Sostegno all’Unibas, se ne è discusso in II Ccp
L’organismo consiliare ha affrontato l’esame del piano dodecennale 2013/2024 di sostegno all’Università della Basilicata in base alle leggi 12/2006 e 33/2010
Il presidente dell’organismo consiliare, Gianni Rosa (Lb-Fdi), ha aperto i lavori della Seconda commissione (Bilancio e programmazione) sottolineando che quella odierna è stata la prima seduta dedicata all’attività di controllo, verifica e monitoraggio, materie mutuate dalla Quinta commissione consiliare.
Nel corso dei lavori è stato audito il dirigente dell’Ufficio programmazione del Dipartimento Presidenza della Giunta regionale, Francesco Pesce che ha esplicitato gli obiettivi del piano. “Occorre – ha detto – conseguire gli obiettivi strategici per sostenere e potenziare le attività ad alta conoscenza dell’Ateneo lucano ed una più qualificata collocazione dello stesso nei ranking nazionali ed internazionali. Consolidamento e diversificazione, quindi, dell’attuale offerta formativa sulle sedi di Potenza e Matera, consolidamento e sviluppo dei processi di internazionalizzazione e di cooperazione interuniversitaria, potenziamento della ricerca scientifica e delle infrastrutture, nonché delle attività di liaison office e di supporto alla brevettazione ed al licencing, potenziamento delle attività di orientamento e job placement, miglioramento quali-quantitativo dei servizi e degli interventi in favore degli studenti ed, in particolare, delle attività di front office rivolte a stakheolders istituzionali e di mercato, sviluppo dei processi di digitalizzazione dell’Ateneo e di dematerializzazione dei flussi informativi. Presupposto comune agli obiettivi elencati è il potenziamento della dotazione di personale docente e non docente”.
Le attività – si legge nel dispositivo legislativo – saranno individuate nell’ambito di Accordi di programma triennali, definiti di concerto tra Regione ed Unibas. La Regione Basilicata si impegna a trasferire all’Unibas per un periodo di dodici anni, decorrenti dall’esercizio 2013, un importo di euro pari a dieci milioni annui, da destinare al perseguimento delle finalità strategiche. Per quanto concerne il sistema di valutazione, al fine di implementare un efficace sistema di accountability e di controllo di gestione, anche in funzione del monitoraggio e della verifica sul conseguimento degli obiettivi strategici, Unibas si sta dotando, in conformità a quanto previsto dal proprio Statuto, di un qualificato sistema di valutazione delle performances, in riferimento alla qualità delle attività di didattica e di ricerca, nonché sulle politiche di reclutamento del personale. Tutto questo, in particolare, per quanto riguarda i criteri della efficienza, della sostenibilità economico-finanziaria.
Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri: Rosa, Bradascio, Romaniello, Giuzio, Pace, Galante, Napoli, Mollica, Pietrantuono e Perrino. Dagli interventi sono emerse le caratteristiche didattiche e programmatiche qualitativamente valide, ma anche le forti criticità, spesso ataviche, dell’Ateneo lucano.
Hanno partecipato ai lavori, oltre al presidente Gianni Rosa (Lb- Fdi), i consiglieri Luigi Bradascio (Pp),Vito Giuzio e Mario Polese (Pd), Paolo Galante (Ri), Gianni Perrino (M5s), Giannino Romaniello (Sel), Aurelio Pace (Gruppo misto), Michele Napoli (Pdl-Fi), Francesco Pietrantuono (Psi).
Prosegue l’approfondimento sulla pdl relativa all’istituzione del servizio di odontoiatria speciale per disabili. Audito anche il rappresentante dell’associazione Globus sulla riattivazione del Tavolo tecnico regionale per l’autismo.
