Riportiamo di seguito la nota interpretativa dei dati delle acque e dei sedimenti del fiume Basento.
Il Comune di Pisticci, per l’anno 2013, ha promosso una campagna autonoma di monitoraggio della qualità delle acque e dei sedimenti del fiume Basento. Tale campagna aveva come obiettivo quello di verificare se nelle suddette matrici si riscontrassero superamenti dei parametri di legge e se le stesse fossero o meno modificate in maniera apprezzabile dalla presenza dello scarico Tecnoparco.
A seguito di ogni campagna di monitoraggio, il Comune di Pisticci ha pubblicato sul proprio sito web le relazioni, elaborate dal laboratorio chimico incaricato, contenenti i risultati analitici e le relative conclusioni. All’interno delle stesse relazioni viene descritta anche l’attività di campionamento che è stata svolta su 5 differenti punti così identificati:
Punto di campionamento Postazione di prelievo
1 A monte scarico Tecnoparco a 500 metri dallo scarico
2 A valle scarico Tecnoparco – a 200 metri dallo scarico
3 A valle scarico Tecnoparco – Ponte SP Pisticci Scalo Pomarico
4 A valle scarico Tecnoparco – Ponte SP Montalbano – Bernalda (C.da Torre Accio)
5 A valle – Ponte complanare S.S. 106
Sulle relazioni vengono anche pubblicate le coordinate GPS dei relativi punti di campionamento che sono stati ubicati sull’immagine satellitare di seguito riportata:
Sono state pubblicate sul sito 14 relazioni: 12 per le acque (una per ogni mese) e due per i sedimenti (una per ogni semestre).
Acque
Andando ad esaminare i dati analitici contenuti nelle relazioni relative alle acque e le relative conclusioni osserviamo che, per i mesi di febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, settembre, ottobre, novembre, dicembre 2013 (la relazione di gennaio non risulta scaricabile dal sito) si conclude che “…le acque del fiume Basento sono risultate conformi alle prescrizioni del D.Lgs. 152/06 allegato 5 alla parte III Tab. 3 “valori limiti di emissioni in acque superficiali e in fognatura” e non hanno subito significative alterazioni della composizione chimico – fisica a carico dei reflui emessi dallo stabilimento Tecnoparco Valbasento.”
Per i mesi di luglio ed agosto 2013, si osservano dei superamenti per il parametro “solfuri”: nel mese di luglio si ha un solo superamento (1,5 mg/l contro un limite di 1,0 mg/l) nel punto di campionamento 4 (situato quasi a dieci chilometri a valle dello scarico Tecnoparco) mentre nel mese di agosto il superamento si verifica in tutti e cinque i punti di campionamento. Per quanto riguarda il superamento di luglio, è chiara la sua dipendenza da fattori esterni allo scarico Tecnoparco in quanto i primi due punti a valle dello stesso (punto 2 e punto 3) presentano valori di concentrazione di solfuri conformi alla norma. Per quanto riguarda invece la situazione riscontrata in agosto, essa merita delle considerazioni più approfondite che pure sono state oggetto di una nostra precedente nota che qui riportiamo:
“I solfuri nelle acque possono avere origine inorganica (solubilizzazione di solfuri minerali, riduzione di solfati) od organica (decomposizione di sostanze organiche da parte di microorganismi). In particolare i solfuri di origine organica sono generati dalla decomposizione (in ambiente povero di ossigeno) di proteine contenenti zolfo e sono quindi presenti nei reflui urbani non trattati, nei percolati di discarica, nei reflui zootecnici, etc.
La problematica dei solfuri nelle acque reflue urbane è talmente sentita a livello europeo, da aver stimolato la comunità europea a finanziare un apposito progetto denominato SGHGEMS (“Sulfide and greenhouse gas emissions from Mediterranean sewers”) il cui scopo è quello appunto di monitorare i solfuri ed i gas serra presenti nelle reti fognarie e creare strumenti di gestione avanzata delle relative problematiche.
Per quanto riguarda in particolare il fenomeno riscontrato durante i campionamenti effettuati dal Comune di Pisticci il 30 agosto 2013, ovvero la presenza di concentrazioni di solfuri superiori ai limiti fissati dalla vigente normativa per le acque di scarico, da una disamina dei dati pubblicati si può osservare chiaramente come la concentrazione riscontrata a monte (1,9 mg/l, quindi già superiore al limite di 1,0 mg/l) dello scarico Tecnoparco subisca una notevole diminuzione (1,2 mg/l) evidentemente anche grazie all’apporto delle acque di scarico Tecnoparco prive di solfuri. Tale concentrazione subisce una nuova impennata (1,8 mg/l) in corrispondenza del ponte della SP per Pomarico per poi continuare a crescere lungo l’asta fluviale sino ad arrivare al valore di 2,8 mg/l (più del doppio di quello riscontrato a valle dello scarico Tecnoparco) in corrispondenza della SS 106. Da tali dati traspare la presenza di un apporto di acque contenenti solfuri sia a monte dello scarico Tecnoparco, che a valle. E’ possibile che tale apporto sia dovuto a scarichi non depurati oppure rivenienti da depuratori malfunzionanti o sovraccarichi: non sfugge a nessuno come durante i mesi estivi si registri un notevole incremento della popolazione residente nei comuni e nei nuclei abitati che si affacciano sull’asta fluviale del Basento e che tale incremento può sicuramente mettere in crisi i sistemi depurativi rendendo insufficiente il quantitativo di aria immesso nelle vasche di depurazione e quindi creando le condizioni anossiche necessarie alla presenza di solfuri.”
