Antonio Annale, dirigente regionale ASRL (Associazione Socialisti Riformisti Lucani), consigliere comunale Lavello, commenta il progetto di macroregione meridionale che potrebbe cancellare la Basilicata e Molise.
Il Governo Renzi deve chiarire la strategia per il Sud. Intanto quello che ci preoccupa è il progetto di macroregioni con la riforma del Titolo V della Costituzione che è sostenuto su un fronte bipartisan da una parte dal Governatore Pdl campano Caldoro e dall’altro da parlamentari campani del Pd. Ci sono persino consiglieri regionali campani del Pd, come Peppe Russo, che scavalcano il Presidente della propria Regione e proclamano che “la macro regione meridionale è la nuova frontiera per rilanciare il Sud e il resto del Paese”. Ciò significa che la Basilicata e il Molise devono sacrificarsi e rinunciare alla propria identità politico-istituzionale. Rientra dalla finestra quel progetto cacciato dalla porta della Fondazione Agnelli per ridurre le Regioni, guarda caso quelle più piccole additate come gli unici “casi di spreco”. Ci aspettiamo da Renzi una parola chiara su questi progetti trasversali che non meriterebbero alcuna perdita di tempo in disquisizioni teoriche o lobbiste per concentrarsi sul problema prioritario del riallineamento infrastrutturale del Mezzogiorno per rilanciare l’economia dell’intero Paese. Il Premier deve ancora spiegare come intende procedere con la spesa al Sud senza limitarla ai fondi comunitari europei. Sarebbe “troppo comodo” per lo Stato non farsi carico di investimenti dovuti da almeno un secolo di disattenzione rinviando ogni responsabilità di spesa all’Ue. Per noi socialisti e riformisti è questo il terreno su cui misurare il riformismo renziano senza però aspettare a braccia conserte ma incalzandolo ad ogni livello politico ed istituzionale. Di qui l’accelerazione da imprimere all’iniziativa del Presidente Pittella di incontrare i suoi colleghi delle Regioni del Sud per concordare un percorso comune.
Ma si solo che della nostra ne facciamo uno spezzatino. . il versante orientale con la Puglia, quello sud occidentale con la Campania per collegarla alla Calabria e la parte occidentale dove vuole o Puglia o Campania.