La Asm è sempre meno “ospedalocentrica”.
Aumentano le prestazioni domiciliari erogate dalla Asm. Nel 2013 sono state eseguite a pazienti ultrasettantacinquenni, presso le loro abitazioni, 535 prestazioni per patologie polmonari, su di un totale complessivo di 4318 interventi.
Si tratta, infatti, di soggetti affetti da grave insufficienza respiratoria cronica in bronco pneumopatia cronica ostruttiva e/o tracheostomizzati in ventiloterapia, malattia che è spesso associata ad altre patologie come la cardiopatia sclero-ipertensiva, lo scompenso cardiaco, le neoplasie polmonari e di altri organi anche con metastasi, la SLA, la Distrofia Muscolare, l’ epatopatia da Hcv correlata.
Tutti i pazienti hanno una invalidità del 100%, che spesso richiede assistenza continua. Sovente si tratta di pazienti allettati e in cura con il servizio di Assistenza Domiciliare Integrata, impossibilitati proprio per la grave patologia a raggiungere gli ambulatori di Pneumologia.
Questi pazienti, tutti in ossigenoterapia domiciliare a lungo termine, necessitano di continui controlli per prevenire la riacutizzazione della malattia, per un miglior adeguamento ai flussi di ossigeno, per valutare un’eventuale sospensione dell’ossigenoterapia grazie ad buon beneficio della stessa, ed anche per un risparmio economico dell’Azienda.
Proprio in virtù degli esiti positivi dei controlli sono stati sospesi dall’ossigenoterapia ben 23 pazienti.
Nel 2013 si sono inoltre registrati n° 574 contatti telefonici con i pazienti e i propri medici di famiglia per la preparazione alla visita o per dare consigli utili al fine di evitare inappropriati interventi domiciliari.
Sono infine stati redatti 316 piani terapeutici per assicurare la continuità dell’ossigenoterapia, con la relativa registrazione nel sistema SIREP e ad ogni paziente l’ossigeno è stato fatto recapitare a casa.
Tutti i pazienti sono stati raggiunti nei rispettivi comuni di residenza appartenenti al territorio della ASM nel loro domicilio.
“Il progressivo invecchiamento della popolazione come l’esigenza di razionalizzare l’uso delle risorse –ha detto il Direttore Generale Rocco Maglietta commentando i dati dell’assistenza territoriale del 2013-, impone la sfida non più dilazionabile di rendere l’Azienda sempre meno “ospedalocentrica” e sempre più vicina ai cittadini. Da ormai due anni stiamo alacremente lavorando in questa direzione”.