La Brose Melfi Automotive srl attingerà dalla Incomes srl 63 lavoratori necessari alle produzioni, compatibilmente con le competenze professionali ricercate. E’ quanto previsto da un accordo siglato a Potenza presso la sede della Confindustria dai dirigenti delle due società che operano nell’area industriale di Melfi per l’indotto Fiat e i sindacati Fim-Cisl, Uilm-Uil, Fismic-Confsal e Ugl-metalmeccanici oltre che dalla RSU Incomes. L’accordo – riferisce una nota unitaria delle sigle sindacali – è stato oggi ratificato dall’assemblea generale dei lavoratori dell’Incomes.
Si chiude così positivamente una fase della vertenza dei dipendenti dell’azienda di Melfi che produce moduli alzacristalli elettrici e manuali in conto lavorazione per la Lames spa ed esclusivamente per gli stabilimenti del Gruppo Fiat oltre che di Melfi, Cassino e Val di Sangro. L’azienda sta attraversando un periodo di difficoltà di tipo economico-finanziaria dovuta sia alla situazione di mercato che allo stato di concordato preventivo in cui versa il committente (Lames) per aver registrato un consistente calo del fatturato che ha comportato anche il venir meno della gran parte delle lavorazioni assegnate a Incomes. Quest’ultima ha attivato la cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi aziendale della durata di 12 mesi a partire dal primo febbraio scorso per tutti gli 81 dipendenti.
Con l’intesa sottoscritta l’Incomes ha ribadito l’impegno a continuare la propria attività produttiva legata alle attuali produzioni in essere che garantiscono i livelli occupazionali per il personale che sarà ancora in forza mentre la Brose che ha recentemente insediato un sito produttivo a San Nicola di Melfi si trova nella necessità di reperire risorse professionali sul territorio e si riserva di valutare eventuali futuri inserimenti rivenienti dl bacino occupazionale della Incomes.
Indicato anche un cronoprogramma di inserimento: 15 lavoratori entro il 30 aprile; 20 entro il 30 giugno; 28 entro il 30 novembre.
Feb 18