E’ l’ultima frontiera del turismo sostenibile e dell’ospitalità diffusa. Rappresenta un modo ideale di soggiorno per chi vuole un ambiente familiare senza rinunciare al piacere di un’ospitalità ricercata. E’ il “borgo albergo” che a Marsiconuovo, in attuazione di un progetto dell’Amministrazione Comunale – che si avvale del CAT (Centro Assistenza Tecnica)-Confesercenti di Potenza, in affiancamento dell’iter tecnico-progettuale – è in fase di avvio dopo la pubblicazione del bando per l’assegnazione di contributi finalizzati al recupero e all’adeguamento di immobili (700 mila euro in totale). Un progetto che sabato 1 marzo farà un nuovo passo avanti con la presenza a Marsiconuovo del “guru” dell’ospitalità diffusa, Ermanno Bonomi
sociologo del turismo e docente universitario, già direttore del centro Studi Turistici di Firenze, direttore delle Apt di Firenze e Pisa, dirigente del turismo della Regione Toscana, attuale manager rete di imprese “Core” Nuovi scenari di promozione turistica e prospettive di mercato. Un profondo conoscitore delle migliori esperienze già realizzate in Italia, in particolare in Toscana, legato da una sinergia di collaborazione con Giancarlo Dall’Ara, docente di marketing turistico, considerato il “padre” del borgo albergo che ha una storia che affonda le radici nell’ospitalità italiana, ed è stato riconosciuto in modo formale per la prima volta in Sardegna con una normativa specifica che risale al 1998.
In Italia e all’estero il modo di fare turismo sta cambiando: scegliamo soggiorni più brevi in luoghi che sappiamo offrire quel “qualcosa in più” che fa la differenza e che ci permette di vivere un’esperienza unica nel suo genere. Il mercato sta sempre più richiedendo – sottolinea Bonomi – forme di albergo diffuso e di borgo albergo, di cui è evidente non ci possono essere modelli da importare in ogni singola realtà ma al contrario ogni modello va costruito con tutti i protagonisti sociali e su tutti i fattori locali, perché il mercato è fatto essenzialmente di nicchie, di gruppi di clienti che hanno bisogni molti precisi, che a volte sono disposti a spendere di più ma vogliono autenticità di prodotti, di ambiente, paesaggio e particolari servizi. Queste nicchie messe insieme fanno dei mercati interessanti che non solo di cinesi e Paesi Bric, quanto di tedeschi, francesi e anche italiani che richiedono certi tipi di prodotti e certi tipi di servizi molto personalizzati come un abito su misura.
Per il sindaco di Marsiconuovo Domenico Vita questo è soprattutto, un modo per intervenire, con una sapiente opera di recupero e riqualificazione, sulle unità abitative spesso abbandonate, che sono presenti nel centro marsicano. Un progetto – continua il sindaco – che richiede una cultura adeguata di base, ed alcuni principi dai quali non si può prescindere tra i quali il principio dell’adattabilità, che stabilisce che ogni forma di ospitalità diffusa deve essere coerente con il contesto culturale e urbanistico locale; il principio dell’unitarietà gestionale, per il quale ogni forma di albergo diffuso è in grado di offrire agli ospiti i servizi propri di un albergo; quello dell’integrazione, per il quale ogni albergo diffuso ha successo se integra le proposte presenti nel territorio e riesce a proporsi come elemento di animazione dello stesso; il principio della sostenibilità, secondo il quale l’albergo diffuso deve rappresentare in rapporto alle risorse impiegate, l’investimento meno invasivo e più produttivo rispetto a tutti gli altri che potrebbero fornire un analogo servizio (ospitalità). Intendiamo pertanto prioritariamente – conclude Vita – perseguire il pieno coinvolgimento delle comunità locali interessate ad un percorso di rilancio turistico del nostro territorio.
Bonomi sabato 1 marzo alle ore 18 sarà nella sala del Municipio di Marsiconuovo (modera il giornalista Arturo Giglio, segretario del Centro Studi Turistici Thalia) per parlare di tutto questo e per rispondere alle domande dei cittadini.