La Fp Cgil di Matera chiede agli organi competenti di conoscere a che punto è il procedimento di messa in sicurezza della discarica in località Cugno di Mango in agro di Aliano.
Vogliamo ricordare che tale procedimento è stato avviato a seguito della segnalazione del Nucleo Operativo Ecologico di Potenza prot. n. 30/6-7/2013 del 2 agosto 2013 che denunciava il superamento della CSC del manganese in un campione d’acqua prelevato dall’Arpab e che tanta preoccupazione ha creato e sta ancora creando tra i lavoratori e nella popolazione del circondario, che vuole avere certezze circa l’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza della discarica e che si impediscano eventuali futuri e ulteriori sversamenti di percolato.
E’ appena il caso di ricordare che in prossimità della discarica insistono aziende agricole e che una corretta messa in sicurezza della discarica è fondamentale per queste attività che altrimenti subirebbero danni incalcolabili. Per questo chiediamo agli organi competenti di avere certezze circa la situazione di messa in sicurezza della discarica.
La storia della discarica è molto vecchia: risale ad oltre 20 anni fa la discarica inizialmente doveva raccogliere i fanghi rivenienti dal trattamento delle acque, poi è diventata tutt’altro. Fino ad arrivare al punto in cui siamo.
Tra l’altro, stiamo parlando di una discarica sita nell’affascinante paesaggio dei calanchi che è stato paragonato a quello della Cappadocia, un paesaggio che ben ha tratteggiato nelle sue opere Carlo Levi, e per cui la Regione Basilicata ha stanziato ben 980.000,00 € per un progetto che valorizzi il paesaggio. Delle due l’una o discarica o turismo!
Per questo diciamo alla Regione che è arrivato il momento di smetterla con le politiche emergenziali in materia di rifiuti e di affrontare in modo serio la questione. Questo a tutela degli addetti ai lavori, della popolazione e del nostro territorio ricco di storia.
Feb 11