Giulio Ruggieri, Vice-Presidente Associazione Amici dell’Energia riapre il dibattito sulla “Green economy”. Di seguito la nota integrale.
Basilicata e Green economy: cambiamento economico ma soprattutto culturale.
L’Associazione Amici dell’Energia denuncia come in Basilicata i temi dell’ambiente e delle rinnovabili sono praticamente scomparsi dal dibattito politico e dalle proposte per fuoriuscire dalla crisi. Eppure gli attori economici e politici affermano che sarà la green economy a portarci fuori dal pantano. Su cosa si basa questa affermazione? I segnali effettivamente ci sono. A partire dall’edilizia, uno dei comparti maggiormente in affanno: ebbene, l’unico settore che cresce è quello dell’efficienza energetica. Addio cemento, ecco le case con le anime in legno. La nuova edilizia, quella che genera edifici che producono più di quello che consumano, vede crescere i suoi fatturati anche in Italia. E le rinnovabili? Partiamo dal fotovoltaico: dalla scadenza del conto energia si è potuto immaginare un calo di installazioni, e invece i pannelli continuano a comparire sui tetti grazie alle detrazioni fiscali del 50% e al meccanismo dello scambio sul posto. Ci sono poi tutte le agevolazioni per chi effettua lavori per l’efficienza energetica della sua abitazione e della sua impresa: 65% di sconto sulla denuncia dei redditi. A questo punto proviamo a tirare le somme: incentivi, detrazioni fiscali e interventi di sostegno sono serviti a lanciare la prima fase di quella che si presenta come una vera e propria rivoluzione. Tutto questo per restare in Italia, ma in Basilicata? La rivoluzione tanto acclamata dal presidente ha una visione e una programmazione di lungo termine? Le royalties petrolifere saranno impiegate a sostegno delle famiglie per azzerare i costi energetici, per una casa + sicura e un ambiente protetto? Le imprese del settore potranno crescere e sviluppare nuovi investimenti con nuove assunzioni?
Amici dell’Energia vuole promuovere lo sviluppo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica nel quadro di un modello economico ambientalmente sostenibile attraverso il sostegno delle politiche ambientali ed energetiche. Pertanto, è necessario che si realizzi una integrazione delle politiche ambientali di sostenibilità con le politiche energetiche, e all’interno di queste ultime l’integrazione tra efficienza energetica e uso delle fonti rinnovabili in un quadro normativo certo e stabile nel tempo.
Ecco, come auspicare un cambiamento non solo economico, ma soprattutto culturale. Per la seconda fase di questa rivoluzione verde, l’asticella si alza. Noi, con la nostra Associazione e i nostri strumenti di comunicazione, continueremo a essere in prima fila.
Giulio Ruggieri, Vice-Presidente Associazione Amici dell’Energia