Se n’è parlato durante un incontro tematico a Potenza organizzato dal dipartimento. Per l’assessore all’agricoltura è importante la progettazione di idee sostenibili economicamente e nel tempo.
L’importanza di progettare progetti rispondenti alla domanda locale, di fare formazione mirata agli operatori del settore turistico e agli amministratori locali, di creare sinergie tra soggetti pubblici e privati delegati a fare attività turistiche, di conoscere i territori, di rafforzare la cultura dell’ospitalità: sono state questi alcuni dei temi trattati durante l’incontro tematico dal titolo “Turismo Sostenibile sul territorio. Le prospettive per la Basilicata nel periodo 2014-2020” organizzato dall’assessorato regionale all’agricoltura nell’ambito delle attività di informazione e divulgazione della nuova Politica agricola comunitaria svoltosi a Potenza nell’aula Magna della facoltà di agraria. Alla tavola rotonda sono intervenuti oltre all’assessore regionale all’Agricoltura, Michele Ottati, Jean Pierre Martinetti, delegato generale Città della cultura e del turismo sostenibile, Gréoux les Bains, PACA (Provence Alpes Côte d’Azur) che ha illustrato il modello sperimentato in Francia, Marcello Baroni, Area di coordinamento turismo e turismo e commercio Regione Toscana Agricoltura e turismo che si è soffermato in modo particolare sulle potenzialità e sulle caratteristiche che ha un agriturismo deve avere e Franco Ianniello, già direttore Unità Turismo Commissione Europea che ha evidenziato alcuni elementi chiave per fare turismo.
Nell’introdurre i lavori, l’assessore Ottati ha comunicato le opportunità del bando della misura 313 azione A e B ‘Incentivazione di attività turistiche’ che ha a disposizione una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro destinati ad incrementare l’offerta turistica incentrata su servizi, risorse, produzioni tipiche, cultura e tradizioni. Le azioni perseguibili sono due: realizzazione di infrastrutture su piccola scala (centri di informazione, segnaletica stradale, chioschi multimediali, rifugi) e attività di progettazione, identificazione e realizzazione di itinerari e percorsi segnalati. La misura è applicata sull’intero territorio regionale. La scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 30 aprile 2014 e gli allegati sono scaricabili sul sito basilicatapsr.it
Per capire le esigenze dei territori e cercare di programmare azioni che rispecchino le esigenze reali, Ottati ha ricordato che prenderà il via il Tavolo regionale del Partenariato organizzato dal Dipartimento. Il primo appuntamento in programma è per mercoledì 12 marzo alle 9.30 nella Sala Inguscio della Regione Basilicata, a Potenza, mentre alle 15.30 nella Mediateca Provinciale, a Matera, per condividere le linee di indirizzo strategico della programmazione 2014-2020 per lo sviluppo rurale in Basilicata.
Il ciclo di incontri proseguirà il 19 marzo a Rionero in Vulture ed Avigliano, il 20 a Villa D’Agri e Sasso di Castalda, il 21 a Lagonegro e Tursi, il 26 ad Irsina.
Ottati ha inoltre spiegato che “i bandi sono frutto delle richieste provenienti dagli operatori, ma bisogna progettare bene, sapere cosa si vuole e creare occupazione. Siamo in una fase di piena programmazione ed è importante inserire proposte fattibili, sostenibili economicamente e di ampia visione”. “Per fare una vera attività agrituristica, così come è stata concepita dalla normativa europea – ha detto Ottati – bisogna incominciare ad utilizzare i prodotti. Il turismo non lo si può inventare, sono necessarie una serie di precondizioni. Se non c’è una rete tra enti, associazioni e cittadini non si può fare turismo. Spesso mancano le competenze, non ci sono gli strumenti. Senza le competenza giuste in questa regione non andremo da nessuna parte”.
Riferendosi al modello illustrato dal relatore Jean Pierre Martinetti, Ottati ha spiegato che è importante “individuare un paese lucano per farlo diventare centro per il turismo rurale per fare formazione continua”.
Nel suo intervento, infine, ha spiegato che c’è una interlocuzione con gli altri dipartimenti regionali per superare quelle problematicità rilevate nel passato, utilizzando così più fondi per uno stesso progetto che si incardina nelle linee programmatiche della Regione.