Con l’accusa di aver truccato appalti e gare pubbliche, tre persone sono agli arresti domiciliari a Potenza e nei comuni limitrofi. L’operazione è stata condotta dalla Polizia di Stato. Tra le persone arrestate c’è anche un consigliere comunale di Potenza di centrosinistra – sono ai domiciliari a Potenza e in comuni del circondario. Ad altre tre persone è stato recapitato il divieto di dimora mentre un’altra è stata sottoposta ad obbligo di firma. Le ipotesi di reato contestate sono turbata libertà degli incanti e del procedimento di scelta del contraente, corruzione e induzione indebita a dare o promettere utilità.
I particolari dell’operazione ribattezzata “Vento del Sud” sono stati illustrati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza nel corso di una conferenza stampa. I sette provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi dal Gip Larocca, su richiesta del PM Basentini, della Procura della Repubblica di Potenza diretta dal Procuratore Triassi.
Sono finiti agli arresti domiciliari Bartolo Santoro, amministratore della Società Santoro Impianti di San Nicola di Pietragalla, Pino Brindisi, direttore dell’ufficio tecnico ambiente presso il Comune di Potenza e il consigliere comunale potentino Rocco Fiore (PD) responsabile del servizio opere pubbliche del Comune di Avigliano.
Divieto di dimora nei rispettivi comuni per l’assessore al Comune di Avigliano Emilio Colangelo, per l’assessore alle attività produttive del Comune di Pietragalla Canio Romaniello e per l’architetto dell’Ufficio Tecnico al Comune di Brienza Giuseppe Michele Palladino. Obbligo di firma invece per Donato Colangelo, titolare della ditta omonima avviata a Potenza.
I reati contestati sono di falso in atto, corruzione, abuso d’ufficio e turbativa d’asta, reato rilevato a seguito delle intercettazioni avviate dopo un episodio intimidatorio che risale 31 agosto 2012, quando l’imprenditore Salvatore Santoro, padre di Bartolo, che adesso è ai domiciliari: alcuni colpi di pistola calibro 7,65 erano stati indirizzati sulla propria auto in sosta.
Secondo la Polizia le persone coinvolte garantivano la regolare esecuzione delle gare pubbliche d’appalto per poi favorire l’affidamento di alcuni lavori nei comuni di Avigliano, Pietragalla, Brienza, Potenza e in altre zone limitrofe della provincia.
L’appalto più consistente affidato agli “amici” è quello che ha portato alla riqualificazione energetica del Campus Universitario di Macchia Romana a Potenza per un importo di 4 milioni e 875 mila euro.
Personaggio chiave in questa inchiesta risulta l’i Bartolo Santoro, amministratore della Società Santoro Impianti di San Nicola di Pietragalla e vicino a Rocco Fiore, responsabile del servizio opere pubbliche del Comune di Avigliano. L’indagine ha permesso di accertare che nel mese di novembre 2012, l’imprenditore si era arrivato per sollecitare i dipendenti della sua azienda a partecipare alle primarie di PD organizzate per eleggere il candidato segretario Matteo Renzi.
Gli inquirenti hanno evidenziato che si tratta solo di un primo filone di un’inchiesta che potrebbe riservare altri reati.
“L’Università della Basilicata e i suoi dirigenti sono totalmente estranei all’inchiesta della Procura della Repubblica di Potenza “Vento del Sud” sugli appalti truccati dagli imprenditori. Le gare dell’Ateneo – tra cui quella per l’efficienza energetica del Campus di Macchia Romana – sono regolari. L’Ateneo intende poi rivolgere un plauso ai magistrati e alle forze di Polizia per le importanti attività di legalità e di controllo quotidianamente svolte”. E’ quanto dichiara in una nota l’ufficio stampa dell’Università degli Studi della Basiilcata.
Operazione Vento del sud, nota Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia – AN Comune di Avigliano
La notizia dei provvedimenti di custodia cautelare emessi nei confronti di un membro della Giunta Comunale e dell’ing. Capo dell’Ufficio Tecnico del Comune di Avigliano ha colto di sorpresa i cittadini aviglianesi non abituati a questo genere di avvenimenti.
Fermo restando la nostra cultura garantista non può passare inosservato un fatto di assoluta gravità. La vicenda non ha precedenti nella storia amministrativa e politica del Comune di Avigliano.
Quale forza di opposizione abbiamo sempre denunciato la scarsa trasparenza nell’attività amministrativa del Comune di Avigliano; infatti numerose sono state le interrogazioni, riguardanti alcuni procedimenti amministrativi del Comune, che non hanno mai trovato risposta; da ultimo un manifesto affisso nell’Aprile dello scorso anno con il quale abbiamo voluto informare la cittadinanza dell’indifferenza del Sindaco Summa e della sua maggioranza di centrosinistra verso i quesiti posti dall’opposizione.
Le accuse rivolte sono gravi ed è necessario attendere che la giustizia faccia il proprio corso prima di emettere sentenze.
E’ doveroso e necessario, però, che il Sindaco e la sua maggioranza si assumano le responsabilità politiche di una vicenda che rischia di scrivere una delle pagine più brutte della storia del Comune di Avigliano.
La vicenda rappresenta un brutto epilogo di un amministrazione nata male,
frutto di mille compromessi.
E’ per questa ragione che ci aspettiamo un atto di responsabilità politica da parte del Sindaco invitando lo stesso a rassegnare le dimissioni.
Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia – AN Comune di Avigliano
Operazione Vento del sud, nota Gianni Rosa, Consigliere regionale Fdi-An
Ci lascia sbigottiti e smarriti lo smarrimento del sindaco di Avigliano, Vito Summa, in relazione all’inchiesta Vento del Sud che coinvolge due assessori e il capo dell’ufficio tecnico del Comune amministrato da Summa. Non è questa la sede per giudicare nessuno sui reati ipotizzati dalla magistrature. Qui il problema che si pone è d’opportunità politica. E’ troppo semplice far finta di non sapere fatti già ampiamente noti ad Avigliano da prima che scattasse l’inchiesta sugli appalti truccati. Fatti che coinvolgono opere pubbliche realizzate nella cittadina amministrata da Summa. Forse sarebbe stato opportuno che il primo cittadino aprisse meglio occhi e orecchie su quanto stava accadendo nel suo Comune. Tra l’altro tante volte di consiglieri comunali di Fdi-An hanno evidenziato ufficialmente determinate situazioni. Cadere dal pero dopo che la magistratura ha portato alla luce il “cartello occulto che gestiva a suo piacere gli appalti pubblici” è francamente ridicolo. Concordo sulla proposta avanzata dagli esponenti del Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Avigliano: bene farebbe Summa a rassegnare le dimissioni.
Gianni Rosa Consigliere regionale Fdi-An