La quarta Commissione consiliare, presieduta da Luigi Bradascio (Pp), ha avviato oggi la discussione sulla proposta di legge (primo firmatario il consigliere Pace del Gruppo misto) che detta misure di sostegno sociale alla maternità e alla natalità. “Uno strumento legislativo – ha detto Pace – che non ha natura ideologica (il riferimento è alla legge 194/78) e mira a tutelare e sostenere la maternità con un aiuto concreto alle tante donne che trovandosi in difficoltà economica si vedono costrette a rinunciare al proprio bambino”. Facendo riferimento alla relazione del ministero della Salute sull’attuazione della legge contenente norme per la tutela sociale della maternità e per l’interruzione volontaria di gravidanza (L.194/78) del 13 settembre 2013, che fa rilevare un incremento di aborti in Basilicata, dato in controtendenza con il resto d’Italia, Pace ha sottolineato che “tra le cause d’incremento d’interruzione della gravidanza nella nostra regione vi sia proprio l’incidenza delle condizioni disagiate delle nostre comunità”. L’articolato normativo, sottoscritto anche dai consiglieri Bradascio, Spada, Robortella e Polese (Pd), Galante (Ri), Mollica (Udc), Napoli (Pdl-Fi), Rosa (Lb-Fdi) e Leggieri (M5s), prevede che la Regione Basilicata attinga le risorse da un fondo appositamente costituito, per concedere un contributo mensile di 250,00 euro per la durata di diciotto mensilità, suddivise tra il periodo precedente il parto e quello successivo alla nascita del bambino, alle gestanti residenti in Basilicata che decidano di rinunciare all’interruzione volontaria di gravidanza. L’organismo consiliare, dopo aver acquisito diverse riflessioni e suggerimenti da parte dei consiglieri intervenuti nel dibattito (Romaniello, Galante, Napoli, Mollica, Pietrantuono e Spada), ha deciso di approfondire ulteriormente la materia nelle prossime sedute.
In precedenza la Commissione aveva audito il direttore generale dell’Asm, Rocco Maglietta, il presidente del Cao (Commissione albo odontoiatri), Maurizio Capuano e il direttore sanitario dell’Asm, Andrea Sacco sulla proposta di legge (primo firmatario il presidente dell’organismo consiliare Bradascio) che mira ad istituire il servizio di Odontoiatria speciale per disabili e pazienti a rischio del servizio di Pronto Soccorso odontoiatrico e sulla mozione relativa all’accesso alle prestazioni ambulatoriali per soggetti portatori di handicap. Diverse le questioni affrontate: dalle liste di attesa alle priorità di prenotazione in base alle patologie, dalle attività ambulatoriali al reclutamento del personale. Su entrambi gli argomenti la Commissione ha deciso di continuare ad esaminare le questioni prima di giungere alla definitiva stesura delle proposte.
All’esame della Commissione, infine, la ripresa dei lavori del Tavolo tecnico regionale sull’autismo. A sollecitarne la riapertura i rappresentanti dell’Associazione Globus Onlus, che sono stati auditi anche in qualità di delegati delle altre associazioni di volontariato sulla disabilità e sulla patologia autistica (La Malfa, Il Gabbiano, Dumbo, Con Noi e dopo di Noi, Ala). Pandiscia dopo aver illustrato le tappe che hanno portato all’avvio del Tavolo tecnico regionale di coordinamento, poi sospeso per la mancanza della determina dirigenziale di istituzione, ha fatto esplicita richiesta di: “riattivare il tavolo, lavorare congiuntamente alle altre Associazioni regionali e agli altri attori sul progetto di legge concernente la sindrome autistica già presentato nella scorsa legislatura, mettere in convenzione le terapie cognitivo comportamentali attraverso un processo di razionalizzazione della spesa sanitaria, senza aggravio alcuno per la sanità lucana”. Il presidente Bradascio nell’affermare che “la Basilicata non è all’anno zero in questa materia ma che bisogna cambiare il modo con cui ci si approccia a queste problematiche” ha assunto l’impegno, insieme ai componenti la Commissione, di formalizzare alla Giunta regionale la richiesta di riattivazione del Tavolo tecnico regionale sull’autismo. Sull’argomento sono intervenuti oltre al presidente Bradascio, i consiglieri Napoli, Pace, Galante, Romaniello e Spada.
Ai lavori della Commissione hanno partecipato oltre al presidente Bradascio (Pp), i consiglieri Galante (Ri), Leggieri (M5s), Mollica (Udc), Napoli (Pdl-Fi), Pace (Gruppo Misto), Pietrantuono (Psi), Romaniello (Sel), Rosa (Lb-Fdi), Robortella, Polese e Spada (Pd).