“I dati diffusi stamane da Unioncamere sull’andamento dell’occupazione nei primi mesi del 2014 sono allarmanti, và chiesto al Governo regionale di attuare tutte le urgenti misure per salvare la Basilicata e dare veramente speranza ai tanti giovani compresi tra i 15 e i 24 anni. Nella regione si registra un tasso di disoccupazione più contenuto rispetto al resto del Mezzogiorno solo per effetto della crescente sfiducia nei giovani ad iscriversi ai Centri per l’Impiego, le donne tra le quali il tasso tocca un massimo di percentuale negativo e gli over 45enni espulsi dalle aziende in crisi con la quasi impossibilità a ritrovare il lavoro”.
E´ quanto sostengono i segretari regionali dell´Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi e Giuseppe Giordano per i quali, “sono dati alquanto preoccupanti, necessitano misure attive e investimenti per il lavoro con politiche industriali e investimenti produttivi. Va data una svolta, sforzarci tutti, non solo le oltre innumerevoli discussioni, ancora su come affrontare le tante situazioni che stanno in via di deterioramento sulla mancata soluzioni delle crisi aziendali e il riutilizzo delle ingenti risorse umane e materiali presenti nel territorio. I nuovi dati sulla disoccupazione lucana inevitabilmente chiamano in causa le aspettative deluse legate agli interventi di sostegno al reddito, al lavoro, compreso il reddito minimo garantito. Non c´e´ molto da perdere – proseguono Tancredi e Giordano – anche in rapporto al tempo che condiziona ancora di più la già pesante situazione. Necessita mettere in campo delle modalità per sollecitare un dialogo che conduca a miglioramenti della produttività nelle imprese, nell’ambito di un quadro predisposto dalla governance regionale con opportune misure per la crescita e non fare solo enunciazioni. A tal proposito facciamo appello a Cgil, Cisl e Uil affinché ci si sieda unitariamente ad un tavolo istituzionale – concludono i segretari Ugl, Tancredi e Giordano -: non servono ora tessere, insieme dobbiamo sostenere la regione che, vive la stagnazione del mercato del lavoro divenuta una grave preoccupazione non solo per le sofferenze causate ma perché questi elevati livelli di disoccupazione che si registrano nel nostro territorio e nel mezzogiorno possono causare danni strutturali all’economia, per risolvere i quali ci vorrebbero anni”.