Sedimenti
Per quanto riguarda invece la situazione relativa ai sedimenti, come accennato precedentemente i risultati delle campagne di monitoraggio sono riportati in due relazioni, una relativa al primo semestre, l’altra al secondo semestre 2013. Dalla lettura dei dati pubblicati rileviamo che, nei mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, luglio, agosto, settembre, ottobre, novembre, 2013 non vengono registrati superamenti, quindi i sedimenti fluviali hanno presentato caratteristiche conformi (dieci mesi su dodici) a quanto prescritto nel D.Lgs 152/06 tab. 1 A all. 5 alla parte IV del titolo V.
Nei mesi di giugno e dicembre 2013 sono stati riscontrati superamenti del parametro “idrocarburi C>12” così distribuiti:
giugno: superamenti nei punti 2 e 3 situati a valle dello scarico Tecnoparco;
dicembre: superamenti nel punto 1 situato a monte dello scarico Tecnoparco e nei punti 2 e 5 situati a valle dello scarico Tecnoparco.
Per quanto riguarda il fenomeno riscontrato a giugno, è importante osservare che i due superamenti, negli stessi punti di prelievo, risultavano scomparsi nei successivi campionamenti effettuati nei mesi di luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre e, limitatamente al punto 2, ricompare un superamento nel mese di dicembre. Per meglio esporre l’andamento di tali dati, questi vengono riportati su grafico come segue:
E’ dunque chiaro che ci si trova di fronte ad un fenomeno puntuale e molto probabilmente legato alla rappresentatività di un campione: uno stato di contaminazione di una matrice (se effettivamente presente) non può scomparire senza alcun intervento di bonifica. Vogliamo inoltre far rilevare che nei mesi di luglio e agosto la portata del fiume Basento era estremamente ridotta e quindi non si può pensare ad un effetto meccanico di dilavamento dei sedimenti anzi, al contrario, riducendosi la portata e la velocità del flusso idrico ci si dovrebbe aspettare una maggiore deposizione di materiale contaminato da idrocarburi e quindi l’incremento del fenomeno, non la sua scomparsa.
Venendo poi ai superamenti registrati nel mese di dicembre, anche questi vengono riportati nel grafico che segue:
Osserviamo che il superamento più importante si registra a monte dello scarico di Tecnoparco con un valore quasi doppio rispetto a quanto registrato a valle dello stesso. Un ulteriore superamento compare nel punto 5, situato a circa 20 Km in linea d’aria a valle dello scarico Tecnoparco, senza che nei punti intermedi (punti 3 e 4) si registri alcun superamento.
Una semplice lettura dei dati porta a concludere che il fenomeno osservato nel punto 5 sia del tutto scollegato dall’eventuale influenza esercitata dallo scarico Tecnoparco in quanto nei punti 3 e 4, situati tra lo scarico stesso ed il punto 5 in cui si è registrato il superamento, i valori sono nella norma. Venendo poi ai dati registrati nei punti 1 e 2, da una loro semplice lettura sembra evidente che i sedimenti a valle dello scarico Tecnoparco siano stati bersaglio di un fenomeno verificatosi a monte dello scarico stesso. Facendo poi una valutazione globale dei dati relativi a dicembre, non possiamo non tenere conto che essi sono stati ottenuti a partire da un campionamento effettuato il giorno 10/12/2013, ovvero una settimana dopo i ben noti eventi alluvionali che hanno portato all’esondazione del fiume Basento. L’alluvione è stata caratterizzata dalla movimentazione di enormi quantitativi di detriti e sedimenti, e riteniamo che la presenza di idrocarburi non possa essere considerata come disgiunta da tale evento.
Conclusioni
Sulla scorta della disamina dei dati (pubblicati dal comune di Pisticci) effettuata nel corpo della presente nota, possiamo trarre le seguenti conclusioni:
Acque: non esiste uno stato di contaminazione a carico delle acque del fiume Basento, bensì la registrazione di due episodi che non hanno nulla a che vedere con le attività industriali presenti a Pisticci Scalo. Tutti i certificati di analisi espressamente dichiarano che la composizione chimico-fisica delle acque non subisce mutamenti apprezzabili a causa degli scarichi dei processi depurativi di Tecnoparco; l’origine dei summenzionati episodi è individuabile nella concomitanza di alcuni fattori: la carenza o la mancanza di presidi depurativi nei centri urbani e nelle aziende agricole e zootecniche che si affacciano sul fiume Basento, l’abbassamento della portata del fiume a causa della siccità registratasi nei mesi estivi del 2013, l’incremento della popolazione che usualmente si registra in centri urbani come Marconia, Pisticci e Bernalda che ha messo in crisi i presidi depurativi già di per se insufficienti.
Sedimenti: non si può parlare di contaminazione dei sedimenti fluviali in quanto gli unici dati sono relativi a fenomeni puntuali e non persistenti nel tempo, come si è ampiamente dettagliato nel corpo del presente elaborato.