Nuova pubblicazione per il giornalista e professore Vincenzo Carlomagno. Con il libro “Antichità e tradizioni nei paesi del Sarmento” continua la sua opera di divulgazione di storie, notizie, aneddoti legati a tutto quello che c’è da scoprire dal punto di vista turistico. L’autore si conferma un grande ricercatore, documentarista e storico con l’obiettivo di valorizzare le caratteristiche di piccoli centri lucani come Cersosimo, Noepoli, San Giorgio Lucano, San Paolo Albanese, San Costantino Albanese, Terranova del Pollino ovvero i sei comuni ridenti della Valle del Sarmento. Carlomagno ama questi luoghi e prova ad esaltare le tradizioni e la storia che devono essere fatti propri da quella notevole forza economica che è il turismo per dare aria fresca a paesi piccoli sia per dimensioni sia rispetto alla popolazione che è sempre più anziana. Calamitare l’attenzione del turista motivato è quasi d’obbligo.
“Attraverso questa pubblicazione – sottolinea Carlomagno- si vuole dare un forte contributo al turismo e lo faccio ricostruendo pagine di storia attraverso le testimonianze delle genti delle valli. Ho voluto far conoscere gli aspetti archeologici, paesaggi stupendi da ammirare e ambienti incontaminati da fotografare, immortalare. Ho cercato di raccogliere tutto ciò che è stato possibile evidenziare per dare un quadro, il più completo, delle antichità ai turisti, ai villeggianti che scendono in queste valli e nelle alture del Pollino quale il massiccio montano più alto del Meridione, per cogliere le essenze del passato. Penso di accendere quegli entusiasmi che sono propri dei giovani per nuove ricerche in un momento in cui il turismo appare un futuro socio-economico che può garantire l’esistenza nei luoghi dei giovani che per ovvie ragioni oggi sono in altre regioni per motivi di studio e di lavoro”.
Carlomagno aggiunge valore ai fatti storici delle popolazioni del Sarmento cogliendone essenzialità importanti e così passano alla sua radiografia storica Noepoli, la vecchia Noja che attraverso un documento del 1133 rende nota la sua presenza nella Contea di Chiaromonte in possesso di Roberto il Normanno. Poi Carlomagno porta in luce la dinastia dei Sanseverino e rimarca la presenza di oggetti d’arte e sculture appartenenti ad un mausoleo dell’età classica, un crocifisso ligneo del XVI Secolo e tante altre peculiarità tutte da vedere. Per quanto riguarda Cersosimo, Carlomagno sottolinea, tra l’altro, l’acropoli della città lucana (IV secolo a.C.) e la zona archeologica dove sono stati rinvenuti i resti di cinta fortificata costruiti nel corso della dominazione greca del IV secolo a.C. e l’esistenza di palazzi signorili quale il Palazzo Valicenti del XIX secolo, i ricchi portali in pietra eseguiti da valenti scalpellini locali e le belle ringhiere in ferro battuto opere dell’artigianato della valle. Un’attenzione particolare è rivolta anche a San Giorgio Lucano il cui nome originale era solo San Giorgio a cui è stato aggiunto Lucano con decreto del re d’Italia. Il principe Pignatelli diede ad alcuni coloni provenienti dai paesi calabri la possibilità di coltivare le terre e la possibilità di costruire alcune case. Di San Giorgio originale è il Santuario della Madonna del Pantano e la grotta del ritrovamento il Portale del Palazzo Carlomagno (1826). Tra il 1526 e il 1534 la valle del Sarmento si arricchisce di due comunità “arbereshe”: San Paolo Albanese e San Costantino Albanese i cui abitanti sono profughi albanesi dalla guerra contro la Turchia e le donne sono abili a lavorare la Sparta (ginestre) per ricavare fibre per confezionare tovaglie, bisacce, asciugamani. Terranova di Pollino nasce nel XVI secolo in conseguenza di quello che era la transumanza ossia il trasferimento dei bovini dalle valli ai monti d’estate. Il libro approfondisce tradizioni, usanze e credenze popolari divenendo così un trattato di conoscenze nuove rispetto alla storia del popolo delle Valli del Sarmento, che vanno apprezzate attraverso una vacanza in cui si può ammirare il silenzio dei luoghi, la natura iincontaminata e il respiro si fa ad ampi polmoni mentre la vista si aggrada delle peculiarità artistiche e archeologiche.
Carlomagno, già sindaco del comune di San Giorgio Lucano, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno ed altri giornali ha pubblicato”Il Sarmento allo specchio- Storia e folklore”, Sul Pollino la montagna cara al dio Apollo”, “Dal Sarmento al grido di viva l’Italia”, “Nicola Carlomagno-martre lauriota” “San Giorgio Lucano Centro Mariano del Sarmento”, “La mietitura di una volta-il gioco della falce”, “Il brigantaggio dell’area del Pollino-storia d’amore del capobanda”, “Il Principe compositore di Colobraro Michele Enrico Carafa amico di Gioacchino Rossini”.
Carlo Abbatino