L’iniziativa del Presidente Pittella che ha fortemente voluto la costituzione di un “fronte comune Basilicata” ci carica tutti di grande responsabilità, richiede qualità progettuale e di iniziativa e al contempo l’allargamento della rappresentanza con una maggiore apertura alla società civile, in tutte le sue sfaccettature ideali, culturali, di sensibilità politica. E’ il commento di Antonio Annale, dirigente regionale dell’ASRL (Associazione Socialisti Riformisti Lucani) e consigliere comunale a Lavello.
Condivido in particolare il metodo individuato intorno a tre temi prioritari (finanziaria, patto di stabilità e petrolio) per evitare gli errori del passato quando – sottolinea Annale – anche per l’abbondare di questioni da affrontare non si è andati oltre alla sottoscrizione di documenti di intenti ed intese politico-istituzionali con i Governi e i Ministeri precedenti, rimasti, come è noto, inattuati. Concentrare invece lo sforzo sull’emergenza sociale, occupazionale e produttiva e di conseguenza indirizzare su di esse le risorse finanziarie tra quelle “congelate” dal Patto di Stabilità a quelle che verranno attraverso le royalties e gli altri strumenti riferiti all’estrazione di idrocarburi (dunque anche il gas), oltre alle risorse dei fondi comunitari 2014-2020, mi sembra una strategia che possa registrare la convergenza unanime delle forze politiche e sociali della regione. E’ anche il momento di estendere la responsabilità al governo dei processi virtuosi (noi continuiamo a chiamarli riformisti) che dovranno occuparsi di tradurre i programmi e progetti in azioni e di vincere la malaburocrazia sempre in agguato. E’ anche questo – conclude il dirigente dell’ASRL – un modo concreto per far compiere, da subito, piccoli ma significativi passi in avanti al “fronte comune Basilicata” nel qualcuno ognuno deve sapere cosa fare.