Sarà nuovamente un giovane chef del Sud il protagonista del secondo incontro che il Caffè Platti di Torino, dal 1870 ritrovo abituale di personalità in vista e letterati dalla fine del XIX secolo ad oggi, ha in programma per il 25 e 26 febbraio prossimi. Prosegue infatti con la Basilicata, il viaggio gourmet nell’Eccellenza Mediterranea avviato in gennaio con la tavola campana. Il 25 e 26 febbraio, il tour virtuale alla scoperta dei sapori della Penisola e dei suoi Chef emergenti avrà come tema la tavola lucana, quintessenza di una regione dai sapori schietti ma poco noti e spesso confusi con quelli della vicina Puglia. Per Platti, membro dell’Associazione Locali Storici d’Italia, è l’occasione per ribadire il suo impegno a fare delle sue sale, testimoni dell’evoluzione storica ed economica della città, un vero e proprio Atelier del Gusto. Il primo ambizioso progetto di una serie di novità che, pur in un momento di incertezze, sono nelle mire dal nuovo direttore Andrea Sabbia. Fil rouge di questo tour in punta di forchetta è Matteo Malacarne , al timone del ristorante Don Matteo di Matera. Nel giugno scorso fra i partecipanti al premio per il Miglior Chef del Sud Italia, per la prima volta si presenta al pubblico torinese. Fortemente ancorato alla terra d’origine, Matteo Malacarne ha ideato per Platti un menu degustazione che egli stesso così sintetizza “Come in un coro, ogni ingrediente canta nella sua tonalità, entrando in sintonia, in accordo o in un equilibrato contrasto con gli altri elementi. Fra gli ingredienti chiave della mia cucina, i peperoni cruschi di Senise, il Canestrato di Moliterno, la Salsiccia di Pezzente, il tartufo nero lucano, i legumi. E l’olio. Un autentico oro verde, di nostra produzione, che è l’accento che fa la differenza di ogni piatto”. Fortemente caratterizzate dall’impronta familiare della dinastia Malacarne (papà e mamma sono ancora in cucina e in sala al Don Matteo) e dalle affinità con la cucina della vicina Puglia, nonché dalle spiccate fragranze di erbe selvatiche della Murgia, le proposte di Matteo puntano alla semplicità, all’essenza delle materie prime. Esaltate da nobili e poco diffusi vini di questa regione dalla mille risorse. Alle 20.00 sarà servito l’aperitivo di benvenuto; a seguire, gli ospiti prenderanno posto ai tavoli della Sala degli Specchi, fiore all’occhiello del Platti, fra raffinati velluti cremisi e scintillare di specchi. Il calendario di Platti, Atelier del Gusto a Torino, proseguirà con altri invitanti appuntamenti enogastronomici dedicati alle peculiarità delle singole regioni del Bel Paese ed alle interpretazione delle nuove leve della ristorazione italiana. In Marzo la terza tappa proseguirà tra fragranze, profumi e gustose seduzioni del Lazio.
fonte www.platti.it
Sin dal 1870, infatti, il ristorante è stato testimone della continua evoluzione della nostra città, trasformandosi insieme ad essa e nel contempo cercando di mantenere traccia della tradizione, della sua eleganza e del suo fascino.
Il risultato è un locale storico, dall’atmosfera antica ma dalle strutture moderne, tecnologicamente all’avanguardia e dotate di ogni comfort.
E’ possibile gustare le specialità comodamente seduti nella sala caffetteria al pian terreno, mentre a pasticceria e la confetteria sapranno appagare ogni dolce esigenza con prodotti, sapori e confezioni sempre nuove.
A partire dalla tarda mattinata il ristorante offre anche la comodità del pranzo a buffet: una generosa scelta di verdure, formaggi e salumi, da gustare con i piatti preparati al momento.