Un’interrogazione al Ministro dell’Ambiente è stata presentata dall’on.Cosimo Latronico (FI) per chiedere se “ritenga necessario verificare la sostenibilità e la compatibilità del progetto di riattivazione della centrale del Mercure, al confine tra Calabria e Basilicata, con le caratteristiche ambientali e la vocazione economica dell’area anche alla luce della contrarietà degli enti e popolazioni interessate”. L’interrogazione nasce dal fatto che “la Regione Basilicata, l’Ente Parco, i comuni lucani e le popolazioni dell’area sono contrarie alla riattivazione dell’impianto considerati gli impatti devastanti che la centrale avrebbe sull’ambiente, sulla salute, sulle attività produttive (principalmente agricoltura che si fregia di importanti Dop e turismo) e sull’intero destino di una valle che sul parco del Pollino ha costruito la sua economia; e la preoccupazione che possa essere adottato un decreto ‘salva Enel’ che rimetta in funzione la centrale prima della sentenza di merito del Consiglio di Stato”. Per Latronico è, poi, “opportuno verificare la sostenibilità del progetto anche alla luce di una giusta contemperazione tra la salvaguardia dell’occupazione e la creazione di sviluppo locale e la necessità di salvaguardare il territorio dall’inquinamento e le attività produttive da eventuali impatti negativi”.
“Sulla vicenda della Centrale del Mercure, alla luce delle proteste di questi ultimi giorni, ma soprattutto in presenza di strumentalizzazioni che proliferano sulla rete, nel tentativo, nemmeno tanto occulto, di creare un clima di tensione che potrebbe sfociare in atti inconsulti da una parte, come dall’altra delle diverse ‘barricate’ che oggi si fronteggiano sulla questione, è quanto mai necessario far prevalere la calma e il senso di responsabilità da parte di tutti”.
Lo dichiara il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella.
“Le Istituzioni locali, da un lato, e gli organi della Magistratura, dall’altro, debbono poter operare, nell’ambito della autonomia garantita loro dalle leggi vigenti, senza indebite ‘pressioni’ da parte di chicchessia. Come Regione – aggiunge il presidente – abbiamo da tempo espresso una posizione chiara, tesa a non sacrificare né la tutela dell’ambiente e la salute dei cittadini e né tantomeno la tutela dell’occupazione e delle opportunità di sviluppo garantite dalla Centrale del Mercure. Ritengo si tratti di una scelta coerente, responsabile, condivisa sicuramente dalla stragrande maggioranza delle popolazioni del Parco del Pollino. Contemporaneamente – conclude Pittella – manifestiamo sin d’ora assoluta fiducia nell’operato della Magistratura, in vista della decisione che di qui a qualche settimana, in piena autonomia, assumerà il Consiglio di Stato, nei cui confronti abbiamo sempre manifestato, e continuiamo a manifestare, pur nella diversità dei ruoli, totale rispetto”.