L’assessore regionale all’Ambiente e il sindaco di Potenza hanno riunito le istituzioni e hanno definito le iniziative da mettere in campo per il monitoraggio continuo dell’aria nella zona del capoluogo interessata dall’attività della ferriera.
I dati diffusi nelle scorse ore dall’Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente di Basilicata sul monitoraggio degli inquinanti nella zona di Potenza interessata dalle attività della Ferriera non sollevano particolari preoccupazioni, tuttavia le istituzioni non intendono abbassare la guardia. I controlli dell’aria e degli agenti inquinanti, infatti, continueranno senza indugi e con maggiore intensità.
Lo hanno deciso in maniera congiunta Regione Basilicata, Comune di Potenza, Provincia di Potenza, Asp e Arpab, sulla base dei riscontri forniti dall’Agenzia regionale. Il terzo campionamento condotto dall’Arpab sui deposimetri in contrada Bucaletto mostra infatti dati appena più confortanti del passato e tuttavia non ancora soddisfacenti.
Le concentrazioni di diossine sono nettamente diminuite mentre sono in incremento i valori di benzo(a)pirene. Arpab ha fornito però anche dati relativi alle fibre di amianto. Le attività di campionamento effettuate dal 1998 al 2011, in periodi discontinui, hanno dato infatti sempre esiti negativi. Così come i valori misurati nell’attività di monitoraggio dei campi elettromagnetici negli anni 2012 e 2013, risultano inferiori ai valori stabiliti dalla legge.
“I dati comunicati da Arpab – ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e Territorio Aldo Berlinguer – sono però ancora parziali per questo proseguiremo e intensificheremo i controlli non solo nell’immediato ma anche in un disegno più ampio, attivando misure di studio e monitoraggio a lungo termine e a più ampio raggio”.
Moderatamente rassicurato anche il sindaco di Potenza Vito Santarsiero che ha evidenziato però la necessità di continuare nelle indagini nonché la necessità di installare un campionatore che rilevi continuamente le sostanze diffuse dai camini della Siderpotenza “perché – ha detto il primo cittadino – è fondamentale avere un quadro costante degli inquinanti per poter individuare tutte le variabili che concorrono all’innalzamento dei valori sia del benzo(a)pirene che di altre sostanze ed i possibili impatti sulla salute dei cittadini”.
A tal proposito prosegue il coinvolgimento dell’Istituto Superiore di Sanità che entro fine marzo avvierà una caratterizzazione sanitaria e ambientale dell’intera area al fine di individuare possibili relazioni di causa-effetto tra le emissioni e i possibili impatti sulla salute dei cittadini di Potenza.
Intanto l’Arpab fa sapere che i dati del quarto campionamento sono già al vaglio dei laboratori dell’Arpa Puglia e che presto avranno anche i dati del quinto campionamento; inoltre si continuano ad operare rilievi sia rispetto ai campi elettromagnetici che all’amianto.