Marco Quintano, “head of music” di Radio Radiosa, ritorna su SassiLive per commentare le serate del Festival di Sanremo 2014. Clicca qui per scoprire la guida al Festival della Canzone Italiana edizione numero 64 e scopri di seguito il report sulla prima serata
Sanremo è Sanremo? Forse è davvero una gran pura verità.
Il solito varietà all’italiana trasmesso in prima serata dall’abito elegante (ma non sempre).
Ma siamo soltanto agli esordi di questa 64.ma edizione, i radiomicrofoni cominciano il loro rodaggio, le teste mobili cominciano a riscaldare la deludente scenografia barocca di un nuovo festival della canzone italiana. Peccato che sia mancata proprio quest’ultima.
Tutti, compreso il sottoscritto, si aspettavano una vera e propria gara fatta di musica nuova, con il consueto saliscendi di tutti i vari protagonisti che a suon di inediti avrebbero dovuto allietare il martedì sera italiano. Peccato che la musica dei “quasi dimenticati” artisti in gara sia stata soppiantata da siparietti semi comici e ospiti internazionali super applauditi. Vi starete chiedendo perché tutto questo pessimismo nei confronti di un Festival che dopo tutto risulta essere un nostro portabandiera nel mondo?
Il mio personale resoconto di questa prima puntata parte dalle 20.53 quando un meccanismo elettrico blocca il sipario e lascia il confermato conduttore e direttore artistico della kermesse Fabio Fazio nella sua straziante inaugurazione fuori programma con metafore sui problemi del Nostro Paese, il tutto interrotto da due operai appollaiati sui tralicci del Teatro Ariston che protestando chiedevano la lettura di una loro lettera minacciando conduttore e platea di buttarsi di sotto.
Come hanno fatto i due veri protagonisti di questa prima serata ad arrampicarsi in un settore vietato e dedicato solo ai tecnici di palco? Forse la vigilanza e il servizio d’ordine scarseggiano quest’anno per il fattore crisi Rai? Forse erano tutti impegnati nella “gestione” di un libero spettatore, ma chiamato Beppe Grillo? O forse è stato un altarino organizzato per aumentare il picco di ascolti in prima serata? Resteranno misteri legati alla tv contemporanea.
Dopo un breve momento di incertezza iniziale, il Festival omaggia l’indimenticabile Fabrizio De Andrè che proprio il 18 febbraio avrebbe festeggiato il suo 74esimo compleanno. Ad omaggiarlo un inedito Luciano Ligabue in “Creuza de mà”. Solo dopo quasi un ora dall’avvio della kermesse canora, la direzione artistica decide di ricordarsi che Sanremo è una competizione canora fatta di artisti che scalpitano nei backstage tra una noiosa gag della coppia Fazio-Littizzetto e spazi commerciali a pagamento. Arisa, Frankie Hi Nrg, Antonella Ruggiero, saranno i primi 3 cantanti in gara ad esibirsi con canzoni inedite di cui solo una per ogni artista passerà il turno. A pochi minuti alle 23:00 ecco spuntare una Raffaella Carrà sempre in formissima ma dalla deludente performance in playback su nuovi brani dance scritti per lei da diversi deejay tra i quali Bob Sinclar.
A seguire l’esibizione di Cristiano De Andrè, la band torinese Perturbazione.
Alle 23:59 il momento dedicato al super ospite della serata (come quasi sempre straniero) Yusuf Cat Stevens che emoziona la platea dell’Ariston con “Maybe ther’s a world” -“All you need is love” -e l’indimenticabile “Father & Son”. Forse, uno dei pochi momenti in cui il festival di questo nuovo anno ha dedicato spazio alla musica di qualità. Ultima a chiudere la prima tornata di campioni in gara (non a caso) la super favorita alla vittoria finale, Giusy Ferreri.
Una prima serata ricreata con lo stampino sulla base di tante altre già tristemente commentate. Tutti i protagonisti, conduttori inclusi, attaccati alla “mammella di Mamma Rai” per avere il proprio angolo di notorietà in prima serata. Ma la musica non ha bisogno di questo spettacolo, fatto di inutili gag e ospiti di circostanza pluri pagati, ma di SPAZI VERI dedicati ai Nostri artisti in gara che sono stati i veri protagonisti degli anni d’oro di questo Festival ormai tristemente modificato sempre più nel tempo.
Marco Quintano, Head of Music di Radio Radiosa.
(Foto di Laetitia Casta e Fabio Fazio di Davide Spada / LaPresse)