Un lumino acceso per non dimenticare la tragedia di vico Piave e tenere vivo il ricordo di Dina Antonella Favale, la vittima del crollo della palazzina avvenuto intorno alle 7,30 di sabato 11 gennaio a Matera. A distanza di un mese i promotori del gruppo facebook Vico Piave, lo stesso che ha avviato una raccolta fondi per sostenere le famiglie sfollate a seguito dell’ordinanza imposta dall’Amministrazione comunale di Matera, hanno invitato tutti i cittadini a recarsi presso il luogo dove si è consumato il tragico evento.Il clima, quello atmosferico, non era dei migliori perchè un forte vento disturbava anche l’accensione dei lumini e solo una trentina di persone hanno aderito all’iniziativa, tra cui molti residenti che ora si sono trasferiti presso parenti o amici dopo aver perso la propria abitazione. L’iniziativa, è doveroso sottolinearlo, ha fatto registrare poche presenze ma la notizia è che non c’era nessun rappresentante dell’Amministrazione comunale. Il gruppo facebook aveva chiesto un piccolo gesto di una città dalla grande cultura ma evidentemente a quell’ora gli amministratori erano tutti impegnati e nessuno ha ritenuto opportuno presentarsi sul luogo del crollo in vico Piave, una tragedia che probabilmente si poteva evitare e sulla quale adesso dovrà fare luce l’inchiesta avviata dalla Magistratura.
Michele Capolupo
Crollo vico Piave a Matera, scansione in 3D a cura dei tecnici dell’Università della Basilicata
Venerdì 14 febbraio i tecnici dell’Università della Basilicata torneranno in vico Piave per effettuare una scansione tridimensionale dell’area interessata dal crollo della palazzina avvenuto l’11 gennaio scorso a Matera e che provocò la morte della giovane Dina Antonella Favale oltre a due feriti. E’ stato invece rinviata la presentazione del piano di messa in sicurezza definitiva dell’edificio di vico Piave interessato dal crollo, inizialmente prevista per lunedì 17 febbraio.
La fotogallery dell’iniziativa promossa in vico Piave dal gruppo facebook e dai residenti