“La Basilicata può essere una straordinaria occasione di ritorno ma dobbiamo mettere in campo scelte coraggiose e risorse che derivano dal nostro sottosuolo”
“La Basilicata ci ha abituato a fare le valige ma il mio obiettivo è quello di mettere in campo iniziative coraggiose che possano invertire la tendenza, trattenere i Lucani in regione e magari far rientrare alcune delle nostre intelligenze costrette ad allontanarsi in cerca di occasioni di lavoro che, ormai, sono carenti anche altrove”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, venerdì sera a Reggio Emilia nel corso della 19esima edizione di Basilucania.
L’iniziativa, organizzata dal presidente del circolo lucano di Reggio Emilia, Donato Vena, è stata l’occasione per illustrare ai lucani del territorio l’idea della Basilicata che il presidente lucano immagina da qui a cinque anni.
“La Basilicata – ha detto Pittella – sta cambiando a velocità molto sostenuta. Dobbiamo mettere in campo iniziative di coraggio perché c’è sete di cambiamento. E se per raggiungere gli obiettivi avremo bisogno di fare scelte non popolari, noi lo faremo. Non avremo altre occasioni – ha evidenziato il presidente – perché la Basilicata ce la farà solo se reciterà un ruolo diverso e da protagonista in Italia come in Europa”.
“Il governo nazionale – ha detto ancora Pittella riferendosi alle royalties del petrolio – dovrà avere un’attenzione maggiore per il nostro territorio che, da solo, soddisfa gran parte del fabbisogno energetico dell’intero Paese. Chiediamo con forza che dei trenta miliardi di euro che la Basilicata consegna in vent’anni nelle casse dello Stato, cinque vengano destinati al nostro territorio cosicché si possa investire subito in infrastrutture, autoimprese e superamento del digital divide. Solo investendo risorse ed energie nell’innovazione, nella ricerca tecnologica e in settori strategici come l’agroindustria, possiamo fare della Basilicata una straordinaria occasione di ritorno. Magari non per tutti – ha concluso il presidente – ma ogni lucano che non sarà più costretto a fare la valige, sarà per noi un obiettivo raggiunto e un motivo di soddisfazione”.
Nel corso dell’incontro il presidente del circolo dei lucani ha ricordato la storia della famiglia Vena che “da 120 anni porta alto il nome dei Lucani nel mondo con il famoso Amaro Lucano, esempio di come un’idea vincente unita al coraggio, possa generare una grande occasione di impresa”.
Alla riunione hanno partecipato anche i presidenti dei circoli di Lucani a Bologna, Domenico Grasso, e di Parma, Antonio Zasa.
Il momento di incontro con il presidente lucano si è concluso con un aperitivo a base di prodotti tipici della Basilicata.