Per la Ola (Organizzazione lucana ambientalista) il doppio gioco di Eni-Regione Basilicata sul pozzo “Pergola 1” non poteva avere un epilogo peggiore. Sono stati cittadini, semplici allevatori ed agricoltori – e non altri – a segnalare alla nostra Organizzazione quanto si sta consumando nel territorio di Marsico Nuovo. Mentre
l’assessore regionale all’Ambiente, Aldo Berlinguer, tace sulla richiesta della Ola di sospendere il parere favorevole espresso sul pozzo “Pergola 1” – con DGR n.554/2012 -, i primi mezzi delle ditte incaricate da Eni fanno il “blitz” e fanno la loro comparsa nell’area che ospiterà il nuovo pozzo perforato con tecniche e sostanze chimiche
invasive ed impattanti per il delicato equilibrio idrogeologico e che sorgerà su aree dichiarate in frana dall’Autorità di Bacino del Sele, al quale la compagnia mineraria – forse per la fretta – si è dimenticata di chiedere le autorizzazioni obbligatorie per legge.
Solo una settimana fa, i solerti Uffici regionali dichiaravano l’irricevibilità dell’istanza Via presentata da Eni per la messa in produzione del pozzo “Pergola 1”. Una pronuncia che, secondo i bene informati, è avvenuta in modo calcolato “prima della scadenza per la presentazione delle osservazioni per la Via” necessaria alla messa in
produzione del pozzo. Un fatto – questo – che pone dubbi circa l’operato degli Uffici regionali, da molti accusati di praticare il “gioco delle tre carte”, con lo scopo di trasformare in “carta straccia” le osservazioni al progetto presentate da comitati ed associazioni
Ancora una volta – denuncia la Ola – si palesa l’arroganza delle compagnie petrolifere ed emerge, al tempo stesso, l’odioso e sprezzante atteggiamento di connivenza con gli interessi delle società a scapito della salute dei residenti e dell’ambiente. La Ola ha sollecitato l’Autorità di Bacino del Sele al fine di chiedere la sospensione dei lavori per verificare gli impatti ambientali sui bacini idrici e le sorgenti messe a rischio da opere ed attività
petrolifere altamente impattanti, chiedendo che Regione Basilicata rispetti la normativa di salvaguardia delle leggi dello Stato.