Un lucchetto da riaprire: è il simbolo della campagna “Sblocca diritti civili” lanciata da IdV che vede impegnata anche la struttura regionale della Basilicata e fa seguito aklla campagna “sblocca lavoro”.
“L’affermarsi di nuove culture e costumi di vita ha fatto sì che gli ultimi decenni – spiega la segretaria regionale IdV Maria Luisa Cantisani – abbiano coinciso con un progressivo e sostanziale modificarsi dei rapporti interpersonali diffondendo sempre più il fenomeno delle unioni di fatto: una convivenza stabile fra due persone legate da vincoli affettivi ed economici ma non da vincolo matrimoniale”.
“Siamo sempre stati un partito – evidenzia il segretario nazionale Ignazio Messina – che ha fatto della libertà intesa come autoaffermazione del singolo, il suo baluardo principale. Combattiamo ogni genere di discriminazione rispondendo con la forza del diritto e dei diritti. Proprio per tale ragione, pensiamo che sia giusto far valere il principio secondo il quale non esistono differenze tra persone omosessuali ed eterosessuali né di tipo formale né di tipo sostanziale. Nonostante questa prospettiva per molti sia ancora considerata un tabù, per noi non lo è mai stata ed abbiamo anzi tentato di sradicare molti dei luoghi comuni e dei pregiudizi che sono nemici del progresso culturale anzitutto.
L’ Emilia Romagna, ad esempio, è “il primo caso in Italia” di un iter che parte da un Consiglio regionale per raggiungere l’obiettivo dell’approvazione di una legge che autorizza le unioni civili a firma IdV.
Non intendiamo limitare i diritti in ragione di un pregiudizio che troppo spesso uccide e che costringe molte persone, che tali devono prima di tutto essere considerate, all’invisibilità sociale e a non vedere riconosciuto un diritto che per altri è acquisito senza necessità di richiederlo.
Non esiste alcuna distinzione “naturale” rispetto all’orientamento sessuale ma esso è da ritenersi strettamente legato all’ambito personale e privato come anche la fede di ognuno di noi.
La mancanza in Italia di una legislazione che tutela i diritti delle coppie omosessuali è fonte di disparità che, in uno Stato laico e di diritto, non dovrebbe esistere. Dobbiamo rimetterci al passo del resto del mondo occidentale e della stessa Europa che ha già legiferato in materia di diritti civili, più volte.
Questo è un impegno di cui Italia dei Valori si è sempre fatta carico ed è la linea del nostro partito”.
“Intendiamo proporre l’iniziativa del nostro gruppo consiliare dell’Emilia-Romagna – afferma Cantiani – al consiglio della Basilicata per aprire un confronto ed un dibattito intanto nella maggioranza di centrosinistra senza preclusioni ideologico-culturali. Vorrei ricordare che il Parlamento europeo, oltre a vietare discriminazioni basate sul sesso o sull’orientamento sessuale, invita gli stati al reciproco riconoscimento delle unioni civili e delle famiglie omosessuali: il diritto alla “vita familiare” deve essere inviolabile per ogni coppia, sia che questa voglia sposarsi in chiesa, in comune, a Las Vegas o non voglia farlo affatto. Ribadisco pertanto il mio invito al Consiglio regionale a disciplinare l’istituto delle unioni civili, compreso ovviamente il registro ad hoc, per permettere il giusto (e ovvio) riconoscimento di ogni convivenza stabile e l’invito ad aderire alla rete RE.A.DY contro le discriminazioni”.
Feb 10