Gli attivisti del Movimento 5 stelle di Matera ritornano in piazza Vittorio Veneto nella giornata di domenica 23 febbraio per sensibilizzare la cittadinanza sul problema dei rifiuti e illustrare in particolare la strategia “rifiuti zero”.
Stiamo regalando circa 1 miliardo di euro all’anno per l’incenerimento di quasi 6 milioni di tonnellate di rifiuti o in tal quale o in forma di ecoballe,o di Cdr, o di Css;
Se ne avvantaggiano le società di raccolta, perché spillano ai Comuni appalti milionari (il giro di affari in Basilicata, dei Rsu è di circa 80 milioni di euro, circa la metà è per lo smaltimento in discarica/inceneritore, ed è gestito da una quindicina di aziende in tutto – mentre in Italia è di circa 7, 8 miliardi di euro, la metà per lo smaltimento), e le società di trasferenza, come Iula e La Carpia, entrambe di Ferrandina, alle quali vanno, ad esempio, la carta, il cartone e la plastica separati a Matera (al Comune gli spiccioli, alle società di trasferenza, i guadagni, in parole povere).
Valori commerciali che sono di tutto rispetto. Infatti la plastica va da 200 a 300 euro la tonnellata, la carta da 27 a 40 e il cartone da 31 a 94 euro, il vetro da 0,53 a 39 euro, l’alluminio da 180 a 443, il biocompost a 150 euro la tonnellata e il biogas a 0,50 cent al mc.
Se consideriamo che Matera, su circa 40 mila tonnellate annue di rifiuti raccolti, tolto circa il 35% di indifferenziabile, potrebbe produrre, circa 1000 t di plastica, circa 2600 t di carta e cartone, circa 80 t di vetro, circa 480 di alluminio, circa 14 mila di biocompost, circa 2 milioni di mc di biogas, quanti soldi stiamo regalando ai privati a discapito dei cittadini?
Nella foto gli attivisti del Movimento 5 stelle di Matera (foto www.sassilive.it)