb 07
lavare la testa all’asino si perde l’acqua ed il sapone le verifiche urbanistiche erano in capo al Comune in sede di concessione dell’AIA altro che addebito alla Regione. Circa il resto: ragazzi documentatevi un pò circa le competenze e le vostre capacità. Che dire? demagogia al pari di No Inceneritore. tutti e due sparano a salve in vista della campagna elettorale che potrebbe essere imminente.
Verificare gli aspetti urbanistici o le distanze dal Borgo non serve a niente ( che facciamo la spostiamo? ) Occorre invece verificare che l’azienda abbia rispettato tutte le prescrizioni previste nell’AIA (autorizzazione integrata ambientale), richiedendo agli enti competenti in materia di controllo ambientale (ARPAB in testa) di effettuare le dovute verifiche. Ma rapidamente!